Rilievi, massicci e vallate ricoperti da un manto bianco incontrano faggete fittissime e laghi ghiacciati. Il riposo ciclico della ricca flora e fauna regala, in questo periodo dellโanno, un paesaggio fiabesco, nella lunga attesa che ci porterร alla primavera. ร la Sicilia dei Nebrodi, il territorio dellโisola dal fascino nordico, lontano dalla cartolina estiva e assolata, dove lโinverno si allunga trasformando i piccoli borghi in cittร -presepe e il ritmo lento ci accompagna lentamente al tramonto. Con i suoi 86mila ettari – la piรน grande area naturale protetta della Sicilia โ il Parco dei Nebrodi si estende in tre province (Messina, Catania, Enna) e ventiquattro comuni. Un vero e proprio scrigno verde che confina con lโEtna, dove allโorizzonte si apre la vista del Mare Tirreno e delle isole Eolie. Simbolo della Sicilia bucolica โ ospita circa centocinquanta specie di uccelli rapaci, piante rare come la petagna, il bosco di Mangalaviti, la faggeta piรน a Sud dโEuropa – รจ luogo di miti, storie e leggende. Ma anche di tesori gastronomici, presidi slow-food, di trattorie e ristoranti, il cui racconto รจ celebrato ogni anno dal Festival del giornalismo enogastronomico di Galati Mamertino.
Grufola indisturbato tra faggi e querce il re delle razze autoctone: il suino nero dei Nebrodi. Allevato in stato brado e semibrado, si alimenta prevalentemente di ghiande e di altre piante spontanee della zona. Grazie alla biodiversitร e al microclima del Parco Naturale dei Nebrodi, lโhabitat naturale di questa razza autoctona, le carni si distinguono per qualitร e proprietร salutare perchรฉ ricche di acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6, di vitamine B, sali minerali e di colesterolo โbuonoโ. Tutte le specialitร norcine della Sicilia sono concentrate in questa zona nord-orientale dellโisola: il salame fellata, la salsiccia dei Nebrodi, i salami, i capocolli, le pancette e la mortadella. Paladini di questa razza e allevamento, sotto il sigillo del presidio Slow Food, sono i produttori nebroidei.
A cominciare da Luisa Agostino, che insieme al marito gestisce unโazienda di allevamento, caseificio e la salumeria-macelleria La Paisanella, dove oltre al suo famoso prosciutto crudo, produce il salame, il capocollo, il guanciale, le carni di suino nero dei Nebrodi, la provola dei Nebrodi,ย formaggio simbolo del territorio. A Caronia, in provincia di Messina, lโazienda agrituristica Il Vecchio Carro รจ specializzata nella produzione di porchetta di suino Nero dei Nebrodi, cotta nel forno a legna secondo lโantica ricetta di famiglia. Un progetto integrato nel territorio รจ quello della famiglia Borrello che ha unito lโattivitร di allevamento, produzione, trasformazione e ristorazione in un unico luogo: la Fattoria Borrello . I Nebrodi sono casa di un’altra specialitร norcina siciliana: il salame di SantโAngelo di Brolo, lโunico salume siciliano IGP. Lโantica ricetta nasce dai tagli piรน pregiati del suino lavorati con la caratteristica tecnica norcina del taglio โa punta di coltelloโ, conciate e miscelate a mano con sale marino e pepe nero e stagionate per un periodo che va dai 30 ai 90 giorni.
Tra i produttori nel borgo messinese di SantโAngelo di Brolo, cโรจ il salumificio Pintaudi, il salumificio Starvaggiย e il salumificio Fratelli Fasolo.
Altro orgoglio nebroideo รจ la Provola de Nebrodi Dop, realizzata solo con latte bovino intero crudo e caglio in pasta di agnello o capretto. ll formaggio รจ noto per le sue note e le sue sfumature che cambiano in base alla stagionatura e alla consistenza della pasta: dalle note di latte, burro, erba a quelle di fieno e funghi. Custodi della tradizione e della lavorazione della provola dei Nebrodi sono i produttori Fioriglio, a Mistretta, lโagriturismo La Vedetta dei Nebrodi, la cooperativa Bionatura, tra Randazzo e Bronte, che produce la provola in regime biologico, il caseificio dei Nebrodi.
Fortemente radicata nel territorio, di cui rispetta la tradizione e le materie prime, la cucina dei Nebrodi ne valorizza il patrimonio gastronomico. E lo fa senza nostalgia nรจ paura di guardare al futuro. Protagonisti, sono chef e ristoratori che con fierezza e pragmatismo, lontano dai riflettori mediatici e dai protagonismi, difendono una cucina semplice e mai scontata, capace di raccontare in maniera corale contadini, allevatori, luoghi.
Una nuova generazione di chef che si intreccia spesso con le storie del ritorno nellโisola e con il passaggio generazionale. Come il ritorno di Martina Dodeci nel suo paese natale, insieme al marito Rushan Xhafaj, albanese di Durazzo. I due chef mettono in valigia il prestigioso e comune percorso formativo allโAlma e le esperienze internazionali e stellate come quella al Waterside Inn di Michel Roux e lโArima Hotel a San Sebastiรกn e al Geranium, per citarne alcune. Con questo bagaglio culturale nasce Demennaโ Luogo di ristoro, a San Marco dโAlunzio, borgo di duemila anime nel cuore dei Nebrodi, apertura tra le piรน interessanti nel panorama siciliano. Una cucina con unโidentitร personale, definita da una tecnica contemporanea, che non trascura il territorio ma che si apre a suggestioni fuori dai confini dellโisola.
E di ritorno parla anche la storia di Franco Agliolo, chef patron del Ristorante Ambrosia di SantโAgata Militello, unโosteria contemporanea di terra e di mare, con ingredienti del territorio nebroideo e piatti come i tortelli di zucca, il coniglio in agrodolce su pavรฉ di patate e porri e lโinsalata di rinisca (pecora giovane) cotta sottovuoto. Altro ritorno รจ quello dello chef Gianluca Barbagallo, al timone del Relais Villa Miraglia di Cesarรฒ, ย nel cuore del bosco Miraglia, a 1500 metri di altezza. Anche qui, il racconto รจ quello del territorio e i suoi ingredienti.
Pronta ad accogliere il testimone รจ Gaia Campisi dellโAntica Filanda, il ristorante di Capri Leone che รจ stato pioniere della svolta moderna della cucina dei Nebrodi. La giovane chef, circondata dalla brigata delle donne di famiglia dellโAntica Filanda, si diverte a sperimentare creando nuovi piatti ma senza mai dimenticare le sue radici. Gusto, memoria, sostenibilitร e territorio, sono i valori che ispirano la cucina della chef Rosalia Pruiti de La Carrubba, trattoria storica del territorio nebroideo, aperta nel 1980 a SantโAgata di Militello da Calogero Morgano. Ogni piatto nasce dalla selezione dei produttori e dalla ricerca di qualitร e di ricette che si identificano con la storia dei Nebrodi.
Lโunico degli otto fratelli Drago rimasto in Sicilia, Giuseppe Drago continua la tradizione di famiglia nel suo ristorante Degusto, a Galati Mamertino. Fratello del celebre chef e ristoratore a Los Angeles, Celestino Drago, con Degusto, lo chef Drago raccontaย un viaggio nella cucina semplice ma autentica dei Nebrodi . Tra le sue ricette: le tagliatelle con porcini su fonduta di provola affumicata , il cosciotto con porcini e patate di Floresta alle erbe aromatiche.
Non di solo suino nero vive i Nebrodi. Questa รจ la terra del fagiolo di Carazzo, della patata di montagna dei Nebrodi, e della โnuciddaโ, la nocciola tipica di questโarea e ingrediente principale della pasta reale di Tortorici, il famoso dolce conventuale del 1700. A custodirne la ricetta sono due pasticcere di Tortorici: Isabella Catalano Ciancio de โLa Bottega Reale Ciancioโ e Lidia Calร Scarcione di “Dolce incontro”. Alla nocciola si ispirano anche i croccanti con nocciole del Forno Monastra, il biscottificio che nasce nel 1958 nel piccolo centro di CastellโUmberto. Si scrive Nebrodi e si legge microclima e biodiversitร , grazie alla quale รจ possibile, in questi boschi, praticare unโapicoltura che gode della straordinaria varietร . Ne sa qualcosa Giacomo Emanuele dellโazienda Emanumiele, che oltre il miele di ape nera sicula, produce anche la birra al miele. E di birrifici artigianali รจ pieno il Parco dei Nebrodi: Epica a Sinagra, Kottabos a Capri Leone, Li Patarnosci ad Acquedolci. Anche la frutta tropicale ha trovato casa sui Nebrodi. Siamo a SantโAgata di Militello, in una striscia di terra ai piedi dei Monti Nebrodi e di fronte alle Isole Eolie. ร qui che lโAzienda agricola Bianco coltiva mango, papaya, avocado e passion fruitย grazie alle condizioni climatiche ideali di questo angolo di Sicilia.
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