Il vermouth vuoโ faโ lโamericano. Quello di Torino, almeno. Il Consorzio che rappresenta il piรน famoso vino aromatizzato italiano ha ottenuto il marchio di certificazione dellโUnited States Patent and Trademark Office e sarร quindi tutelato in uno dei mercati mondiali che hanno consacrato la rinascita di questo prodotto che negli ultimi anni si รจ soffiato di dosso la polvere accumulata in decenni di trascuratezza. In questo modo il marchio potrร essere tutelato (e con esso i suoi consumatori) dalle possibili imitazioni e contraffazioni.
โIl marchio di certificazione statunitense non รจ sempre cosรฌ facile o scontato da ottenere”, dice con orgoglio il presidente del Consorzio Roberto Bava. “Ci sono voluti tre anni di lavoro durante i quali il consorzio ha operato in stretta collaborazione con le storiche Case produttrici del Vermouth di Torino, che hanno messo a disposizione i loro archivi allo scopo di raccogliere i documenti necessari per la preparazione del dossier. Queste autentiche testimonianze hanno permesso di dimostrare che il Vermouth di Torino รจ stato venduto negli Stati Uniti dai soci del consorzio in modo continuativo a partire dal 1866 fino a oggi e di ottenerne i diritti di antecedenzaโ.
Un successo particolarmente significativo perchรฉ il Consorzio del Vermouth di Torino, malgrado la storicitร del prodotto, รจ nato appena nel 2019 (qui un po’ di storia) e attualmente il consorzio raccoglie 35 aziende, alcune delle quali storiche come Carpano (a cui si deve lโinvenzione del Vermouth nellโanno di grazia 1796), Campari, Cocchi, Gancia, Martini&Rossi, Bosca e Tosti1820. Appena piรน antico il disciplinare del prodotto, che รจ stato approvato dal ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali il 22 marzo 2017.
La ricetta prevede di macerare in grandi vasche un misto di erbe, spezie, scorze e fiori tra le quali prima di tutto lโassenzio che dร il nome al prodotto (la parola tedesca รจ infatti Wermut) e deve essere esclusivamente piemontese e poi genziana, sambuco, vaniglia, arancio amaro, cannella, noce moscata, coriandolo, ginepro, angelica, maggiorana, menta, zafferano, china. Poi si aggiunge vino Moscato (ma รจ consentito anche lโuso di altre tipologie purchรฉ italiane), quindi alcol e zucchero. Il vino deve essere almeno il 75 per cento, la gradazione alcolica puรฒ andare dai 14,5 ai 22 gradi e le tipologie, in funzione del grado zuccherino, sono dolce, semidolce, semisecco, secco ed extrasecco.
Quello di Torino รจ il primo e unico Vermouth al mondo a poter vantare questa protezione negli Stati Uniti. Un riconoscimento che si assomma alla protezione dellโIGP e del nome del Vermouth di Torino in tutti i Paesi dellโUnione Europea e in molti di atre regioni geografiche. โIl consorzio del Vermouth di Torino – dice il direttore Pierstefano Berta – รจ costantemente attivo per salvaguardare i consumatori dalle pratiche di etichettatura ingannevoli. Lavorando costantemente con le istituzioni italiane e con gli uffici marchi di altri Paesi per ottenere la massima protezione del Vermouth di Torino, รจ diventato chiaro che avevamo bisogno di unโampia protezione negli Stati Uniti, che rappresentano un mercato molto rilevante per i soci del consorzioโ.
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