Guida Vini d'Italia

Tre Bicchieri 2025, i 5 migliori vini della Valle d'Aosta premiati dal Gambero Rosso

In Valle d'Aosta i produttori stanno facendo emergere il carattere conferito dal clima e dai terroir locali con vini piรน leggeri e beverini. Ecco le etichette premiate sulla guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso

  • 30 Settembre, 2024

La produzione vitivinicola valdostana รจ limitata e quindi i prezzi di vendita delle bottiglie rimangono fortunatamente abbastanza remunerativi per permettere a tutta la filiera di vivere del proprio lavoro e anche di investire per migliorare la qualitร , a partire dalla vigna fino aa arrivare alla vendita del prodotto in bottiglia. Con il turismo che affolla la Valle, il vino non basta piรน a soddisfare la domanda interna.

Per fortuna negli ultimi anni, grazie ad una sana concorrenza, e anche per lโ€™ingresso in campo di molti giovani vigneron, la qualitร  รจ aumentata, tanto da poter affermare che in Valle dโ€™Aosta si beve molto bene. La prima idea di qualitร , veicolata negli anni โ€™90 da Costantino Charrรจre, al quale la Valle dโ€™Aosta vinicola deve molto, prevedeva soprattutto lโ€™utilizzo di vitigni internazionali, in particolar modo dello chardonnay, che avrebbe permesso delle comparazioni con il meglio della produzione straniera. A quellโ€™epoca crebbero molte piccole realtร  valligiane e lo chardonnay si diffuse a macchia dโ€™olio.

Valle d’Aosta: dai vitigni internazionali ai vitigni autoctoni

Per fortuna negli ultimi anni questa varietร  ha perso un poโ€™ di interesse, se non direttamente negli ettari piantati, almeno nella testa dei produttori. Lโ€™ago della bilancia si รจ spostato in tuttโ€™altra direzione, ovvero sui vitigni autoctoni: il primo ad avere acceso i riflettori sul vino valdostano รจ stato il fumin, da poco riscoperto. รˆ forse lโ€™unico rosso tra le uve indigene ad avere una vera anima internazionale, regalando dei vini potenti e molto colorati, diametralmente opposti alle abituali caratteristiche dei rossi regionali.

Tre Bicchieri 2025 della Valle d’Aosta. Vini piรน leggeri e beverini

Lโ€™ulteriore passo avanti, il vero cambio di marcia dellโ€™enologia della Valle, รจ stato di tralasciare lโ€™idea di confrontarsi con il resto del paese e con lโ€™estero nel campo dei vini potenti e concentrati, e di fare emergere quindi il carattere conferito dal clima e dai terroir locali. In poche parole, i produttori hanno avuto il coraggio di offrire vini piรน leggeri e beverini. Da allora รจ ripartito lโ€™interesse per i Petit Rouge e per i Nebbiolo, mentre la Petite Arvine si sta lentamente sostituendo allo Chardonnay. Dal canto suo il Pinot Nero, fruttato, fresco e spigoloso, ma indubbiamente di facile beva, esprime senza menzogne il carattere valdostano. Con un poโ€™ di coraggio e di conoscenza in piรน potrebbe seguire anche il Syrah, il cui potenziale in Valle รจ indubbio, se si puntasse su vini piรน sottili e leggeri, che propongono aromi di pepe e violetta piรน che quelli di prugna matura.

Tre Bicchieri 2025 della Valle d’Aosta. I vini premiati

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