Alicante, Roma e ritorno. Dopo tredici anni nella Capitale, la poco piรน che trentenne Alba Esteve Ruiz ha ancora molto da dire, stavolta ai suoi connazionali: torna alla sua terra dโorigine per questo nuovo capitolo di vita professionale e personale, la chef che ha fatto innamorare gli italiani con la sua cucina ricercata, autentica e sincera, che nel tempo si รจ legata a Roma ma ha sempre โconservato il pensiero di tornare un giorno a casaโ. Un desiderio maturato poi durante il lockdown, un periodo durissimo per tutti i ristoratori, che per Alba e Michel Magoni โ responsabile di sala e sommelier โ ha rappresentato perรฒ unโoccasione utile per studiare ancora di piรน e compiere quel passo in avanti da tempo agognato. Dopo lโaddio a Marzapane, per loro cโรจ stata lโAntica Fonderia, โcon cui siamo stati chiusi tanto tempo. Siamo subito corsi in Spagna, poi una volta tornati cโรจ stato un nuovo lockdown e cosรฌ ci siamo ritrovati ancora ad Alicanteโ. Dove domani, 3 agosto 2021, apre il suo nuovo ristorante: Alba.
Sembrava quasi un segno del destino, o almeno questo รจ ciรฒ che il duo ha voluto vedere nella pandemia, unโemergenza che li ha messi in crisi ma che ha anche permesso loro di prendere piรน consapevolezza. Come racconta Michel, che durante i mesi trascorsi in Spagna ha potuto scoprire tantissime cantine per costruire una carta dei vini dโautore, โin un certo senso quel periodo per noi รจ stato una fortuna. Ho conosciuto diverse aziende in provincia, arrivando fino in Andalusia e Galizia. Nomi per molti giร noti ma paradossalmente ancora poco conosciuti quiโ. Si parte con una cinquantina di referenze e un menu โinizialmente contenutoโ, come spiega Alba. Qualche antipasto โ 6 o 7 al massimo โ fra cui scegliere, โtutti assaggi piccoli pensati per essere condivisiโ, poi altre portate principali, โ7 o 8 tra carne, pesce, pasta. Sarร un menu snello, divertente, in grado di adattarsi a tuttiโ.
Curiosa la scelta del menu degustazione, cucito su misura per il cliente: โNiente percorsi prefissati, ogni tavolo avrร dei piatti studiati insieme ai commensali, a seconda delle loro esigenze e preferenzeโ. Ci saranno poi diversi fuori menu, โin base agli ingredienti a disposizione in giornataโ, piatti che seguono la stagionalitร e cambiano di continuo, โpuรฒ succedere che il pesce del giorno non basti sia a pranzo che a cena, allora si cambierร ancora! Vogliamo materie prime fresche, buone, ricette costruite attorno a ciรฒ che si haโ. Alba e Michel hanno giร trovato tutti i fornitori necessari, โgrazie anche allโaiuto di mia cognata che ha un ristorante storico qui ad Alicante, e seguendo il lavoro degli altri chef della zonaโ. Fra i diversi contatti, un fornitore di pesce di Denia, โin contatto con piรน di 120 porti tra Spagna, Italia e Portogallo!โ.
Il vantaggio di Alicante? Il fatto di essere una cittร โa misura dโuomo, dove posso muovermi facilmente per andare al mercato a fare la spesa e recuperare le diverse materie prime. Un dettaglio che a Roma non era cosรฌ scontatoโ. Nonostante i limiti di una grande metropoli, la Cittร Eterna le resta nel cuore e cosรฌ Alba proporrร anche in Spagna una delle sue specialitร , โil gambero con crema di melanzane e burrata al pistacchioโ. Ci sarร poi la pasta fresca, โripiena e non, e poi gli gnocchiโ, senza dimenticare i risotti. Per far conoscere i sapori italiani al pubblico locale, la chef ha preso i contatti con un fornitore di prodotti italiani, โda cui in inverno prenderemo il guanciale per la carbonara. Non sarร facile proporre la vera ricetta qui, ma il mio obiettivo รจ anche creare piรน consapevolezza sullโautentica cucina italianaโ.
La piazza gastronomica di Alicante, comunque, promette bene per Alba, โnegli ultimi anni la scena ristorativa si รจ evoluta molto, a settembre si organizza sempre Alicante Gastronรณmica, uno dei punti di riferimento per gli addetti ai lavori, un congresso che raduna piรน di 200 chef internazionali. Insomma, la clientela locale รจ preparata ed esigenteโ. E ora potrร sperimentare una nuova cucina, in un ristorante da 34 coperti allโinterno e 8 allโesterno, arredato con i toni caldi del legno e della pietra viva, โabbiamo voluto creare unโatmosfera familiare e accogliente, scegliendo colori neutri come il grigio chiaro e pochi e semplici complementi dโarredo, dai libri al quadro che rappresenta il fiore del mandorlo, molto importante per me perchรฉ caratteristico della zonaโ. Il locale รจ suddiviso in tre piccole sale: la prima con un bancone da bar e tre tavoli, la seconda con 16 coperti a cui si accede attraverso un corridoio con una finestra che dร sulla cucina e un sottoscala con cantina frigo a vetro, e poi la terza con 14 coperti. Si comincia il 3 agosto con la cena, โe proseguiremo poi tutti i giorni a pranzo e cena, tranne la domenica sera e il lunedรฌโ.
a cura di Michela Becchi
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