ยซNoi cuochi dovremmo sederci un po’ piรน spesso a tavolaยป, mi ha detto una volta Pino Cuttaia. Intendeva che tra un piatto pensato, provato e assaggiato in cucina e l’esperienza del cliente ci passa un mondo. Un mondo che tutti noi clienti attraversiamo spesso, io personalmente anche piรน spesso di quanto vorrei. Stare a tavola non รจ sempre piacevole, non รจ sempre una gioia, non รจ sempre uguale. Dipende da mille variabili di cui il cibo non รจ che una parte. Basta una sala rumorosa per trasformare una cena in uno strazio, basta un’aria condizionata mal regolata per rendere la permanenza un supplizio. E cosรฌ le sedie scomode, un servizio trascurato o troppo presente, un ritmo lento. Ricordo una volta, da Diverxo (nella foto una delle installazioni a parete nel ristorante madrileno), di aver pensato che non stavo pagando il conto, ma il mio riscatto.
Diverxo. Foto Lorena Lombardi
Dopo piรน di 5 ore, mi sentivo ostaggio dello chef. Bravo per caritร , ma oggi l’unica sensazione che mi รจ rimasta di quella sera รจ quella di una tortura, alleviata solo dall’ottima compagnia. Entrata alle 8, ne sono uscita dopo l’una. Stremata. Non mi interessava piรน niente delle angulas (buonissime, lo ricordo perchรฉ arrivate nella prima ora di cena), del piccione in due servizi, della piccola pasticceria. Non mi interessava di quella sala psichedelica piena di maiali volanti e altri oggetti strambi. Volevo andare a dormire. Immagino che Dabiz Muรฑoz (chef super blasonato, tre stelle e innumerevoli premi all’attivo), non si sia seduto a tavola abbastanza per capire che troppo certe volte รจ nemico di bene. E non tanto per gli oltre 30 bocconi, ma per il tempo necessario a portare a termine la pratica. Per mio conto, pur avendone avuto in seguito l’occasione, ho sempre declinato l’invito e non mi sono ancora decisa a tornare nell’insegna ammiraglia di Muรฑoz. Lo farรฒ, prima o poi, ma forse a pranzo e in una giornata di pioggia. So che l’ex enfant prodige madrileno ha stuoli di fan pronti a raccontare meraviglie della sua cucina. Per me non รจ stato cosรฌ. Tornando a esperienze piรน quotidiane capita di mangiare piatti che presi singolarmente sono meravigliosi, mentre in sequenza si annullano a vicenda, stancano il palato e prosciugano le energie, diventando tasselli di un supplizio. Ancora una volta immagino che il cuoco di turno non si sia seduto a tavola abbastanza. E auspico sempre piรน cuochi-clienti del proprio ristorante cosรฌ da volgere quelle variabili a proprio vantaggio (e a quello degli ospiti).
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