Vino e territorio

La rivincita dei vignaioli della Terrasses du larzac, la zona caduta nell'oblio divenuta modello per tutta la Francia

L'area vitivinicola, in Languedoc, era caduta nel dimenticatoio ma un coeso manipolo di vigneron ne ha fatto un modello da copiare. Con rossi eleganti e freschi: in una parola, moderni

  • 03 Giugno, 2024

Sono bastati una decina di anni allโ€™appellation Terrasses du Larzac per diventatare il faro dei vini del Languedoc (e non solo). La denominazione si รจ imposta allโ€™attenzione della critica e degli appassionati grazie a rossi capaci di coniugare intensitร , finezza e freschezza. Rossi moderni, in sintonia con il gusto contemporaneo che predilige lโ€™eleganza rispetto alla concentrazione e alla potenza.

Paesaggi dall’antico terroir delle Terrasses du Larzac. Questa foto e quella di apertura sono di Georges Souche

Larzac: piccole aziende e agricoltura poliedrica

La storia del Languedoc รจ legata a un tessuto produttivo composto da piccole tenute agricole di carattere familiare, dedite alla coltivazione di cereali, olivo e vigna. Proprio la frammentazione in piccole proprietร , allโ€™inizio del Novecento, ha condotto alla nascita di numerose cantine cooperative che per molto tempo hanno dominato il panorama regionale con una produzione spesso orientata alla quantitร . Terrasses du Larzac, oggi, rappresenta perรฒ il simbolo del rinascimento del vino del Languedoc nel segno della qualitร .

Si riparla di Languedoc da 10 anni

Si รจ cominciato a parlare di questo terroir verso la fine degli anni โ€™90, ma solo grazie alla determinazione di un gruppo di vigneron, nel 2014 รจ stata istituita lโ€™Aoc (la denominazione di origine โ€“ Appellation dโ€™origine contrรดlรฉe โ€“ equivalente alla doc). ยซIl segreto di Terrasses du Larzac risiede nella qualitร  di un vino che nasce in uno dei terroir piรน vocati del Languedoc โ€“ ci racconta Sรฉbastien Fillon, presidente del Syndicat Aoc Terrasses du Larzac e proprietario della tenuta Le Clos du Serres โ€“ Se ventโ€™anni fa Mas Jullien e Domaine de Montcalmรจs erano giร  conosciuti, con la creazione dellโ€™Aoc sono diventati un vero e proprio punto di riferimento per gli altri produttori. Fin dallโ€™inizio si รจ creato un clima di collaborazione tra tutti i viticoltori, con un solo obiettivo: produrre ottimi vini fedeli al territorio. Il successo รจ dunque il frutto di una visione comune, della condivisione di uno stile nel fare il vino e nel concepirlo, del desiderio di preservare intatto lโ€™antico paesaggio vitato di una magnifica regioneยป.

La cote St Jean de la Loiras. Foto di Marc Medevieille

Territorio e Clima a 30 km da Montpellier

Terrasses du Larzac si trova una trentina di chilometri a ovest di Montpellier. Lโ€™area della denominazione occupa i terrazzamenti naturali che salgono verso i contrafforti dellโ€™altopiano calcareo di Larzac, a unโ€™altitudine compresa tra i 150 e i 450 metri sul livello del mare. Si tratta di una zona selvaggia e incontaminata, caratterizzata da un vigneto costituito da piccole parcelle di vecchie vigne ad alberello circondate da arbusti della macchia mediterranea e da boschi di querce. Il 73% delle vigne รจ gestito in regime di agricoltura biologica o biodinamica e molti domaine โ€œconvenzionaliโ€ sono oggi in conversione.

L’altopiano di Larzac

Il suolo di questo territorio si รจ formato in differenti ere geologiche ed รจ caratterizzato dalla presenza di depositi colluviali (formatosi cioรจ con i detriti accumulatisi ai piedi di un pendio per lโ€™azione erosiva degli agenti fisici) provenienti dallโ€™altopiano di Larzac, dai rilievi di Cรฉvennes e del Mont Aigoual, terrazze alluvionali formate dal fiume Hรฉrault e dal suo affluente La Lergue, terreni calcareo-argillosi, marne calcaree, suoli pietrosi di scisti e grรจs, basalti, ruffes e terre rosse ricche di minerali ferrosi. Le condizioni climatiche dellโ€™area dellโ€™Aoc sono alla base dellโ€™eleganza e della freschezza dei suoi vini. ยซTerrasses du Larzac si trova sui primi contrafforti del plateau di Larzac โ€“ ci spiega Frรฉdรฉric Pourtaliรฉ del Domaine de Moncalmรจs โ€“ Dai rilievi scendono correnti di aria fredda che garantiscono notevoli escursioni termiche: sono condizioni indispensabili per ottenere uve dai corredi aromatici intensi e per preservare unโ€™elevata aciditร  anche a piena maturazione. Inoltre, il mare รจ vicino e le brezze rendono il clima particolarmente mite. Lโ€™incontro dei due differenti sistemi microclimatici genera poi anche una buona piovositร  in primavera e in autunno (circa 800-900 mm/anno), indispensabile per contrastare i periodi di siccitร  estiviยป.

Terrasses du Larzac: produttori e vini

La denominazione Terrasses du Larzac raccoglie un centinaio di cantine che compongono un panorama piuttosto omogeneo, con tenute dalla superficie media tra i 10 e i 20 ettari. Il disciplinare autorizza lโ€™utilizzo di nove vitigni a bacca rossa: i principali sono grenache, carignan, mourvรจdre, syrah; i complementari sono cinsault, counoise, lledoner pelut, morrastel, terret noir.
La diversitร  dei suoli e dei microclimi consente di coltivare ogni varietร  nel luogo piรน adatto: nelle aree piรน fresche troviamo soprattutto grenache e syrah, mentre in quelle piรน calde maturano molto bene carignan e mourvรจdre. Le rese sono molto basse e si aggirano sui 20-30 ettolitri per ettaro. Per quanto riguarda gli affinamenti, ogni cantina ha la sua ricetta scelta in base ai vitigni e alla filosofia produttiva. Alla tradizione delle grandi botti si รจ affiancato lโ€™utilizzo di tonneau e barrique di rovere, soprattutto per il syrah, di vasche e uova in cemento o contenitori in terracotta.

Col nuovo millennio la svolta

La storia attuale di questo terroir prende il via una quarantina di anni fa. ยซIn origine era soprattutto una zona di cantine cooperative, anche la mia famiglia conferiva le uve alla cantina sociale locale โ€“ ci racconta Olivier Jullien, proprietario del celebre Mas Jullien โ€“ Alla metร  degli anni โ€™80 alcuni produttori hanno cominciato ad abbandonare le cooperative, ma il vero cambiamento รจ avvenuto nei primi anni 2000 quando molti vigneron hanno creato nuove tenute: alcuni lasciando le cooperative, altri arrivando a Terrasses du Larzac da altre regioni della Francia o addirittura dallโ€™estero. Sia i viticoltori locali che quelli venuti da fuori hanno subito dimostrato il desiderio di migliorare il livello qualitativo dei vini. รˆ nata cosรฌ una nuova fase della storia di Terrasses du Larzac. Il potenziale del terroir era giร  presente, ma รจ stato valorizzato da produttori che si sono riuniti in unโ€™Aoc con un progetto comune. Allโ€™inizio la diversitร  dei vini di Terrasses du Larzac rispetto al resto del Languedoc รจ stato un handicap, non sempre venivano apprezzati. Anche oggi, se la denominazione รจ molto conosciuta tra gli appassionati piรน curiosi e attenti, รจ perรฒ sostanzialmente ignorata dal grande pubblico. Terrasse de Larzac ha trovato unโ€™identitร  e uno stile di vino basato sulla fragranza del frutto, sullโ€™armonia e sulla freschezza dei suoi vini. Nonostante le diversitร  tra i produttori, tutti hanno infatti sposato una stessa filosofia di produzione che rispecchia perfettamente le caratteristiche del nostro terroir. In futuro potremo cominciare a mettere in luce e far conoscere anche le peculiaritร  delle differenti zone dellโ€™Appellation, molto diverse tra di loro per microclima e suoli. La consuetudine del territorio รจ sempre stata quella dellโ€™assemblaggio di piรน vitigni e di diverse vigne, ma sempre piรน domaine cominciano a produrre etichette dedicate a singoli lieu-dit, che valorizzano le sfaccettature del terroir. Sarร  il lavoro che dovremo fare nei prossimi anniยป.

La crisi del vermouth e la riscoperta dei bianchi

Il disciplinare dellโ€™Aoc Terrasses du Larzac prevede solo la produzione di vini rossi. Tuttavia negli ultimi decenni รจ cresciuta la percentuale di vini bianchi, in sintonia con le tendenze globali del mercato. ยซIn passato in questa zona si coltivavano i vitigni a bacca bianca soprattutto per la produzione di vermouth โ€“ ci racconta Sรฉbastien Fillon, proprietario del domaine Le Clos du Serres e presidente del Syndacat Aoc Terrasses du Larzac โ€“ Con la crisi del Vermouth, dagli anni โ€™80, si รจ cominciato a realizzare vini bianchi senza perรฒ avere unโ€™idea a proposito dei vitigni da utilizzare e sullo stile dei vini. Sul territorio erano presenti varietร  autoctone come grenache blanc, gris, carignan blanc, gris, terret oppure rolle, chenin, viognier e roussanne. I vitigni della Valle del Rodano, perรฒ, in questa zona danno vini troppo opulenti e oggi si preferisce sostituirli con clairette e bourbuolenc, che hanno una maggiore aciditร . Lo stile dei nostri vini bianchi, infatti, dovrebbe essere coerente con quello dei rossi: basato cioรจ su freschezza, sapiditร  ed eleganza. Proprio in questo periodo stiamo preparando il nuovo disciplinare per estendere lโ€™AOC Terrasse du Larzac anche ai bianchi, privilegiando soprattutto lโ€™utilizzo di grenache blanc e carignan blanc integrati da una percentuale delle altre uve storicamente presenti sul territorio. Un progetto stimolante, che consentirร  allโ€™Appellation di essere ancora piรน attrattiva e interessanteยป.

Allarme per le vecchie vigne

รˆ Jean Baptiste Granier, titolare del domaine Les Vignes Oubliรฉes, che lancia un allarme per le vecchie vigne: un prezioso patrimonio del territorio di Terrassas du Larzac, ma che spesso negli anni รจ stato lasciato nellโ€™oblio. ยซIn questa zona sono molte le vigne antiche, ma nel corso del tempo sono state abbandonate dagli anziani proprietari. Si trattava di piccole parcelle, spesso terrazzate e difficili da coltivare, ma che sono in realtร  tra le piรน vocate in assoluto. Il domaine Les Vignes Oubliรฉes รจ nato proprio con lโ€™idea di recuperare e riportare allโ€™antico splendore le vecchie vigne della piรน antica regione del vino di Francia. Ho lavorato molti anni presso Mas Jullien, poi nel 2007 ho deciso di dar vita a un mio progetto. Mi sono messo alla ricerca di piccoli appezzamenti con viti di almeno 50-60 anni che nessuno voleva piรน coltivare perchรฉ poco remunerative. Le vecchie vigne non sono solo una testimonianza del passato, ma conservano anche una straordinaria varietร  di antichi biotipi di grenache, carignan e syrah da utilizzare per creare nuove vigne attraverso un lavoro di selezione massale. I biotopi piรน antichi, infatti, stanno dimostrando anche una migliore capacitร  di adattamento ai cambiamenti climatici e in particolare alla siccitร . I terreni della mia tenuta sono pietrosi, frutto del disfacimento di scisti, e le viti hanno rese molto basse, ma la qualitร  delle uve รจ eccezionaleยป.

Anche in Francia, dunque, a parte le strategie di estirpazione di filari a Bordeaux, si sceglie la via della sostenibilitร  e quella di dare ascolto alle nuove esigenze del gusto e dei mercati. Buon segno.

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