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La chiusura del ristorante di Accursio Craparo e la maledizione di Modica. Cosa succede al fine dining siciliano

La bellissima cittร  barocca vive una crisi importante sul piano della ristorazione di qualitร . Ecco una riflessione sullo stato dei fatti e sul possibile futuro

  • 22 Gennaio, 2025

La recentissima notizia della chiusura di โ€œAccursioโ€, famoso ristorante โ€œfine diningโ€ di Modica Bassa, (e il riposizionamento allโ€™interno della sua trattoria โ€œRadiciโ€, con lโ€™inevitabile perdita del โ€œmacaronโ€ Michelin) ha forse stupito molti ma non รจ parsa inaspettata a coloro che, per svariate ragioni, conoscono a fondo la storia della magnifica cittร  tardo-barocca iblea e, nello specifico, pure lโ€™evoluzione nel tempo della sua variegata offerta food. Una cosa รจ comunque certa: Modica e la Sicilia perdono qualcosa di consolidato e importante (nulla si ripropone mai negli stessi termini e con le stesse modalitร : โ€œla Storia non concede bisโ€!), Accursio Craparo, cuisinier di grande talento, sublime eleganza esecutiva, equilibri e armonie innovative e visionarie, conoscenza tecnica e di prodotti fuori dal comune, continuerร  il suo percorso professionale in forme e contenuti necessariamente differenti.

La storia di Accursio Craparo

In principio, dopo gli studi allโ€™Istituto Alberghiero di Sciacca, sua cittร  natale, cโ€™erano state le prime formative esperienze in locali delle Dolomiti, poi in Germania, a Francoforte sul Meno; decisivi, in seguito, gli anni passati al โ€œJoiaโ€ di Pietro Leemann e da Massimiliano Alajmo, a โ€œLe Calandreโ€, formidabile insieme di finezza, stile, grazia, garbo e distinzione, amore per le materie prime di prossimitร , questโ€™ultimo aspetto accentuato โ€“ al ritorno in Sicilia โ€“ dal fecondo sodalizio con un autentico guru quale Corrado Assenza.

Forte di questo felice โ€œapprentissageโ€, Accursio dร  vita โ€“ correva lโ€™anno 2005 โ€“ a โ€œLa Gazza Ladraโ€, a Modica Alta, nei raffinati ambienti di Palazzo Failla, coinvolgendo nel suo entusiasmo Paolo Failla, proprietario della signorile struttura alberghiera. Saranno, sino allo scioglimento della collaborazione, nel 2012, anni indimenticabili: la cittร  ha finalmente il suo ristorante di alta cucina, Michelin lo premia con la Stella tre anni piรน tardi, arrivano clienti non solo dalla Sicilia, i giornalisti di settore accorrono in massa a magnificare la โ€œcucina sussurrataโ€, buonissima e appagante di Accursio, a cui si affianca una straordinaria cantina con il meglio dal mondo, assai attraente per i grandi bevitori della fascia โ€œwell-offโ€. Purtroppo โ€œper ogni cosa cโ€™รจ il suo momentoโ€, e la permanenza dello chef a Palazzo Failla, inopinatamente, si conclude nel 2012.

La maledizione di Modica

Non troppo inaspettatamente, invero, perchรฉ sotto il profilo imprenditoriale (il fatturato) i conti non vanno troppo bene, si sommano anni di perdite a stagioni appena in pareggio. Qui entra in gioco โ€œla maledizione di Modicaโ€, una sorta di corrosivo inquietante bug, il โ€œmale oscuroโ€ della magnifica cittร , una sorta di elemento fantasmatico che sembra avere in uggia, qui, il ristorante gourmet di fascia elevata, come insegna financo la storia della โ€œFattoria delle Torriโ€ di Peppe Barone, oggi gestito dalle figlie Francesca e Carla, che ha sempre patito โ€“ pur senza stelle di sorta e con prezzi decisamente abbordabili โ€“ una vita economicamente perigliosa, come se andare oltre la trattoria cheap (qui tantissime) fosse una colpa. E come dimostra altresรฌ l’ancora piรน recente chiusura della Locanda del Colonnello, nata a suo tempo come spin-off della Gazza Ladra e in procinto di compiere l’ultimo servizio il 27 gennaio.

Craparo si prende due anni sabbatici, riflette, trova un locale a Modica Bassa, a pochi passi dallโ€™affascinante Duomo di San Pietro, e a giugno 2014 riapre i battenti con uno spazio fine e raccolto che porta il suo nome, โ€œAccursioโ€. La cucina รจ diversa da quella di prima, mette insieme in modo felice tradizione e nuove visioni, รจ aggraziata e leggera, molti parlano, a ragion veduta, di stile personalissimo, inimitabile. Michelin fa la sua parte e il premio arriva nel 2016, coronando le giuste aspettative del cuoco. La critica gastronomica ne tesse il giusto elogio, gli ospiti apprezzano e ritornano volentieri.

Epperรฒ โ€“ sotto il mero profilo degli inesorabili conti โ€“ qualcosa comincia a cambiare nel contesto modicano, nella sua capacitร  di attrarre turismo; Accursio Craparo รจ sempre lo stesso, come la sua cucina โ€œhigh levelโ€, ma il mondo attorno a lui si trasforma, evolve e muta (e non in meglio), Modica ha il fiato corto, come la sua economia. Lo chef adotta delle misure per intercettare le nuove tendenze, apre nel 2018 โ€œRadiciโ€, un take away di qualitร , che poco tempo dopo โ€“ 2019 – si trasferirร  di pochi metri in un locale ampio e comodo, che diventa una osteria contemporanea con un’eccellente cucina stagionale e di prodotto, piรน orientata alla tradizione e alla sostanza, agli antichi sapori declinati in chiave moderna, ben leggibile e stuzzicante, contemporanea.

Accursio ristorante

Dopo la pandemia niente รจ piรน come prima

รˆ un grande successo, scompaginato dallโ€™irrompere della pandemia, che azzera e sconvolge tutto nellโ€™anno successivo. Alla fine โ€“ 2023 – niente sarร  piรน come prima nel mondo, diversi tutti i parametri, anche nel segmento del vino e della gastronomia; non faranno eccezione โ€œAccursioโ€ e โ€œRadiciโ€. La saga del celebre cuoco adesso conoscerร  un nuovo step โ€“ a partire da febbraio โ€“ con โ€œRadici โ€“ Lโ€™Osteria di Accursioโ€, negli spazi giร  suoi, una casa che ne unisce due per un ritorno ai prodotti, alla terra, alla Storia e alle storie della Sicilia, che ospiterร  viaggiatori consapevoli e โ€œbien cultivรฉโ€, vogliosi di esperienze profonde e piรน radicali a cui Accursio si rivolge con โ€œconoscenza, convinzione e coraggioโ€, secondo linee gastronomiche forti, vere e sincere. รˆ unโ€™opzione coraggiosa, un colpo dโ€™ali, una botta di energia in una cittร  straordinaria che merita di riprendere in mano il filo del suo appannato destino, di sopravanzare con la fondata ambizione della sue bellezze e della sua grande storia, quel โ€œmale oscuroโ€ che sembra averla avviluppata.

Craparo con il nuovo mood ce la farร  – ne siamo convinti – per il suo senso di bellezza e il raffinato talento, riporterร  la fiducia nella cittร  natale del Nobel Salvatore Quasimodo, al momento, purtroppo, plasticamente rappresentata, in negativo, dal dissesto finanziario del Comune, votato da poco, dalla triste messa allโ€™asta dellโ€™elegantissimo Palazzo Failla, dal centralissimo Museo del Cioccolato che inopinatamente dimentica del tutto (con colpevole accidia) il ruolo storico, nel segmento, dellโ€™Antica Dolceria Bonajuto (1880) e del suo patron Franco Ruta, uomo pacato, signorile e di grande cultura, che aveva fatto conoscere nel mondo, in una logica di sistema, Modica e il suo squisito โ€œxocoร tlโ€. In sostanza โ€“ siamo in molti a pensarlo โ€“ se nella โ€œcittร  delle mille bellezze e delle mille dolcezzeโ€ ci sono problemi e nodi da sciogliere, i modicani hanno le capacitร  per risolverli, con impegno, senso di responsabilitร  e con le azioni necessarie.

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