Terroir

Marsala contro Marsala: la ribalta dei vini Pre-British apre una nuova strada alla viticoltura della Sicilia occidentale

Meno alcolici, gastronomici, originali: gli storici vini ossidativi della cittadina del Trapanese possono dare un futuro a una tipologia sempre piรน difficile da vendere

  • 20 Luglio, 2024

Il verde intenso delle vigne che si susseguono agli uliveti su terreni di argilla rossa e calcarenita gialla, il bianco abbagliante delle saline e dei basolati di pietra della cittร  che si specchia in un mare blu profondo disegnano un paesaggio che parla di lavoro, passione e storia. A Marsala il vento accarezza tutto, quasi incessantemente, trascinando con sรฉ lโ€™odore salino del mare misto a quello dei fiori selvatici. In questo lembo di Sicilia occidentale dove la luce di un sole intenso e caldo avvolge i grappoli d’uva e al tramonto tinge tutto o quasi di sfumature dorate, ambrate e rosa, qui si รจ sempre fatto un vino che i contadini riservavano alle occasioni speciali. Lโ€™uva migliore (Grillo innanzitutto, ma anche Catarratto e altri vitigni indigeni erano alla base della produzione) si raccoglieva matura per ottenere un liquido dal colore oro carico, anzi ambrato:ย era un mosto che sarebbe divenuto un โ€œvino ossidativoโ€ โ€“ย stile che oggi va cosรฌ tanto di moda โ€“ย perchรฉ i contenitori non erano colmati fino allโ€™orlo e dunque lโ€™ossigeno interagiva con il fluido. Quel nettare degli dei โ€“ย che si chiamava perpetuum โ€“ si lasciava invecchiare per anni in botti di rovere e di castagno. Nel tempo una parte del vino vecchio veniva sostituito con un vino piรน giovane. Unโ€™operazione che si ripeteva sempre, in perpetuo appunto. Nel corso degli anni i vini di annate diverse, grazie a questo metodo di invecchiamento, naturalmente si amalgamavano e si fondevano.

Cantina Badalucco: la botte di perpetuum di famiglia avviata nel 1971

Il Marsala e la leggenda di Woodhouse

La leggenda vuole che nel 1773 il ricco mercante inglese John Woodhouse, approdato a Marsala a causa di una tempesta, quando lo assaggiรฒ se ne innamorรฒ subito e decise di spedirne cinquanta barili a Liverpool dopo aver aggiunto un poโ€™ di acquavite per fargli affrontare il viaggio e dunque per cercare di conservarlo meglio: prende il via una storia di successo, quella del Marsala. Dietro il mito, in realtร , cโ€™era lโ€™instancabile ricerca da parte degli inglesi di nuove aree di produzione di vino e una instancabileย  sperimentazione di nuove tecniche per soddisfare i differenti gusti dei consumatori dโ€™Oltremanica: in quel momento, lโ€™obiettivo preciso era proprio quello di ottenere un prodotto simile ai vini fortificati quali erano gli apprezzati Madeira, Porto e Jerez che da oltre cento anni godevano del favore indiscusso dei consumatori inglesi a costi abbastanza contenuti.

Il vino marsalese si prestava bene per essere utilizzato come vino da taglio oppure per essere venduto per qualcosโ€™altro in unโ€™epoca in cui i confini tra adulterazioni, falsificazioni, imitazioni e contraffazioni erano quasi inesistenti. Lโ€™abile mercante lo trasformรฒ in un prodotto che aveva molte affinitร  con i blasonati vini spagnoli e portoghesi cambiandone per sempre la storia. Almeno quella storia che รจ sempre stata raccontata lontano da Marsala dove la tradizione del vino ossidativo che si faceva prima dellโ€™arrivo degli inglesi รจ rimasta viva.

Marco De Bartoli, il vignaiolo scomparso nel 2011. Foto di Giuseppe Gerbasi

Un vino quotidiano a Marsala

ยซSe nasci a Marsala, sostanzialmente non puoi non avere avuto a che fare con il vino โ€œpre-britishโ€, nel senso che per noi รจ il nostro sangue.ย A tavola, ma anche a merenda per i bambini, si usa questo tipo di vino da sempre: fino agli anni ’90 il vino della tavola, il vino di tutti i giorni era questo, non c’erano altre formeยป. Ilย racconto รจ di Nino Barraco,ย uno dei vignaioli marsalesi che di Marsala Pre-British ne produce uno, lโ€™Alto Grado, in due versioni: da uve catarratto e da grillo, entrambe dโ€™annata.ย ยซDa quando รจ nato il Marsala praticamente si รจ creata una dislessia fra il โ€œvino da lavoroโ€, che era il Marsala, e il โ€œvino da tavolaโ€ โ€“ย spiega il produttore โ€“ย che era rimasto questo ossidativo: mentre uno andava fortificato lโ€™altro no. Il Marsala non poteva essere fatto dai contadini a casa, mentre il โ€œpre-Britishโ€ sรฌยป.
Le famiglie marsalesi โ€“ ricorda Barraco โ€“ย hanno mantenuto un legame affettivo forte con il perpetuum. ยซIl Marsala, invece, non ha mai attecchito, รจ rimasto un vino di rappresentanzaยป. Qual รจ il motivo di questo distacco? ยซMentre uno parlava il dialetto, lโ€™altro (il Marsala) era un vino che parlava una lingua forbita e internazionale. Siamo di fronte a due dimensioni totalmente diverse: l’affetto รจ rimasto tutto per il vino antico. Marco De Bartoli โ€“ย continua ancora Barraco โ€“ย al quale io e molti altri vignaioli del territorio dobbiamo moltissimo, ha avuto il merito di essere stato il primo a capirne l’importanza adย avere avuto l’orgoglio di imbottigliarlo e dargli un’etichetta col Vecchio Samperi: questa cosa non lโ€™aveva mai fatta nessuno. Lui, che era il nipote di un industriale come Stefano Pellegrino, รจ stato il primo che ha iniziato a imbottigliare un vino che parlasse il dialetto: questa รจ stata ed รจ tuttora una cosa straordinariaยป.

I fratelli De Bartoli, figli di Marco: guidano loro l’azienda del Vecchio Samperi

Marco De Bartoli e il perpetuum di Samperi

Un percorso difficile che Josephine De Bartoli, (al centro nella foto in alto) la terzogenita del pioniere che ha riportato il โ€œMarsala pre-britishโ€ alla ribalta nel 1980, racconta cosรฌ questa storia emozionante: ยซCon il Vecchio Samperi papร  irrompe in un mondo di Marsala industrializzati, di vini โ€œbianco cartaโ€ prodotti con vitigni internazionali. E lo fa con un vino antico, in ossidazione, naturale e difficile, un vino che nessuno al di fuori di Marsala conosceva, un vino in via dโ€™estinzione. รˆ stato un percorso di recupero difficile: in quegli anni lรฌ a nessuno fregava niente del perpetuum che non aveva alcuna identitร  (commerciale, ndr), nessuno lo aveva mai imbottigliato, nessuno gli aveva mai attribuito la dignitร  di vino che potesse essere conosciuto nel mondoยป.
ยซIl Vecchio Samperi รจ un perpetuum iniziato dai miei bisnonni:ย papร  se lo trovรฒ qui, nel baglio in contrada Samperi, e incominciรฒ a ringiovanire questo sistema fin dal 1978. Non abbiamo una data certa di avvio del perpetuum, ma sappiamo che nel nostro Vecchio Samperi ci sono vendemmie di 80 anni fa: รจ un vino unico, ad oggi irripetibile โ€“ย si commuove Josephine, che porta il nome della nonna di origini francesi โ€“ย Per me e per i miei fratelli รจ quasi un altro fratello, per papร  รจ sempre stato in qualche modo il figlio prediletto al quale ha dedicato tutto se stesso. Oggi sarebbe molto contento di vedere che ci sono dei colleghi che hanno deciso di portare avanti la valorizzazione di questo vino in cui lui ha sempre creduto moltoยป.

Un pre-British da singola annata

Oltre a puntare forte sulla valorizzazione di questo vino antico della tradizione contadina al punto da farne un pre-british da singola annata e un perpetuo, รจ Pierpaolo Badalucco dellโ€™azienda Dos Tierras – Badalucco de la Iglesia Garcia che dello stile ossidativo ha fatto un marchio distintivo della sua intera produzione. Oltre al Pipa ยพ e al Perpetuum, infatti, anche gli altri vini bianchiย da uve grilloย sono realizzati in stile ossidativo. La passione e il gusto, non solo la tradizione di famiglia, hanno portato Badalucco a fare lo stesso percorso dei suoi colleghi, affrontando non poche difficoltร : ยซMio nonno in un epoca di Marsala industrializzato, fu costretto a chiudere la storica cantina di famiglia perchรฉ nessuno era interessato piรน a comprare quei vini e quelle โ€œmadriโ€:ย la chiusura della cantina avvenne anni prima che De Bartoli iniziasse il suo percorso. Qualcuno perรฒ ci ha rubato tutto il vino, lo ha spillato dalle botti. Oggi avremmo potuto avere delle madri del 1881, del 1889 e altre di annate successive, maย invece ci sono rimaste solo le botti vuote con su scritti i nomi dei nipoti e lโ€™annata di inizio del perpetuum. Io e Bea (Beatriz, la moglie) abbiamo ricominciato da zero, 25 anni fa. Il vino โ€“ spiega Pierpaolo โ€“ รจ un fatto molto personale, specie per chi appartiene a famiglie con tante generazioni che vi sono vissute attorno e cheย si tramandano vecchi decaloghi. Noi, per esempio, siamo gli unici a seguire il vecchio decalogo di Ingham, con tutta una serie di passaggi immutabili dalla vigna al vino: una sorta di biodinamica di 250 anni fa. Io non sono nรฉ un enologo e nรฉ un agronomo, non ho strumenti tecnici, sono nato con questo stile e sono stato educato a riconoscere lโ€™ossidazione e soprattutto a riconoscere le mie vigne, a sapere dove quella determinata vigna puรฒ arrivare e so che non รจ nata per fare vini glu glu. Io non posso violentare una vigna che fa queste cose da 250 anniยป.

Un grappolo di Catarratto

Le difficoltร  legate al clima

Un rapporto quasi simbiotico con le proprie vigne dalle quali ottiene una produzione di pre-british che arriva a stento a un migliaio di bottiglie e che negli ultimi anni ha riscontrato da un lato una crescita della domanda legata alla grande attenzione per i vini ossidativi, ma dallโ€™altro grandi problemi legati al cambiamento climatico: ยซGli altri produttori storici (De Bartoli, Barraco e Vite a Ovest, ndr) vendemmiano a metร  settembre per andare in bottiglia con un vino secco sui 15 gradi; il nostro stile produttivo e le caratteristiche della nostra vigna ci portano a vendemmiare da metร  ottobre per andare in bottiglia con un vino โ€œdolceโ€, piรน largo. Ma adesso, con caldo e siccitร  prolungate, arrivare a ottobre in condizioni ottimali รจ diventato un miraggio eย sempre che non piova quando non dovrebbe. Prima su dieci vendemmie ne perdevamo una, ora ne perdiamo anche 5. Lo scorso anno non abbiamo raccolto un solo grappolo di uva per il Pipaยป.

Storie di famiglia e vigne secolari

Questi vini nuovi dalla memoria antica, rari e spesso introvabili, custodiscono e raccontano storie di famiglie e vigne secolari e un legame profondo con la terra e con il tempo. Resilienza e amore per una tradizione che continua a vivere hanno ispirato i passi di questo sparuto gruppo di vignaioli e sembra che lโ€™ispirazione stia contagiando altri cuori. Lโ€™augurio รจ che i nuovi alfieri del pre-british sentano davvero la responsabilitร  di rappresentare questo territorio senza scorciatoie.

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