Cinquanta tra i piรน grandi nomi della cucina francese lanciano un grido dโallarme: la gastronomia nazionale รจ in pericolo. Chef del calibro di Alain Ducasse, Hรฉlรจne Darroze, Yannick Allรฉno, Chloรฉ Charles, Mauro Colagreco, Sarah Mainguy e Thierry Marx si sono uniti in un appello pubblico pubblicato su Les รchos, chiedendo alle istituzioni francesi di riconoscere la gastronomia come unโโeccezione culturaleโ, al pari della musica o del cinema. ยซLa nostra gastronomia, risorsa chiave del nostro soft power, pilastro della nostra cultura ed emblema dei nostri territori, รจ in pericoloยป, scrivono gli chef, preoccupati per le crescenti difficoltร che affliggono il settore. Tra costi in aumento, calo dei sostegni statali e pressione competitiva dellโindustria alimentare, il futuro di molti ristoranti indipendenti sembra sempre piรน incerto.
I firmatari chiedono politiche pubbliche adeguate per tutelare la cucina d’autore, sostenere la ristorazione artigianale e incoraggiare i giovani talenti. Tra le misure proposte: un trattamento fiscale piรน favorevole per le mance, un maggiore supporto per la cucina “fatta in casa”, e lโintroduzione di unโeducazione alimentare solida fin dalle scuole. ยซOggi siamo preoccupati. Preoccupati – scrivono – per il futuro del nostro approvvigionamento alimentare, duramente colpito dalla crisi climatica e dalla perdita di biodiversitร . Preoccupati per il preoccupante aumento dei casi di cancro. Preoccupati per la qualitร dei prodotti che serviamo, che sembra solo peggiorare, poichรฉ contengono sempre piรน residui di pesticidi. Persino l’acqua che portiamo in tavola, sia minerale che del rubinetto, รจ influenzata da questo problema. Facciamo questo lavoro per nutrire, non per avvelenareยป. Gli chef si dichiarano contro laย legge Duplomb, che autorizza l’uso di un pesticida prima messo al bando.
Lo chef Christopher Coutanceau, stella Michelin e tra i firmatari dellโappello, ha denunciato la progressiva industrializzazione del settore: ยซOggi รจ l’industria a prendere il sopravvento sull’artigianatoยป. Da tempo sostiene che lโapertura di un ristorante dovrebbe richiedere un diploma di cucina o di servizio, per garantire standard minimi di qualitร e professionalitร . Anche Fanny Rey, chef due stelle Michelin, ha affidato allโAFP il suo timore per la sorte della cucina francese: ยซLa gastronomia francese รจ una promessa di connessione, bellezza e lavoro ben fatto. Oggi vacilla. Se non la proteggiamo, tacerร nel silenzio della chiusura dei tavoliยป.
Laurent Guez, editorialista gastronomico e fondatore del think tank Le Passe, promotore dellโiniziativa, ha sottolineato lโimportanza storica di questo fronte comune: ยซร una pietra miliare che la comunitร dei grandi chef sia unanime nel difendere la professione in questo modoยป. Riconosciuta nel 2010 come patrimonio culturale immateriale dellโumanitร dallโUnesco, la cucina francese rappresenta molto piรน di un semplice piacere del palato: รจ un simbolo identitario, sociale e culturale. Unโereditร che oggi rischia di essere compromessa, se non protetta con decisione.
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