Rinascita, resilienza, impatto zero. Parole chiave di un post pandemia vissuto molto pericolosamente. E soprattutto en plein air. Ma le difficoltร non sono finite: guerra, crisi energetica, bollette alle stelle continuano a mettere in pericolo un settore giร provato dallโemergenza sanitaria dellโultimo biennio. L’Italia perรฒ combatte con energia, dignitร , orgoglio. E un agroalimentare in prima linea con un esercito di autentici eroi.
Dโaltronde il portafoglio si alleggerisce, ma la voglia di uscire e โrespirareโ non รจ mai scemata, come ha dimostrato unโestate dove i tavoli allโaperto hanno registrato il tutto esaurito quasi ovunque. Magari si opta per un paio di antipasti, un primo in due e un calice a testa, ma quello che importa รจ la parentesi di piccola magia per la quale valga la pena fare il viaggio e di investire qualche euro in piรน, specie quando si tratta di unโesperienza originale e coinvolgente. I prezzi in effetti si sono alzati, conseguenza dellโincremento del food cost e delle spese generali, ma si tratta di una congiuntura fisiologica. Non a caso in guida compaiono fasce di spesa al posto della cifra specifica, oggi piรน che mai soggetta a continue oscillazioni.
Per lโedizione 2023 della Guida Ristoranti dโItalia, presentata a Roma allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio, sono quasi 2500 i locali recensiti. Tutti valutati con un punteggio che va dalla forchetta in su, senza segnalazioni prive di voto, grazie a un fine setacciamento che regione per regione ha selezionato i meritevoli di una critica completa, classici intramontabili e lodevolmente sempre uguali a se stessi inclusi, ma con quasi 300 novitร (una per ogni otto indirizzi presenti). Qualche bilancio: tra i 44 Tre Forchette, tre nuovi ingressi (lo stile e la signorilitร dellโAntica Osteria da Cera a Campagna Lupia e il fine dining sartoriale di Casa Perbellini a Verona piรน la giovane stella delle Eolie, Martina Caruso del Signum di Salina), un neo premiato umbro nelle 34 migliori trattorie e uno toscano tra i big della cucina etnica (rispettivamente, Stella a Perugia e Moi Omakase a Prato). Un piccolo sorpasso inoltre del Lazio sulla Lombardia, che conta 22 nomi nel Gotha delle diverse categorie rispetto alle 21 padane.
Il Miglior pre-dessert, ossia Save the sea, รจ la creazione di Marco Visciola del Marin a Eataly Genova, mentre la Miglior proposta di bere miscelato รจ di Gucci Osteriaย da Massimo Bottura (Firenze), matrimonio fra alta moda e alta cucina in un contesto trendy e fascinoso ulteriormente rifinito dalla mixology sorprendente firmata dalla bartender Martina Bonciย (in forze anche da Gucci Giardino 25) e da pairing appropriati quanto inaspettati. Ma รจ No food waste tra i riconoscimenti inediti piรน emblematici dellโanno. Zero spreco รจ il mantra della ripresa, il ritorno alla terra, alla campagna, allโautoproduzione la filosofia imperante un poโ ovunque, anche nelle grandi cittร , detto perรฒ che sono in provincia le realtร piรน illuminate e concrete sotto questo aspetto: Locanda Radici di Angelo D’Amico, ad esempio, genio dellโimpatto zero e del riciclo virtuoso, o Kresios – siamo sempre nel Beneventano – dove Giuseppe Iannotti vince per la Miglior mise en place, unโesperienza a sรฉ dove si mangia con le mani e si vola sulla giostra di Mr.Brown, caleidoscopico ed โesperenzialeโ menu degustazione.
Doppietta dโeccezione per il Miglior servizio di questโanno, con un pari merito per Villa Crespi (Orta San Giulio) e Don Alfonso 1890 (Massa Lubrense), paradisi terrestri per chiunque abbia la fortuna di regalarvisi un momento speciale. Forse unico, attualmente: lโemorragia di personale qualificato รจ infatti lโennesimo micidiale contraccolpo con cui fare i conti. Ma per qualcuno รจ stata ed รจ unโoccasione per mettere in discussione il passato e focalizzarsi su formazione e su una piรน intelligente e โumanaโ gestione dello staff e dei ritmi di lavoro. I giovani talenti, poi, sono sempre piรน freschi, agguerriti, aperti al mondo. Vedi Jorg Giubbani (Orto by Jorg Giubbani di Moneglia), il Cuoco emergente โ Premio Alessandro Narducci, vedi la pletora di sommelier giร esperti alle prese con grandi cantine e mezzi proporzionati per alimentarle. In questo caso, stavolta, lโattenzione รจ caduta sulla capacitร di costruire una carta vini per tutti ma arguta e originale, e una cura nel servizio (eccezionale per puntualitร e attenzione sul fronte temperature) spesso (troppo spesso) riservata solo a bottiglie di assoluto prestigio. Quello che fa ogni giorno Alessandro Gonzalez Venegas, il Miglior sommelier 2023, della vivace e originale Locanda del Profeta nel cuore di Chiaia, a Napoli.
L’ha fatto Daniel Humm all’Eleven Madison Park di New York. Lo fa Niko Romito al Reale di Castel di Sangro, una delle tre migliori proposte vegetariane insieme al Gramen del Lefay Resort di Gargnano e al Tenerumi del Therasia Resort di Vulcano. E non si tratta di una svolta estremista verso il green, men che meno di una concezione privativa. ร piuttosto una ricerca piรน profonda nel mondo di erbe, ortaggi, frutta, che regala sensazioni inaspettate promuovendo un sistema alimentare piรน consapevole, aperto, responsabile. Un cambio di mentalitร radicale, insomma, in tutti e con tutti i sensi. Incantandosi non con una, bensรฌ con โlaโ carota ultimogenita del Romito pensiero.
Niente biglietti in vendita questโanno (e ce ne scusiamo con gli appassionati, ma spazi e cautele ci hanno consigliato questa scelta). Lโormai rituale – e attesissima – cena delle Tre Forchette riduce dunque i numeri, ma non certo il prestigio e il livello degli chef coinvolti, cinque, quattro premiati dalla Guida 2023 e unaโฆ colonna. In defilรฉ con i loro piatti il Ristoratore dellโAnno (il prolifico e impeccabile Giancarlo Perbellini, neodecorato con le Tre Forchette); il suo predecessore nellaโฆ onorificenza, Carlo Cracco; lโautore del Menu Degustazione dellโAnno Moreno Cedroni (con il suo โsenza pesceโ de La Madonnina del Pescatore); il โducaโ di Firenze Vito Mollica, premio Novitร dellโAnno, tornato in pista con il rampante ed elegante Chic Nonna; e (dulcis in fundo) la Pastry Chef dellโAnno Angelica Giannuzzi, deliziatrice degli avventori del Pasha di Conversano. In abbinamento (flessibile e composito) i vini di ben 11 regioni italiane e una francese, la Champagne di Moรซt & Chandon, per il secondo anno partner di Gambero Rosso con il premio ai dieci cuochi e cuoche che stanno โscrivendoโ a colpi di ricette la Tradizione Futura – nome del premio – della loro cucina dโappartenenza con 22 โnobiliโ aziende in campo e altrettante etichette dโeccellenza tra cui scegliere.
> Il menu della Cena Tre Forchette
> La carta dei vini
Da sette anni Gambero Rosso affianca lโeccellenza vinicola a quella gastronomica. Ne รจ espressione al servizio dei lettori il progetto Le grandi cantine della regione, che permette di approfondire la conoscenza di numerose cantine del territorio e scoprire le loro etichette migliori, ed รจ un servizio in piรน offerto al lettore. Cosรฌ, in apertura di ogni sezione regionale della guida, cโรจ spazio per una selezione di cantine di riferimento della regione interessata. E a ognuna di loro รจ dedicata una pagina che ne racconta storia e produzione e che descrive tre etichette di punta, fornendo ai lettori una guida nella scelta dei vini per lโabbinamento ai piatti del territorio.
Scoprite tutti i locali premiati con Tre Forchette, Tre Gamberi, Tre Bottiglie, Tre Mapppamondi, Tre Cocotte, Tre Boccali e i Premi Specialiย nellaย sezione web Ristoranti d’Italia dedicata alla guida.
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a cura di Valentina Marino e Antonio Paolini
foto Francesco Vignali
Guida Ristoranti dโItalia 2023 Gambero Rosso – Prezzo: 22โฌ – Disponibile in edicola, libreria e on line
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