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Un vignaiolo siciliano sta rilanciando la viticoltura sul vulcano di Stromboli

Nino Caravaglio ha creato Vigne di Mare, un'azienda che ha i suoi vigneti di proprietร  sul fianco dello Stromboli, vulcano tuttora attivo. Dal suolo lavico, nasce un vino affascinante e intenso che dร  nuova vita alla viticoltura sull'isola

  • 27 Luglio, 2024

Dello Stromboli vediamo โ€œsoloโ€ i 920 metri che si ergono al di sopra del livello del mare, ma la sua base si trova a una profonditร  di circa duemila metri in fondo agli abissi marini. Un lembo di terra nellโ€™arcipelago delle Lipari e un vulcano attivo in passato. ยซNell’Ottocento era lโ€™isola piรน vitata dopo Salinaยป, dice il viticoltore Antonino Caravaglio.

Dalla sua isola, lo sguardo si muove a Stromboli, per portare avanti il progetto Vigne di Mare. Una nuova azienda con lโ€™obiettivo di coltivare viti di Malvasia sul suolo vulcanico.ย 

L’azienda di Salina

Il comune denominatore della sua produzione รจ il vitigno Malvasia di Lipari. Punto di partenza, ma anche protagonista della produzione, su cui Caravaglio ha scommesso e ha lavorato per raccontare il territorio. Nella gamma aziendale rientrano anche vini a base di uve rosse come il nerello mascalese o corinto nero, autoctono delle vulcaniche Isole Eolie.

ยซLโ€™azienda a Salina nasce sul solco della tradizione contadina. Mio padre e mia madre erano coltivatori diretti, vendevamo sfuso e avevamo una produzione di capperi. Dopo aver studiato fuori sono tornato a Salina e ho preso le redini dellโ€™azienda e dai due ettari di 45 anni fa ora abbiamo circa 15 ettari divisi in 30 appezzamentiยป.

A livello enologico, parlare di Malvasia di Lipari, rimanda piรน o meno direttamente alla tipologia passita. Vini solari e dolci prodotti mediante lโ€™appassimento delle uve. Caravaglio perรฒ ha scelto di vinificare le uve per creare vini bianchi secchi declinati in diverse interpretazioni.

ยซLa Malvasia di Lipari รจ una varietร  tra le piรน antiche del mediterraneo, arrivata qua grazie a veneziani nel ‘600. A Salina per anni abbiamo vinificato la malvasia di Lipari per il passito. Nel 2010 abbiamo anticipato la vendemmia e abbiamo creato il nostro bianco secco. รˆ stata la scelta di intraprendere una strada che ha portato alla produzione di diverse interpretazioni del vitigno, dallโ€™affinamento in legno alla macerazione sulle bucce. Queste versioni non passite puntano tutte sul fatto che nel Dna del vitigno cโ€™รจ una bellissima freschezza e aciditร ยป.

In questa scelta va ricercata anche una maggiore comprensione del vitigno, nonchรฉ il punto di partenza per creare vini attuali e veraci. ยซLa vinificazione senza appassimento mi ha fatto capire meglio le potenzialitร  del vitigno e mi ha permesso di correggere alcuni errori. In passato vendemmiavano troppo tardi e anticipando la vendemmia del 2016 abbiamo ricevuto i Tre Bicchieri e il passito รจ stato nominato dolce dellโ€™anno dal Gambero Rosso. Abbiamo conservato aciditร  e mineralitร . Assaggiando lโ€™uva prima di vendemmiere si riesce a sentire la salinitร  del vitigno, un modo che mi ha insegnato a fare malvasia piรน modernaยป.

Il nuovo progetto sul vulcano

A Stromboli, sino all’arrivo della fillossera, cโ€™era una fiorente economia legata alla vite. ยซQuando arrivi puoi vedere meravigliosi terrazzamenti allโ€™altezza di 300-400 metri che testimoniano la viticoltura di un tempoยป dice Caravaglio, che aggiunge ยซil versante sud est del Vulcano era coltivato a vigna, ma anche fichi e frutta che veniva appassita stesa su una spiaggiaยป.

Lโ€™invasione dell’afide ebbe effetti devastanti sui vigneti eoliani. La prima edizione della Guida d’Italia del Touring Club del 1919 riporta come “il vino di Stromboli, raro, รจ eccellente, ma alcolico in sommo grado”. Le eruzioni avvenute nel 1930 e la peronospora provocarono un allontanamento dei vignaioli dalle coltivazioni residue. Con il 2016 รจ nata lโ€™azienda Vigne di Mare con il progetto di reimpiantare vigneti nellโ€™isola piรน settentrionale delle Lipari. ยซVigne di mare รจ lโ€™altra azienda di cui sono socio e amministratore. Nasce per amore per lโ€™isola-vulcano, e lโ€™attrazione per questo bellissimo angolo di Sicilia. Io lo guardavo da lontano e mi รจ venuta la voglia di andare a coltivare la malvasia anche lรฌ sempre per produrre un bianco secco. Ho condiviso il progetto con un mio amico e abbiamo costruito lโ€™azienda. ย In tutto abbiamo 5mila metri quadri di vigna da cui ricaviamo appena tra le 1.200 e le 1.400 bottiglieยป.

Coltivare su un vulcano attivo ha sicuramente dei toni poetici, ma non mancano degli ostacoli o imprevisti. ยซSiamo stati fortunati perchรฉ รจ lโ€™unico spazio verde che si รจ salvato da un incendio dovuto alle fuoriuscite di lapilli incandescenti. Sono molto legato a questo progetto perchรฉ voglio dimostrare che si puรฒ coltivare la vite in questo splendido scenario che dona caratteristiche uniche: i vini profumano di piante spontanee, sono sapidi, hanno carattere. Non deve perรฒ sorprendere: il vino racchiude il territorio in un bicchiereยป. Lโ€™altro elemento da tenere in considerazione รจ lโ€™acqua ยซche sta diventando un bene sempre piรน scarso e prezioso da queste partiยป. Le piogge sono piuttosto modeste, ma รจ proprio la conformazione del suolo ad arginare questo problema.

ยซLa malvasia รจ unโ€™uva autoctona che si รจ adattata a questo territorio, resiste bene alla siccitร . I terreni vulcanici, poiย  a diverse profonditร  che vanno dagli 80 cm ai due metri e mezzo hanno una lastra di lava che trattiene lโ€™acquaยป.

Il vino di Stromboli

ยซLo abbiamo chiamato โ€œVerticaleโ€. Sia perchรฉ il vulcano si erge in maniera perpendicolare al mare e noi coltiviamo le uve su queste pareti, sia perchรฉ in bocca si ritrova un nerbo, una freschezza minerale caratteristicaยป.ย 

Verticale 2022 – Vigne di Mare

Il naso racconta il paesaggio di un’isola siciliana: profumi di aria iodata, macchia mediterranea e note floreali di ginestra, ma sono le note rocciose e fumรฉ di torba, pietra lavica a raccontare il suolo in cui affondano le radici le viti. Lโ€™intensitร  del naso si ritrova in bocca. Una sensazione ben definita di pesca carnosa si allarga sul palato, accompagnata da una sensazione minerale e sapida. Sulla lunga persistenza del finale escono note di mandorle fresche e tornano le sensazioni di fiori e sale marino. Un vino intenso e raro.

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