Ristorante, scuola di cucina, sala congressi, bottega con i prodotti del territorio e orto idroponico. Tutto in unโunica struttura alle porte di Parma. ร qui che da pochi giorni รจ arrivato Corrado Parisi. Conclusa la collaborazione con il ristorante Makorรจ di Ferrara, lo chef di Ispica (Ragusa) affianca Mariano Chiarelli per i offrire alla cittร un punto gastronomico interessante da sfruttare a tutte le ore del giorno. La struttura, infatti, include non solo un ristorante completamente ripensato di cinquanta coperti (30 nel dehors) e tanti tavoli tondi per il pranzo e per la cena, ma anche uno spazio con dieci postazioni tecnologiche per corsi di cucina e approfondimenti tematici e una piccola sala congressi da poter sfruttare per eventi, meeting e incontri. E poi una gastronomia, da settembre, dove acquistare una selezione di eccellenze italiane, con particolare attenzione al territorio, e dove verranno offerte alcune preparazioni per lโassaggio e per lโasporto.
La cucina affaccia su un piccolo ortoย creato e curato durante il giorno dagli chef che hanno selezionatoย semi e piante che serviranno a comporre i loro piatti. Pomodori, daiย ciliegini ai datterini gialli, melanzane a sigaretta e striate e poiย ancora molte piante aromatiche dall’incenso al timo limone.
โSono davvero contento di questa nuova avventuraโ sorride Parisi โe sono prontissimo per ricominciare. Durante il lockdown non mi sono mai fermato di studiare e sperimentare. Ho anche disegnato i nuovi piatti (come da sua tradizione ndr.) e nella nuova carta ho prestato particolare attenzione al tema della sostenibilitร e della riduzione dello sprecoโ.
E in effetti in quella appena creata per presentarsi alla cittร cโรจ una fusione, in equilibrio perfetto, delle esperienze professionali e personali di Parisi e Chiarelli. Ci sono i profumi del sud e tutto il suo mare, ma anche la tradizione emiliana con i sapori decisi e le paste ripiene. Cโรจ un ricordo esotico di esperienze lontane ma anche un rassicurante sapore locale.
Un viaggio nel gusto a ritmo sostenuto che giร dal cestino del pane, โper noi ha la stessa importanza di un piatto del menรนโ, con oltre dieci lievitati proposti insieme a burro lavorato e selezione di olio extravergine, indica al cliente la direzione da seguire.
Si parte subito con una tartare di gamberi rossi di Sicilia, gel di limoni marinati al sale, su cui si appoggia la dolcezza di un gelato al Parmigiano Reggiano insieme allโamaro di un estratto di tarassaco che prepara il palato per il piatto successivo.
Si tratta di una millefoglie salata, di alici marinate, peperoni confit e croccante di olive completato da una vinagrette di cipollotto balsamico.
Cโรจ poi il baccalร โ un signature di Parisi nato nel 2011, vero biglietto da visita dello chef – che viene mantecato, decorato con popcorn di cotica accompagnato da un carciofo di Gerusalemme alla brace e da una crema di cipolle bruciate.
Una delle sorprese piรน divertenti poterebbe arrivare da un vegetale, un piatto studiato, provato e assaggiato molte volte (foto di copertina, qui sopra un dettaglio). I piselli ripieni (incredibile ma vero) di seppie e gamberi, โun piatto della tradizioneโ – conferma Parisi – accompagnati perรฒ da un cremoso di patate shakerate al latte, pane croccante e un estratto di silene, che rende il boccone sorprendente.
Si passa alla pasta ripiena: bottonciniย di ricotta e maggiorana, con gamberi rossi e polvere di liquirizia (foto di copertina),
oppure ravioli a mezzaluna di patate, arrostiti e farciti con un ragรน di coniglio, borragine, uvetta nocciola ed un profumatissimo fondo aromatico, infine quadrati di erbetta della tradizione locale generosamente conditi con burro di Normandia e Parmigiano.
Tra i secondi cโรจ la spigola che viene scottata e nappata in uno spumeggiante burro nocciola, vaniglia e bietoline. Accompagnata, dopo uno studio di mesi assieme allโArt Cafรจ di Parma, da un caffรจ con estrazione a freddo (cold brew) che completa perfettamente il piatto.
La lombata di scottona รจ alla brace affiancata da melanzane in tataki, fonduta di Parmigiano e piccole ciliegie riempite di foie gras.
La carta dei dolci rispecchia a pieno l’interoย percorso del menu creato dagli chef. In bilico tra sapori tradizionaliย e nuove esperienze di gusto. E cosรฌ, ingredienti tipici dei dessert – cioccolato, tรจ macha, ma anche pistacchio e ricotta – si ricompongono con tecniche e consistenze che stupiscono il palato per freschezza.ย Particolare menzione per il caffรจ a cui viene dedicata una carta personalizzata con origine, tostatura e metodo di estrazione come lโaeropress, il chemex o โ appunto – il cold brew, tutto scelto dal cliente.ย La cantina รจ affidata a Maura Gigatti, che ha deciso di puntare molto sul territorio con una ricerca spasmodica di piccole realtร locali senza tralasciare la grande tradizione enologica italiana e francese.
I Du Matt – Parma – Via S. Leonardo, 75 โ 0521 251407 – www.idumatt.it
a cura di Tommaso Costa
foto di Lorenzo Moreni
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