Dove mangiare (bene) ad Alicante, la capitale spagnola della Gastronomia 2025

La bella città mediterranea è il capoluogo della regione turistica della Costa Blanca che da anni, grazie al suo clima mite, alla posizione invidiabile e alle spiagge cristalline già in pieno centro, attrae visitatori da tutto il mondo. Quest’anno, c’è un motivo in più per andare alla scoperta di Alicante: la città, infatti, ha ottenuto il prestigioso titolo di Capitale Spagnola della Gastronomia. Un viaggio qui è, dunque, l’occasione, tra una visita culturale e l’altra (oltre che un tuffo in mare, sia chiaro), per scoprire i gustosi piatti tradizionali della cucina alicantina.

(foto di Daniel Aragoneses, Pexels)

Alicante Capitale spagnola della Gastronomia: gli eventi

Il titolo Capitale spagnola della Gastronomia 2025 ottenuto da Alicante celebra non solo la ricchezza della tradizione culinaria locale, ma anche l’importanza strategica della gastronomia per il turismo della città. Gli appuntamenti di rilievo da non perdere quest’anno sono tre: la fiera Alicante Gastronómica, la più grande fiera gastronomica esperienziale di Spagna dal 3 al 6 ottobre 2025, il Campionato nazionale della Tortilla di Patate e il Premio internazionale di Alta Pastelería Paco Torreblanca, all’interno della fiera. A questi, si aggiungono le Jornadas de la Tapa, nella seconda metà di settembre, che mettono in risalto la creatività e l’eccellenza dei ristoranti partecipanti e delle loro creazioni culinarie.

(foto di Alberto Gasco, Unsplash)

Sua maestà, il riso

Simbolo indiscusso della cucina alicantina è il riso. Il soprannome di Alicante, infatti, è proprio la ciudad de los 1001 arroces: questo cereale, alla base di numerosi piatti della cucina spagnola (come la famosa paella) è qui declinato in numerose varianti nella preparazione dei menù locali. Tra i più gustosi piatti a base di riso, spicca l’arroz a banda, letteralmente riso a parte, tipico della tradizione dei pescatori i quali preparavano un brodo di piccoli pesci di scarso valore commerciale estratti dalle reti con cui poi annaffiavano il riso, peperoni, zafferano e olio extravergine di oliva. Anche l’arroz del senyoret, con frutti di mare già sgusciati, cernia o calamari a pezzetti, e l’arroz con crosta, cotto al forno che crea una croccante crosta dorata, sono specialità della città e della sua regione da provare.

(foto di Zakhar, Pexels)

Il Mercato Centrale

La qualità degli ingredienti impiegati per realizzare questi saporiti piatti a base di riso, rendono Alicante un punto di riferimento imprescindibile per gli appassionati di cucina mediterranea. Una cucina da scoprire anche nei vivaci mercati locali. A partire dallo storico Mercat Central, un indirizzo da appuntarsi assolutamente in agenda. L’edificio, inaugurato nel 1947, è uno splendido esempio di stile eclettico con ornamenti del modernismo valenciano e si estende su una superficie di 11.000 mq, suddivisi in due piani. Oltre ai banchi, al suo interno ci sono anche sette locali, tra bar e ristoranti, dove assaporare tapas e bere succhi di frutta fresca realizzati con gli ingredienti venduti al mercato per rinfrescarsi durante le giornate più calde.

(foto di Chaitaas, Pexels)

Gli altri mercati cittadini

Oltre al Central, Alicante dispone di altri tre mercati cittadini. Il Mercato di Babel, inaugurato nel 1982, è il secondo per dimensioni, con 52 unità commerciali. Segue poi il Mercato di Carolinas, che dispone di 47 posti, aperto dal 1958 e infine il Mercato di Benelúa, più antico dei precedenti (risale al 1947) con 43 banchi. Sui banchi alimentari di tutti i mercati alicantini sono venduti i migliori prodotti della Costa Blanca, dal pesce alla carne passando per salumi artigianali, frutta e verdura, fino all’immancabile riso. Un’ultima precisazione a proposito del riso: il marchio Alicante Ciudad del Arroz certifica ben 40 ristoranti che offrono le migliori interpretazioni dei piatti tradizionali preparati con il cereale. Da provare per vivere un’esperienza 100% alicantina (a questo link trovate la lista).

(foto di Blackieshoot, Unsplash)

I sapori del Mediterraneo

Sono tanti i piatti da provare in città, oltre a quelli a base di arroz. A partire dalle gambas de Dénia, il cui sapore si apprezza al meglio dopo una breve bollitura che mantiene intatto il gusto, e dalla caldereta de pescado y marisco, una zuppetta con rana pescatrice, orata o spigola cotta in una gustosa salsa di pomodori, erbe aromatiche e vino bianco insieme a crostacei, come gamberi, cozze e vongole. Non dimenticate il gazpacho alicantino de mero, una variante meno famosa di quella andalusa, ma altrettanto gustosa, con calamari, pane senza lievito e soffritto di pomodori e peperoni, i polpi essiccati di Dénia e l’espencat, un crostino condito con peperoni rossi, melanzane e baccalà dissalato e sbriciolato (o in alternativa, acciughe) e olio extra vergine.

(foto di Ilse Orsel, Unsplash)

Gli indirizzi in città

Alicante, oltre ad essere un gioiello architettonico -il Barrio de Santa Cruz è uno dei quartieri più pittoreschi della penisola iberica e il Castillo de Santa Barbara, l’imponente fortezza risalente al periodo arabo che svetta sul Benacantil, offre un affaccio panoramico che non si dimentica facilmente: da un lato l’azzurro intenso del mare, dall’altro il Barri Vell-, è ricca di locali decisamente interessanti dove ordinare piatti a base di riso, tapas e spuntini di vario genere. Terre è un ristorante contemporaneo con vista sull’Esplanada d’Espanya (una sorta di rambla in versione ridotta) con un menù di piatti creativi, tra cui spiccano l’arroz a banda di gamberi rossi e seppioline, e i calamari alla brace. La Taberna del Gourmet, invece, è una taverna tipica che propone classici a base di pesce e carne, tapas e vini spagnoli. Infine, c’è Nou Manolin un’istituzione alicantina. Dal 1971 questo ristorante, tra i migliori di Spagna, prepara i piatti della tradizione con ingredienti acquistati direttamente al mercato centrale di Alicante e da pescatori di fiducia: riso con aragosta, fideuà con il pescato del giorno, riso al nero di seppia. Una gioia per gli occhi e per il palato.