Cโรจ anche lโacqua minerale tra i fiori allโocchiello del made in Italy. Ne va fiera Mineracqua, la Federazione italiana delle industrie di categoria che ragiona sui dati di Beverfood.com. โDa 30 anni il mercato รจ in crescita costante, ad eccezione del biennio 2020-2021 a causa del Covidโ. E anche nel 2022, anno della โtempesta perfettaโ che ha travolto i mercati a causa della guerra in Ucraina, il trend รจ stato positivo. โI volumi continuano a salire โ fa il punto Mineracqua โ siamo arrivati a una produzione complessiva annua di 16 miliardi e mezzo di litri, di cui quasi 15 miliardi di consumi interni, con una crescita superiore allโ8% rispetto al 2022 e un giro dโaffari totale di 3 miliardi e 100 milioni di euro. E con un consumo pro capite annuo di 252 litri, consolidando il primato storico a livello europeoโ.
Italiani grandi bevitori di acqua confezionata. Ma non รจ lโunico nostro primato. LโItalia รจ il secondo Paese esportatore europeo di acqua minerale. โUn export importante โ afferma Mineracqua โ 1.600 miliardi di litri, quasi il 10% della produzione, distribuiti in Europa e soprattutto nei mercati extra UE, in testa gli Usa, con San Pellegrino e Panna, espressione del made in Italy, sulle tavole di tutto il mondoโ. E con ottime performance off erte dalle acque minerali gassate, โsegmento nel quale lโItalia รจ primo esportatore europeo, con posizionamento premium per le caratteristiche qualitative e il design eleganteโ. Un trend positivo nel quale si inserisce anche la posizione di tutto rispetto che la nostra industria delle acque minerali si sta recentemente ritagliando nellโambito dellโalta ristorazione italiana allโestero. Riguardo allโimport, โdallโestero arriva quasi nulla, e solo per il segmento di nicchia, soprattutto due acque, Evian e Perrier (rispettivamente gruppo Danone e gruppo Nestlรฉ, n.d.r.)โ.
Il mercato italiano delle acque confezionate รจ rappresentato per il 98% dalle acque minerali (il 2% da quelle di sorgente e trattate). In base al decreto legislativo 176 del 2011, che recepisce in Italia la direttiva quadro europea 54 del 2009, le acque minerali sono classificate in base a due parametri: quantitร e qualitร dei sali minerali; grado e modalitร della frizzantezza. Le acque โleggereโ oligominerali o leggermente mineralizzate (residuo fisso a 180ยฐC non superiore a 500 mg/l) e le minimamente mineralizzate (residuo fisso non superiore a 50 mg/l) sono quelle piรน consumate in Italia (74%), mentre quelle medio minerali e ricche di sali minerali (residuo fisso superiore a 1500 mg/l) si spartiscono la restante fetta di mercato. Anche le acque โlisceโ non gassate (cosiddette naturali) sono quelle preferite dai consumatori (70%), soprattutto a livello domestico. Le frizzanti vanno forte nella ristorazione, con recenti buone performance delle effervescenti naturali.
In Italia ci sono oltre 80 aziende, che gestiscono intorno ai 130 stabilimenti di produzione di acque minerali e imbottigliano lisce e gassate di 225 marche diverse vendute perlopiรน nella gdo (76%). A monopolizzare la metร abbondante del mercato sono 4 gruppi (San Benedetto, Sanpellegrino, SantโAnna e Ferrarelle) che aggiunti ai gruppi Congedi, SGAM-Lete, Spumador e San Bernardo, coprono quasi il 70% del totale. Una decina di marchi (SantโAnna, Levissima, San Benedetto, Ferrarelle, Rocchetta, Uliveto, Lete, S. Pellegrino, Panna, VitaSnella, Guizza) sono distribuite in tutta Italia ritagliandosi a volume una fetta del 55- 60%. Il resto del mercato รจ coperto da oltre 200 marche regionali e locali. Storico leader del mercato italiano delle acque minerali รจ Sanpellegrino (appartenente alla multinazionale Nestlรฉ), attualmente con 3 marchi: la frizzante S. Pellegrino, la naturale Panna, lโoligominerale Levissima. Seguono San Benedetto (che possiede, oltre allโomonima acqua, anche Guizza e 5 brand regionali tra i quali Acqua di Nepi), SantโAnna (che ha legato il suo nome a una delle acque piรน leggere in distribuzione) e Ferrarelle (leader nel mercato delle effervescenti naturali).
Come riporta il report di Beverfood.com, il successo dellโacqua minerale italiana รจ dovuto allโalta qualitร , alla purezza originaria, alla grande varietร tra lisce, effervescenti naturali, frizzanti e frizzantissime, oligominerali e non. โPochi altri Paesi possono vantare la stessa ricchezza di tipologieโ รจ il commento di Mineracqua. Un altro fattore positivo, che incide soprattutto sullโexport, รจ il prezzo medio (0,21 euro al litro) tra i piรน bassi rispetto a quelli degli altri Paesi europei: addirittura un terzo in confronto a quelli praticati nel Regno Unito, mediamente intorno allo 0,73 euro al litro. Talvolta con unโescursione notevole di costo a paritร di prodotti (provenienti dalla stessa fonte ma imbottigliati con marchi differenti), dovute al potere del brand e alla forza della distribuzione. Quindi occhio allโetichetta.
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