Vino

L'enoturismo fa crescere il fatturato delle cantine del 24%, ma l'aumento dei costi minaccia il settore

La prima analisi del nuovo Centro studi enoturistico e oleoturistico mette in evidenza le criticitร  legate alla comunicazione e dร  le linee guida per rispondere ad un turista sempre piรน esigente

  • 13 Marzo, 2025

Il turismo del vino come risposta alla crisi dei consumi. Nessuna contraddizione in termini: dโ€™altronde lโ€™accoglienza in cantina ha tante sfaccettature che possono tornare utili in un momento in cui il settore necessita di ulteriori spinte che vadano oltre la degustazione, abbracciando il cosiddetto turismo esperienziale.

รˆ uno degli input arrivati dalla prima indagine realizzata dal nuovo Centro studi enoturistico e oleoturistico (Ceseo) dellโ€™universitร  Lumsa, presentata a Roma a Palazzo Giustiniani (sede della Presidenza del Senato).

Da sinistra: Francesco Bonini, Massimiliano Ossini, Anna Isabella Squarzina, Donatella Cinelli Colombini, Violante Gardini Cinelli Colombini, Dario Stefร no, Anna Rossomando, Antonello Maruotti

Lโ€™aumento dei costi minaccia la crescita dellโ€™enoturismo

Lo studio, che ha esaminato un campione di 237 cantine del Movimento turismo del vino, conferma come lโ€™enoturismo sia un settore in salute e sempre piรน attrattivo: nel 2024 il 53% del campione ha registrato un aumento del fatturato e, tra questi nel 24% dei casi, la crescita รจ stata addirittura a doppia cifra.

ยซNonostante questa tendenza decisamente positiva โ€“ evidenzia lโ€™analisi di Antonello Maruotti – il settore sembra minacciato da un costante aumento dei costi segnalato dallโ€™81% delle cantine: incrementi che erodono i margini di guadagno e che in molti casi risultano particolarmente significativiยป. Il 29% registra una crescita compresa tra il 5% e il 10%, il 16% riporta un incremento tra il 10% e il 25%, e un significativo 8% dichiara un aumento superiore al 25%. Uno scenario particolarmente critico soprattutto per le aziende di piccole dimensioni che rappresentano gran parte del campione.

A questo si aggiungono le problematiche legate al nuovo codice della strada che potrebbe dare piรน di qualche noia ai wine lover che di solito si mettono alla guida della loro auto per raggiungere le cantine. Ma per tracciare i primi bilanci bisognerร  aspettare lโ€™avvio della stagione enoturistica.

analisi Ceseo

Vietato sprecare il potenziale enoturistico italiano

Non ci gira attorno la direttrice Ceseo Donatella Cinelli Colombini: ยซIl turismo cresce del 4% lโ€™anno a livello globale, quello del vino del 13% (dati del Fondo Monetario Internazionale). Un incremento a due cifre che รจ un boom e che ci esorta a rimboccarci le maniche, soprattutto in questo momento difficile, e lavorare per tutte le cantine italiane. Abbiamo la fortuna di avere unโ€™offerta diversificata con cantine nei trulli, nelle ville palladiane, nei castelli medievali, oltre a quelle realizzate dagli archistar: non possiamo sprecare questa occasioneยป.

Occhio, perรฒ, avverte Cinelli Colombini: ยซSe lโ€™algoritmo spinge verso ciรฒ che รจ giร  famoso, incentivando lโ€™overturism, noi dobbiamo promuovere un turismo diffuso che porti benefici a tutti i territori. Per questo ci affidiamo ai tecnici e per questo abbiamo dato vita ad un Centro studi che vuole essere inclusivo e a disposizione del mondo vitivinicolo tuttoยป.

Comunicazione web e gestione dati da rivedere

Un aspetto su cui dovranno lavorare le cantine italiane รจ la comunicazione. ยซTutte le aziende hanno il sito web e i social, ma spesso non vengono ben sviluppati tantโ€™รจ che il tasso di conversione in visite reali รจ molto basso: il 42% delle cantine registra meno di mille visite al mese e il 15% non monitora con regolaritร  il numero di accessiยป, spiega il responsabile dellโ€™Osservatorio, che mette in luce anche una gestione poco mirata delle mailing list (il 42% delle cantine invia comunicazioni mensili mentre il 33% tre volte lโ€™anno) e, in generale, dei contatti. Solo il 21% delle aziende utilizza strumenti Crm (Customer relationship management) dedicati. Capitolo a parte quello dei wine club: il modello californiano non sembra aver attecchito nel modo corretto in Italia.

Differenziare lโ€™offerta

Se la vendita diretta del vino รจ rilevante per il 96% del campione e le visite per il 73%, la voce che resta ancora marginale riguarda i pasti (rilevante solo per il 29%) e i pernottamenti. ยซNe viene fuori un modello ancora troppo legato a visite e degustazioni e poco allโ€™accoglienza a tutto tondoยป, evidenzia Maruotti.

analisi Ceseo

Diversificare le esperienze รจ, quindi, la strada da seguire, come stanno cercando di fare le cantine italiane: attualmente il 65% delle aziende si concentra su un numero limitato di esperienze (fino a quattro), ma cโ€™รจ chi arriva anche a 18 attivitร  differenti, da quelle piรน tradizionali a iniziative piรน esclusive. Lโ€™87% delle cantine offre prodotti tipici del territorio durante la degustazione, il 25% organizza cene con il produttore e il 20% corsi di cucina. Da sviluppare maggiormente il wellness, sempre piรน apprezzato, ma al momento contemplato solo dal 3% del campione. Infine, la ricerca evidenzia come sia maggiormente efficace lโ€™accoglienza turistica nei week end con oltre metร  delle cantine ormai aperte anche la domenica.

 

 

Come rispondere ad un turismo piรน esigente

ยซCon il nuovo Centro studi, vogliamo capire dalle cantine di cosa hanno bisogno per poter essere piรน performanti rispetto alla domanda. Una domanda che oggi รจ cambiata e che รจ diventata piรน impegnativa da parte di un turista che spende di piรน ma che, vuole anche di piรน. A partire dalla competenza nel disegnare lโ€™esperienza da vivere in cantina. Non solo degustazione, ma una dimensione multipla che abbracci wellness, arte, cultura, sportยป รจ lโ€™esortazione del presidente Ceseo Dario Stefร no (ideatore, tra le altre cose, della prima legge sullโ€™enoturismo approvata nel 2017)

ยซLe cantine sono pronte a reagire con unโ€™offerta turistica diversificata โ€“ รจ il commento della presidente del Movimento turismo del vino Violante Gardini Cinelli Colombini โ€“ a partire da Cantine Aperte 2025 che sarร  una vetrina di diversificazione, non solo per appassionati di vino ma anche per chi cerca attivitร  di benessere, allโ€™aria aperta o di condivisione in famiglia. Siamo pronti ad usare tutte le armi che abbiamo in manoยป.

 

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