ยซTocca trovare un accordo al piรน presto per scongiurare uno scenario nefasto per tuttiยป, dice Giuseppe Bruno, proprietario del ristorante Sistina a New York, premiato quest’anno con le Tre Forchette dal Gambero Rosso, forte di un’incredibile cantina di vino con oltre 50mila etichette. ยซLa ristorazione italiana รจ tra le piรน apprezzate negli Stati Unitiยป cosรฌ come ย il vino, ma all’indomani dell’annuncio dei dazi imposti da Trump il futuro appare incerto. ยซTemo che la qualitร , per via degli aumenti di prezzi, si abbasserร e si ordinerร meno vino italianoยป dice Bruno.
Cosa pensa dei dazi imposti da Donald Trump?
Mi ricorda un poโ quando andavo a scuola e tra compagni ci si spingeva lโun lโaltro per farsi dispetto. Molto spesso, alla fine, non succedeva niente e ognuno andava per la sua strada, mentre qualche volta finiva in una rissa.
Ci sono state conseguenze per lei?
Se penso al vino italiano, per un poโ non avrรฒ problemi, grazie al fatto di aver avuto una grande profonditร di cantina (piรน di 60 mila bottiglie, ndr). Penso che per uno o due anni posso stare tranquillo. Dal punto di vista di altri prodotti che uso nel ristorante, come il Parmigiano Vacche Rosse 40 mesi, la questione รจ piรน complicata.
Cioรจ?
Ora mi costa 30 dollari il pound (0,45 kg), se dovesse aumentare troppo di prezzo non potrรฒ usarlo e dovrรฒ trovare delle alternative.
Un sentire comune anche ad altri ristoratori?
Molti sono preoccupati. Anche perchรฉ stiamo assistendo a numerose chiusure. Con i dazi si andrร verso un taglio della qualitร , gli ingredienti ย dei menu dovranno cambiare per poter far andare avanti i ristoranti.
State pensando a qualche soluzione?
Dovremmo metterci insieme tra noi ristoratori e parlare con il governo, sottolineando che siamo una categoria molto apprezzata negli Stati Uniti e che questi dazi danneggeranno una parte importante del panorama della ristorazione statunitense. Insieme potremmo fare davvero qualcosa.
E invece per quanto riguarda il vino?
Ci sarร un calo del consumo del vino italiano, proprio per il fatto che il consumatore statunitense si vede sul conto un aumento di prezzo considerevole. A questo si aggiunge un generale disinteresse da parte delle nuove generazioni.
Cosa dovrebbero fare le cantine italiane in questo periodo?
Per quanto possa essere un momento difficile, i produttori dovrebbero presidiare il mercato, magari venire a vistare i ristoranti qui a New York. Dovremmo farci forza l’un l’altro e mantenere dei rapporti umani oltre che commerciali, perchรฉ in questo periodo storico complicato ci siamo insieme.
Quale saranno i vini che potranno โsopravvivereโ nel mercato statunitense?
I vini piรน “economici”. Penso a Chianti, Rosso di Montalcino, vini del sud a base di Greco, Falanghinaโฆadesso รจ esplosa la moda del Verdicchio. Insomma, si salveranno i vini buoni, ma economici, mentre sarร dura per altre denominazioni.
Quali?
Quelle piรน note e costose come Barolo, Brunello di Montalcino, come รจ successo per i grandi vini francesi che hanno perso mercato. Si continuerร a bere vino, ma meno di provenienza italiana e piรน di produzione locale.
Un successo nella strategia di Trump per spingere a consumare vini statunitensi…
In un certo senso sรฌ. Parlando con alcuni distributori mi hanno detto che si stanno rivolgendo al vino californiano. Non รจ perรฒ solo una questione che riguarda il vino, ma anche di prodotti italiani prodotti qui.
In che senso?
Alcuni prodotti ormai vengono prodotti su suolo americano: ci sono degli artigiani calabresi che producono la ‘nduja direttamente qui negli Stati Uniti, come altri della Toscana che hanno iniziato a fare la porchetta nel New Jersey. Penso che vedremo molte altre realtร di questo genere nascere per via dei dazi.
E per quanto riguarda i prodotti italiani importati?
Mozzarella o burrata sono molto apprezzate dal palato statunitense. Ora costa una mozzarella costa 12 dollari per 100 grammi che diventano 35 dollari ordinati in un ristorante. Se dovesse aumentare troppo il prezzo si opterร per un fior di latte americano, cosรฌ come un prosciutto locale piuttosto che italiano, andando a sacrificare la qualitร .
Cosa prevede che succederร nel prossimo futuro?
Per la ristorazione italiana forse vedremo un calo nei primi 4 o 5 mesi. Ma se riusciamo a unirci, a parlare con il governo e a resistere, usciremo compatti fuori da questa tempesta.
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