Vino

"Gli ordini di vini europei in Usa sono sospesi": gli importatori corrono ai ripari dopo l'annuncio sui dazi di Trump

Dopo la corsa contro il tempo per fare scorte di vino, รจ iniziata la fase di stanby delle spedizioni in attesa di capire quando e se la tariffe annunciate da Trump entreranno in vigore

  • 18 Marzo, 2025

Fermi tutti. La minaccia dei dazi Usa al 200% sui vini europei sta giร  avendo le prime conseguenze: lo stop agli ordini per evitare che ai vini in transito o in procinto di partire vengano calcolate le nuove tariffe. Se in un primo momento si era assistito ad una corsa contro il tempo per fare magazzino precedendo lโ€™arrivo delle nuove tariffe, dallo scorso 13 marzo (giorno dellโ€™annuncio di Donald Trump), la paura ha messo tutti in standby. Dโ€™altronde il presidente statunitense non ha specificato la data di entrata in vigore: rischiare di dover applicare percentuali del 200% non รจ come mettere in conto una perdita del +25%.

dicembre export - Commercio vino - foto jcomp - it.freepik.com

Ordini statunitensi in standby

Le conferme vengono dagli stessi importatori. In una lettera con data 14 marzo (the after day), Total Wine&more annuncia alle cantine italiane del proprio portfolio che al momento intende sospendere gli acquisti. ยซI prodotti โ€“ spiega โ€“ potrebbero arrivare negli States attorno alla prima settimana di aprile, quando potrebbero scattare le nuove tariffe del 200%. Per cui abbiamo preso la difficile decisione di mettere in pausa gli ordini pendenti fino a quando non ci saranno ulteriori chiarimentiยป.

Le paure degli importatori

Mary Taylor, proprietaria dell’importatore americanoย Mary Taylor Wine, racconta alla Reuters di avere 16 container di vino europeo in transito verso gli Stati Uniti, una quantitร  che eliminerebbe ยซl’intero patrimonio netto se venissero applicati dazi del 200%. Se devo pagare ho finitoยป, afferma, aggiungendo che sta cercando di vedere se puรฒ annullare alcune spedizioni.

Jeff Zacharia, presidente del rivenditore di vini pregiati Zachys a Port Chester di New York, spiega che ci sono cosรฌ tante incognite in questo momento che ha smesso di acquistare vino europeo finchรฉ il quadro non sarร  piรน chiaro. E parliamo di un gruppo che tratta vino del Vecchio Continente per l’80% dell’intero catalogo: ยซ รˆ molto difficile fare preparativi quando come azienda non hai un percorso chiaro da seguireยป, commenta ad Associated Press.

Nel 2019, con i primi dazi di Trump sui vini europei ยซabbiamo arrancato – dice al New Yort Times Doug Polaner della Polaner Selections di New York – ma con il 200% di dazi diventa impossibile. Per ora, dovremmo sospendere tutte le spedizioni provenienti dall’Europa per capire cosa succederร . A preoccuparci sono i container di vino giร  in transito, i cosiddetti “goods on the water” (beni sull’acqua). Se arrivano prima che vengano imposte delle tariffe, nessun problema, ma se arrivano dopo l’inizio delle tariffe, gli importatori dovranno pagare tariffe enormiยป.ย  ยซPotremmo smettere di acquistare vino europeo finchรฉ non avremo un po’ di chiarezzaยป, ribadisce, sempre al New York Times, Jeff Kellogg di Kellogg Select.

Un gioco a perdere

Dal canto suo, anche Unione italiana vini conferma questo nuovo fenomeno in corso e riporta le preoccupazioni dei produttori italiani: ยซL’annuncio dei dazi al 200% sta determinando effetti negativi sul mercato, con disdette degli ordini di merci destinate oltreoceano che si vanno moltiplicando. Uiv, assieme agli imprenditori europei del Comitรฉ vins, chiede pertanto alla Commissione europea una urgente revisione delle liste, con la richiesta di rimozione delle bevande alcoliche americane (spiriti e vino). รˆ indispensabile, vista la sproporzione dei fattori in campo, fare in modo che questi prodotti restino fuori dalla disputa commerciale in corsoยป.
Fa riflettere la sproporzione tra i dazi ritorsivi minacciati da Trump su vini e alcol europei e le stesse categorie di prodotto esportati dagli States nel Vecchio Continente: 8 miliardi di euro contro appena 1,35 miliardi di euro, secondo lโ€™analisi Uiv, che considera inopportuna lโ€™inclusione nella disputa commerciale di categorie di prodotti in cui il โ€œgioco a perdereโ€ รจ evidente, con un rapporto di 6 a 1.

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