Alla fine di giugno il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto flussi per il triennio 2026-2028, autorizzando circa 500mila ingressi regolari di lavoratori non comunitari. Il provvedimento, presentato dal governo come risposta strutturale alla carenza di manodopera, coinvolge i ministeri dellโInterno, del Lavoro, dellโAgricoltura, degli Esteri e del Turismo, ed รจ pensato per rafforzare i canali legali dโingresso, contrastare il lavoro irregolare e rispondere alle richieste del sistema produttivo. Il ministro dellโAgricoltura Francesco Lollobrigida lo ha definito โun passo avantiโ per garantire: ยซร una risposta chiara e pragmatica a chi per decenni non รจ stato in grado di fare lo stesso e tenta ancora oggi di ostacolare in ogni modo un modello che garantisca lโimmigrazione regolare e finisce quindi per agevolare un modello utile solo alla criminalitร che produceva danni alla nostra societร e agli stessi immigrati irregolari. Abbiamo permesso a lavoratori stranieri di venire in Italia piรน di ogni passato governo ed รจ stato possibile proprio perchรฉ piรน di ogni altro governo abbiamo fermato immigrati irregolariยป. Ma nei campi, ogni stagione continua a scontrarsi con lo stesso problema: i lavoratori arrivano quando รจ giร troppo tardi.
Il nuovo decreto prevede una distribuzione delle quote su base annuale e regionale, con una parte consistente destinata al lavoro stagionale, in particolare nei settori agricolo e turistico. Si parla di numeri mai raggiunti prima, e di una volontร politica di superare gradualmente il sistema del click day, giudicato da molti inefficace. Le principali associazioni agricole, da Coldiretti a Confagricoltura, esprimono soddisfazione per la programmazione triennale, ma restano critiche sul fronte operativo. ยซA oggi, pochi lavoratori sono entrati in Italia dopo il click day di febbraio, mentre le operazioni di raccolta sono giร iniziate da mesiยป, si legge in una nota di Confagricoltura. Coldiretti chiede la possibilitร di presentare le richieste in qualsiasi momento dellโanno, con il supporto delle associazioni di categoria, per rispondere davvero alle esigenze stagionali. Perchรฉ il punto, dicono tutti, non รจ quanti lavoratori arrivano, ma quando.
Sul fronte sindacale, il giudizio รจ piรน severo. ยซIl nuovo decreto Flussi, purtroppo, non risolve i numerosi problemi che vivono sulla propria pelle i lavoratori immigrati dellโagroalimentare, come da anni continuiamo a denunciare. Sono ancora troppi i casi di truffe da parte di aziende agricole fittizie a danni di lavoratori stranieri che pagano per ottenere il nulla osta e poi si trovano senza lavoro nรฉ documenti. Cosรฌ come sono troppi i lavoratori che iniziano lโiter e poi non arrivano ad ottenere i documenti, a causa di burocrazia e lungagginiยป ha dichiarato Giovanni Mininni, segretario generale della Flai-Cgil. Il segretario della Fai-Cisl, Onofrio Rota, sottolinea che ยซil metodo del decreto flussi continua a non rispondere adeguatamente al fabbisogno di manodoperaยป e chiede lโintroduzione di un permesso per attesa occupazione per far emergere i lavoratori irregolari giร presenti. Rota invita inoltre a riaprire il tavolo interministeriale anti caporalato e a dare piena applicazione ai criteri sociali della nuova Pac, per premiare le imprese virtuose. Anche la Uila-Uil insiste su un cambio di prospettiva: piรน controlli, migliori condizioni abitative e trasporti adeguati per chi lavora nei campi. Perchรฉ, al di lร delle cifre, il vero banco di prova resta la dignitร del lavoro.
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