L’ex cascina dove puoi mangiare cucina africana e italiana nella stessa sera

Siamo al C.I.Q. – Centro Internazionale di Quartiere – poco distante dalla metropolitana Porto di Mare, al confine del complicato Corvetto. Da qui si inizia a intravedere il verde dei parchi che circondano l’Abbazia di Chiaravalle, dove le cascine offrono ancora oggi una finestra su una storia milanese fatta di campi e agricoltura. È proprio in una ex cascina che sorge il C.I.Q., la Cascina Casottello in via Fabio Massimo 19, protagonista di un progetto di riqualificazione e rivalutazione fortemente voluto da Modou Gueye, senegalese d’origine e milanese d’adozione, mediatore culturale e Presidente dell’associazione Sunugal. Senza contare che Modou è anche attore e cantante e non sarà difficile assistere ad una sua esibizione sul palco del Centro.
Sunugal promuove da oltre 20 anni lo scambio culturale fra Italia e Senegal e, insieme alla cooperativa Fate Artigiane, ha vinto nel 2016 il bando per la ristrutturazione della cascina, tassello importante in una riqualificazione che non passa per i processi di gentrificazione, ma per il desiderio di incontro e condivisione.

Assaggi dal mondo

Bar Ciq Milano

Il dialogo fra culture avviene in tutti gli ambiti, in primis quello del cibo, che «diventa uno strumento di conoscenza e scambio, creando occasione di aggregazione e incontro attorno a cucine del mondo e regionali» – racconta Modou Gueye.
Le tradizioni gastronomiche si mescolano innanzitutto nel bar e nel ristorante, aperti dal giovedì alla domenica dalle ore 18:00, poi grazie ai corsi di cucina internazionale e alle tante attività che animano il C.I.Q. quotidianamente.
Il menù può cambiare a seconda del tema del giorno e viaggia tra classici regionali italiani e piatti internazionali, specialmente delle cucine di Senegal, Eritrea ed Etiopia. Uno specchio della varietà culturale del personale di cucina e dell’intera squadra. Insieme a polpette, arrosticini e pizza sulla stessa lavagnetta sono elencati cous cous con carne e verdure, empanadas e falafel. Tutto a prezzi contenuti.
Un altro luogo di aggregazione legato al buon cibo è rappresentato dal Giardino delle Meraviglie, un’area a lungo in stato di abbandono e oggi rinata attraverso il riciclo dei materiali e il recupero delle piante spontanee. Durante la bella stagione il Giardino ospita aperitivi ed eventi, con l’obiettivo di diventare un orto dove coltivare prodotti locali e provenienti da altri Paesi.

Un luogo per tutti

Ciq Milano Giardino delle Meraviglie

Quando le temperature lo permettono il cuore pulsante della cascina è il cortile, che si collega a una moltitudine di spazi al chiuso e all’aperto. Oltre alle sale dedicate alla ristorazione e alla musica, c’è anche una ludoteca / biblioteca dove le famiglie del quartiere possono usufruire di giochi o consultare libri e riviste adatte a ogni età. Con gli spazi si moltiplicano anche le attività: cene a tema, mostre, proiezioni di film, spettacoli teatrali, concerti, talk e servizi di consulenza.

Come conferma Modou Gueye «inclusione, integrazione e condivisione sono alla base dell’operato culturale e sociale del Centro, determinando la sua vocazione di far interagire dimensioni, mondi e culture attraverso lo scambio e il dialogo interculturale e intergenerazionale».
Ecco perché al C.I.Q. convivono i corsi di percussioni sabar e quelli dedicati agli stili di tarantella del Sud Italia, le giornate per la sostenibilità ambientale e gli incontri di yoga, le serate di musica rock e i corsi di italiano per stranieri, le cene di cucina senegalese e quelle di cucina pugliese. Il bello è che chiunque può mettere a disposizione le proprie competenze o proporre nuovi modi per raccontare la propria cultura, esaudendo la premessa alle fondamenta di questo progetto: creare un luogo dove ognuno può trovare il suo spazio.