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Perché gli svedesi sono ossessionati dal lievito madre

In Svezia il lievito madre è una cosa seria e per non lasciarlo morire durante le vacanze, esistono veri e propri hotel che lo nutrono, coccolano e lo mantengono in vita

  • 30 Luglio, 2025

Per chi è affezionato al proprio starter e non vuole rischiare di perderlo durante le vacanze, esiste un servizio professionale che lo mantiene in perfetta salute fino al rientro del proprietario. L’idea è nata nel 2011 a Stoccolma, presso l’Urban Deli, ma ha preso piede in modo ancora più singolare all’aeroporto di Arlanda, dove la pasticceria RC Chocolat ha lanciato il proprio hotel per lieviti madre attivo 24 ore su 24. Qui è possibile depositare il proprio impasto.

Il lievito madre

L’ossessione degli svedesi per il lievito madre affonda le radici in una cultura gastronomica che ama i sapori complessi e fermentati: alimenti come lo yogurt, il latte acido e il quark sono molto presenti nella dieta scandinava. Il pane a lievitazione naturale, con il suo gusto più articolato, rispecchia perfettamente questa sensibilità. Così, quello che per molti è solo un impasto, per gli svedesi è quasi un membro della famiglia.

E se si va in vacanza, non si lascia certo un familiare da solo in frigo, gli si prenota una stanza in hotel. Inoltre, un lievito madre ben curato può vivere per decenni, se non secoli, diventando una sorta di eredità gastronomica di famiglia.

Durante il soggiorno in hotel

Foto credit: Pinterest, @forkonthemove

Il funzionamento dell’hotel è molto semplice: è possibile consegnare il proprio lievito in qualsiasi momento del giorno e della notte, grazie alla presenza di personale 24 ore su 24. Durante il soggiorno, il lievito viene nutrito regolarmente con farina biologica e acqua, secondo le preferenze del proprietario, e massaggiato con cura per garantirne la vitalità.
Viene anche mantenuto a temperatura controllata e viene smaltito l’eccesso prodotto, così da conservarne la dimensione originale. Il tutto a un costo compreso tra 100 e 300 corone svedesi (circa 12-36 dollari).

Com’è nato

La proprietaria Charlotta Soor, in un’intervista alla rivista Vice, racconta che tutto è cominciato da una battuta di un cliente abituale che le ha proposto di aprire un servizio dedicato a chi non voleva abbandonare il proprio lievito durante le vacanze, ma l’idea ha subito attirato grande curiosità e attenzione.

«La scelta di aprire l’hotel proprio in aeroporto non è casuale. Gli svedesi amano viaggiare e amano il loro lievito madre, ma non puoi semplicemente lasciarlo a casa e sperare che sopravviva. Se nessuno se ne prende cura, muore. Serve attenzione costante, e noi offriamo proprio questo: la possibilità di mantenere il tuo lievito vivo mentre sei in vacanza».

La risposta del pubblico è stata entusiasta, al punto che il servizio è diventato una vera attrazione, tanto da ricevere anche richieste bizzarre. Charlotta racconta con ironia di aver ricevuto una mail da una donna che, oltre al suo lievito, voleva registrare anche il marito “molliccio”, chiedendo se fosse possibile farlo tornare in forma durante il soggiorno.

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