Enoteche

Vietato comprare vino in enoteca dopo le 18. Esercizi in rivolta

La misura entrata in vigore con il nuovo dpcm discrimina i negozi specializzati rispetto alla Gdo, dove la vendita non prevede limitazioni. Il presidente di Vinarius scrive a Conte e chiede di cancellare la restrizione. Coldiretti: โ€œA rischio 7mila negoziโ€.

  • 20 Gennaio, 2021

Enoteche chiuse dopo le 18. Ecco perchรฉ

Enoteche in subbuglio dopo il nuovo Dpcm entrato in vigore il 16 gennaio 2021 e che sarร  valido fino al 5 marzo, che vieta la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica dalle ore 18, lasciando invece libertร  di vendita di tali bevande a tutti gli altri negozi commerciali. Non ci sta Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, che ha subito scritto al Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, denunciando lโ€™anomalia e chiedendo spiegazioni.

โ€œComprendiamoโ€ si legge nella lettera โ€œil momento di forte difficoltร  che sta attraversando il nostro Paese a causa della pandemia e il complesso contesto con cui vengono prese le relative decisioni incorrendo in possibili errori nella indicazione dei codici Ateco (47,25 รจ quello delle enoteche, ndr), ma chiediamo un sollecito chiarimento in merito affinchรฉ non vengano discriminati attivitร  e operatori professionali appartenenti al settore del commercio di bevande alcoliche e analcoliche. La preoccupazione deriva dal fatto che inibire lโ€™apertura dopo le 18 toglie allโ€™enoteca il 30% del fatturato giornaliero in un quadro economico generale che ci vede giร  penalizzatiโ€. La richiesta dellโ€™Associazione delle Enoteche italiane va, quindi, verso unโ€™unica direzione: โ€œLa cancellazione di questa misura affinchรฉ non vengano penalizzate tutte quelle attivitร  comprese nel divieto che stanno operando da mesi con massimo rigore e attenzione alla tutela della clientela e nel rispetto delle normativeโ€.

Un settore in rivolta

โ€œCiรฒ che emerge รจ un quadro incoerente e penalizzanteโ€, sottolinea pure Sistema Impresa nellโ€™accordare il suo appoggio alla lettera di Vinarius: โ€œSe lโ€™intento รจ evitare gli assembramenti, รจ poco plausibile che chi acquista una bottiglia di vino in una enoteca specializzata si fermi poi a consumarla per strada o in luoghi pubbliciโ€.

Ma il coro di voci contrarie si leva da piรน fronti, e cโ€™รจ chi si spinge a evocare il periodo del proibizionismo, come Adriano Rapaioli, coordinatore di Fiepet Toscana Nord: โ€œSi tratta di un divieto quasi da proibizionismo, se non fosse che รจ limitato solo a pubblici esercizi e negozi specializzati: minimarket e grande distribuzione potranno infatti continuare tranquillamente a vendere bevande, anche alcolicheโ€. Piรน giusto, continua il rappresentate di Fiepet, fare regole uguali per tutti (โ€œsarebbe stato piรน sensato persino un divieto di vendita di bevande alcoliche dopo le 18, esteso a tutti gli eserciziโ€), anche se il nocciolo della questione resta la mancanza di controlli efficaci: โ€œSi รจ scelto di prendere la strada piรน facile, quella cioรจ di chiudere i locali. Mentre andrebbero puniti solo i locali che non rispettano le regole: in questo quadro, gli assembramenti continueranno anche con i bar e le enoteche chiuse per decretoโ€. Mentre Confesercenti ribadisce lโ€™insensatezza di far dipendere dai codici Ateco decisioni cosรฌ penalizzanti: โ€œรˆ necessario abbandonare questo criterio, o sarร  un disastro. Il codice Ateco รจ del tutto inadeguato a fornire una fotografia affidabile della realtร  delle imprese.ย In questo caso la condanna รจ per le imprese che vendono bottiglie di vino: enoteche e bottiglierie sono costrette a chiudere, ma minimarket e supermercati, dove รจ certamente possibile comprare gli stessi prodotti, rimangono apertiโ€.

A rischio 7mila attivitร 

Anche Coldiretti attacca il Governo su questa misura: โ€œLa chiusura anticipata alle 18 discrimina ingiustamente le oltre 7mila enoteche presenti in Italia nei confronti di negozi alimentari e supermercati ai quali resta correttamente consentita la vendita dei viniโ€, sottolinea il presidente Ettore Prandini che aggiunge: โ€œLe enoteche hanno avuto negli ultimi anni una forte espansione offrendo opportunitร  di lavoro a molti giovani, sotto la spinta di nuovi modelli di consumo che valorizzano la ricerca della qualitร  e del legame con il territorio. Una tendenza che va sostenuta e incoraggiata nel rispetto delle norme di sicurezza. Il settore del vinoโ€ conclude โ€œรจ giร  tra i piรน colpiti dagli effetti delle misure restrittive anti Covid con la chiusura della ristorazione dove viene commercializzato piรน della metร  in valore delle bottiglie stappate in Italiaโ€.

L’interrogazione parlamentare

E le proteste sembrano giร  aver sortito qualche effetto, come Andrea Terraneo comunica ai sostenitori dell’appello lanciato da Vinarius, a proposito dell’interrogazione parlamentare che si terrร  in data 20 gennaio alla Camera: “Siamo orgogliosi di informarvi che si terrร  alla Camera un’interrogazione parlamentare a sostegno del chiarimento del DPCM, come da noi evidenziato nel testo della lettera. Ringraziamo quindi anche l’On. Dara, primo firmatario, e tutti gli estensori dell’interrogazione, attendendo fiduciosi la risoluzione del problema“.

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd