Dall'estero

Sporcarsi le mani (e la faccia) mangiando aragoste al Lobster Festival

Ogni primo weekend di agosto a Rockland nel Maine, si radunano a migliaia per celebrare una delle risorse più iconiche della costa nordorientale degli Stati Uniti

  • 30 Luglio, 2025

Un evento gratuito dove ogni giorno vengono consumate più di 36 tonnellate di astici atlantici preparati in varie ricette. Si viene per mangiare aragosta appena cotta con vista oceano, senza pagare nemmeno il biglietto d’ingresso: succede ogni anno al Maine Lobster Festival. Qui si trasforma un prodotto considerato esclusivo in un momento di condivisione aperto a tutti. Non è un’operazione di marketing né una calamita per turismo gastronomico di lusso. È una festa popolare, gestita da oltre 1.300 volontari, che da quasi ottant’anni sostengono la comunità locale cucinando astice per migliaia di persone.

La “sagra” dell’aragosta atlantica

Nato nel 1947 come festa di comunità per sostenere la pesca locale, il Maine Lobster Festival è oggi uno degli eventi gastronomici più riconoscibili del Nord America. Ma lo spirito è rimasto lo stesso: si svolge a Rockland, lungo la Midcoast del Maine, ed è gestito interamente da volontari, molti dei quali del posto ma che arrivano anche da fuori. L’ingresso al pubblico è gratuito e la regola è una sola: arrivare affamati. Nei cinque giorni di festival (quest’anno dal 30 luglio al 3 agosto), si consumano oltre 36 tonnellate di aragosta preparata in ogni forma. Muniti di bavaglino, si mangia dal classico lobster roll, panino con aragosta e maionese, alla bisque cremosa, passando per la versione marinara nel mac ‘n’ cheese, fino all’aragosta intera cotta al vapore (costo al Kg 32 dollari), e servita con burro chiarificato, mais e patate, il tutto da mangiare rigorosamente con le mani.

Accanto alla parte gastronomica, ci sono concorsi (inclusa la gara di cottura dell’aragosta per gli appassionati), musica dal vivo, bancarelle artigianali, attività per bambini e momenti dedicati alla promozione della pesca sostenibile. Come dessert, regna la torta blueberry cobbler, preparata con mirtilli locali, un altro simbolo della zona, e servita calda, spesso à la mode, con gelato alla vaniglia.

Dietro i chioschi, la vera forza del festival: i volontari, più di 1.300 ogni anno. L’intero ricavato delle vendite va in beneficenza a favore delle comunità del Midcoast, con oltre 500 mila dollari donati negli anni. Vengono finanziati programmi scolastici, borse di studio, associazioni locali, squadre sportive e servizi di emergenza. Andare al Maine Lobster Festival è un’occasione per vedere da vicino una comunità che lavora insieme, ogni anno, per sostenere ciò che ha: il mare, il prodotto locale e l’orgoglio di farne qualcosa di buono. Si fa la fila, si mangia astice con le mani, repeat.

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