Una patatina molto salata. La San Carlo, azienda leader nella produzione dello snack piรน popolare che cโรจ, sta vivendo una faida familiare decisamente lontana dal clima rilassato di un aperitivo. I fratelli Susanna e Francesco si stanno affrontando a colpi di carta bollata allโombra della malattia del patriarca Alberto Vitaloni, fondatore dellโimpero fritto, che perรฒ a 88 anni soffre di una malattia neurologica che lo indurrebbe a firmare atti rilevanti per il gruppo di cui รจ lโex presidente ma con la capacitร di giudizio di โun bambino di 5 o 6 anniโ secondo le parole del neurologo Giuseppe Lauria Pinter.
Alberto e Susanna Vitaloni
Sulla base delle quali Francesco ha denunciato la sorella Susanna per โviolenza privata, circonvenzione di incapace, sequestro di persona e maltrattamenti nei confronti di un familiareโ.
Il Gruppo San Carlo รจ leader in Italia nella produzione di snack. Un impero da 323,8 milioni di fatturato annuo (dati del 2022) e in prepotente crescita, addirittura +16,3 per cento rispetto allโanno precedente. Lโutile netto รจ di 15,8 milioni. Qualche anno fa ebbe addirittura un testimonial โfine diningโ come Carlo Cracco, ciรฒ che portรฒ lo chef veneto a subire feroci critiche da parte delle anime belle della scena gastronomica ma indubbiamente contribuรฌ a elevare lโimmagine di un prodotto che รจ sรฌ considerato โjunk foodโ ma alla fine, ammettiamolo, piace proprio a tutti.
Carlo Cracco ai tempi della pubblicitร per la patatina San Carlo
Insomma, una patatina sulla quale non tramonta mai il sole. Salvo il fatto che da quando il patriarca si รจ ammalato i figli si sono messi a litigare di brutto sullโereditร paterna. Francesco accusa la sorella Susanna, amministratrice della Unichips Finanziaria, la holding che controlla il gruppo, di aver plagiato il padre influenzandone le scelte a suo vantaggio. Secondo lโuomo lโanziano imprenditore sarebbe sequestrato a casa della sorella, che non gli consentirebbe di ricevere le visite degli altri fratelli, e non si conoscerebbero le sue condizioni di salute nรฉ da chi รจ seguito. Tutto questo, secondo gli avvocati di Francesco, Carlo Taormina e Mario Marino, al solo scopo di evitare lโaccertamento medico su Alberto che dimostrerebbe la sua incapacitร di intendere e di volere e di fatto invaliderebbe gli atti da questi firmati, tra i quali operazioni immobiliari come lโacquisto di case a Milano e in Sardegna del quale Alberto avrebbe poi donato la nuda proprietร alla figlia. Nella storia compare anche il terzo fratello, Michele, che รจ disabile e del quale non si conosce la sorte. Lโipotesi di Francesco e dei suoi avvocati รจ che lโuomo sia seguito a livello sanitario da personale obbligato al silenzio per contratto.
La visita medica impossibile?Francesco invoca una visita psichiatrica per il padre, che per opera dei suoi avvocati ha presentato alla procura di Brescia un esposto-denuncia contro lโoperato dei giudici milanesi Rossana Guareschi, competente sul caso, e sul giudice istruttore Giovanni Rollero, che non hanno proceduto a โdisporre una consulenza tecnica medica con il solo scopo di verificare, in modo oggettivo, se Alberto Vitaloni fosse o meno in grado di intendere e volereโ. I due magistrati non sono ancora indagati, ma anche per loro la patatina potrebbe essere indigesta.
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