Questo dolce si presenta come una densa confettura bianca, dal profumo balsamico e dalla consistenza vischiosa, preparata con zucchero, sciroppo di glucosio, acqua e una piccola quantità di mastiha. È uno dei simboli dell’isola di Chios, dove il mastice è coltivato e raccolto da secoli.
L’isola di Chios, al largo delle coste orientali della Grecia, è l’unico luogo al mondo dove cresce la pianta del lentisco (Pistacia lentiscus) in grado di produrre il pregiato mastice chiamato mastika o mastiha. Durante i mesi estivi, gli agricoltori incidono con precisione la corteccia di questo arbusto sempreverde, permettendo alla resina di colare lentamente e solidificarsi a contatto con l’aria.
Per mantenere la purezza della sostanza, il terreno intorno all’albero viene preparato con uno strato di polvere bianca che facilita la raccolta delle gocce, una volta indurite. Dopo alcune settimane, le lacrime di resina vengono raccolte a mano e sottoposte a un attento processo di pulizia. La sua produzione è inclusa nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO ed è sotto alla Denominazione di Origine Protetta (DOP).
Il rituale del Mastiha Sweet è particolare: il dolce viene servito su un cucchiaio e immerso in un bicchiere d’acqua fredda. Da qui il soprannome “submarine”, poiché il dolce affonda nel bicchiere, viene poi gustato leccando il cucchiaio come un lecca-lecca e alla fine si può bere l’acqua. Il sapore del Mastiha Sweet è unico e difficilmente paragonabile ad altri dolci. Si caratterizza per note fresche e resinose che ricordano il pino, l’eucalipto o il cedro.
La Mastiha Sweet si mangia ovunque, anche in spiaggia, ed è proprio lì che spesso viene gustato in Grecia durante le calde giornate estive. Essendo un dolce rinfrescante e resistente al caldo (non si scioglie facilmente come un gelato), è perfetto da servire in riva al mare.
Foto credit, TikTok Greek Mezes
Tradizionalmente, viene offerto in casa come gesto di benvenuto agli ospiti, ma oggi è facile trovarlo anche nei caffè, nelle taverne, nei ristoranti di isole come Chios, Mykonos o Santorini, e persino nei bar sulla spiaggia (beach bars), dove può essere accompagnato da un bicchiere di acqua freddissima o talvolta anche da liquori locali alla mastiha.
Alcuni hotel e boutique resort greci lo propongono al check-in o nei minibar come simbolo dell’accoglienza locale. Nei paesini dell’entroterra o nei villaggi turistici, è ancora comune che venga servito a fine pasto.
Foto copertina credit Thea Artemis
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