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Latte di soia del supermercato: la classifica dei migliori

Dopo aver acquistato nei supermercati una ventina di confezioni di “latte” vegetale alla soia, cui è seguita un’accurata analisi alla cieca, abbiamo individuato le migliori sei

  • 04 Settembre, 2025

Di avena, mandorla, cocco, nocciola, noci e adesso pure pistacchio. Sarà la moda, sarà la tendenza salutista, ma sono sempre di più le persone che preferiscono trovare un’alternativa al latte vaccino. C’è chi vi rinuncia poi anche perché intollerante al lattosio. Di conseguenza, il mercato si va adattando alla domanda vegetale in crescita fornendo ai consumatori un assortimento di bevande indiscutibilmente vasto. E possibilmente, che ricordi a livello organolettico quello di origine animale, con la tipica corposità che ne contraddistingue il sorso. Per questo motivo, dopo un’attenta analisi sui prodotti in commercio nella grande distribuzione, abbiamo pensato di stilare una classifica delle migliori produzioni di “latte” di soia, tra le tipologie al momento più richieste e vendute.

Dal blind test effettuato con la partecipazione di esperti degustatori, gli esemplari entrati in graduatoria — partendo da una campionatura di 20 prodotti — si sono rivelati tutti abbastanza equilibrati, privi di marcate aromatizzazioni di impronta vegetale o di derive astringenti, talvolta pure con quel pizzico di sapidità che non guasta (semmai valorizza il profilo gustativo della bevanda); nella maggior parte dei casi, coincidenti con un’estrazione del legume quanto meno del 6%.

I migliori latte di soia del supermercato

Foto di Francesco Vignali

6) Soia Original, Alpro

Discreto il prodotto a lunga conservazione dell’azienda del gruppo Danone Nutricia, che sin dagli anni Ottanta si era affacciato al mondo vegetale, prima che — come dichiara sul proprio sito — «diventasse una moda». Alla vista mostra un corpo giallognolo, con delle sfumature verdine e una densità media. L’olfatto appare un po’ perfettino, tra note di caramello, vaniglia e latte condensato.

Non passa inosservata la marcata aromatizzazione alla vaniglia che investe tutti i livelli dell’analisi sensoriale, a suggerire il profumo di lievito vanigliato per dolci. Una persistenza che attraversa pure il palato, a discapito del sapore di soia che perde la centralità che ci si aspetta. Se non fosse per la punta di astringenza che manifesta in un secondo momento, l’assaggio risulta sostanzialmente cremoso e rotondo. Di “spalla” grossa, si fa apprezzare per una buona struttura (può aver inciso la presenza della gomma di gellano nella ricetta). Mentre il finale di bocca resta un filo troppo patinoso. Peccato per questa mancanza di leggiadria, visto che questo latte di soia rainforest free è «a basso contenuto di grassi saturi e zuccheri». Un’opzione per tenere a bada il colesterolo.

Milano — via Carlo Farini, 41 — 800135999alpro.com 1 L prezzo 2,99 €

Foto di Francesco Vignali

5) OraSì, Soia 100% Italiana

Questa bevanda plant based è ricavata da semi decorticati di soia 100% italiana, coltivata e lavorata nell’arco di 38 km con il sistema di Precision Farming in Emilia-Romagna dalla stessa azienda di vendita, facente capo alla società Unigrà. Latte di uno spettro cromatico che va dal beige chiaro al grigio, e che a vedersi controluce svela una lieve trasparenza. Al naso evidenzia un che di vegetale, per poi richiamare i ceci o, più vagamente, l’aroma di mandorla.

Percezioni che si ritrovano alla bocca, insieme a sentori di lattuga e vaniglia, con una dolcezza peculiare, meno stucchevole rispetto a quella di altri campioni e in parte riconducibile all’impiego dello zucchero di canna. Un quadro gusto-olfattivo coerente con il tipo di prodotto esaminato — “tracce” di soia riecheggiano — e un filino più aggraziato della media in commercio, nonostante i cenni di amaro di fondo che alla fine lasciano spazio a una sensazione astringente. Per quanto riguarda la struttura, offre un sorso non particolarmente corposo, né concentrato. Ciò che gli anglosassoni descriverebbero come tendente al «watery» (ovvero acquoso), dettaglio che non si riesce a cogliere visivamente.

Conselice (RA) — via Gardizza, 9/b — 0545989511 — orasivegetale.com — 1 L prezzo 2,65 €

Foto di Francesco Vignali

4) Soia Light*, Valsoia

Senza eccessi nella composizione, rispecchia in modo abbastanza fedele e cristallino il latte di soia. La formula con il 40% di grassi in meno — «rispetto alla media delle bevande di soia più vendute (dati Nielsen)» — esprime un registro aromatico caratteristico, che ricorda il legume e quanto contraddistingue la bevanda, salvo un trascurabile sentore di fieno bagnato. Note vegetali, dalle sfumature erbacee, sopraggiungono al naso in modo ficcante, quasi tagliente: baccello di piselli freschi e fagiolino.

Non mancano quelle secondarie, tipiche del latte a lunga conservazione, dal ricordo di caramello e latte surriscaldato; mentre i toni vanigliati qui risultano meno invadenti. E per quanto la soia e la mandorla emergano al palato con più forza, si registra un certo equilibrio, una sostanziale pulizia, considerati pure l’apporto zuccherino grossomodo contenuto e l’accenno di astringenza. Il prodotto con riflessi giallo-verdi, proveniente dallo stabilimento di Castiglione delle Stiviere, non riserva sorprese a livello tattile: il sorso poco voluminoso, per certi versi acquoso, conferma la limpidezza più che la densità di texture riscontrata all’esame visivo.

Bologna — via Ilio Barontini, 16/5 — 0516086800 — valsoia.it — 1 L prezzo 2,79 €

Foto di Francesco Vignali

3) Soia Original senza zuccheri, Alpro

La proposta di Danone, che si definisce pioniere del vegetale in Italia, spicca per un’invidiabile pulizia che rende l’esperienza gustativa piacevole. Tale versione «senza zuccheri né edulcoranti aggiunti», presenta dei tratti che restituiscono alla lontana la sensazione di un bicchiere di latte vaccino, pur non disponendo chiaramente della medesima complessità ed espressività organolettica. In effetti, il panorama olfattivo risulta abbastanza neutro, perfino all’interno della categoria plant based cui appartiene. Il naso è un pochino timido, sfiorato giusto da sottili nuance vegetali, a rievocare i primi raccolti di piselli e, progressivamente, il profumo di ceci.

Delicatezza e freschezza che inizialmente accompagnano pure l’assaggio, almeno sino alla scia leguminosa che contrassegna la chiusura. Latte di un giallo paglierino tenue che rivela una tessitura robusta, che finisce per lasciare la bocca un pelino farinosa. Come se il produttore avesse scelto di non filtrarlo fino in fondo. Non si ravvisano comunque strane derive, né difetti evidenti. Eppure, potrebbe essere ridotta la percentuale di zucchero che ne fa un esemplare tendenzialmente dolce.

Milano — via Carlo Farini, 41 — 800135999 — alpro.com1 L prezzo 2,99 €

Foto di Francesco Vignali

2) Barista, Alpro

Latte di soia pensato appositamente per arricchire caffè, tè e infusioni. Perché comprarlo? Secondo l’azienda produttrice parte di Danone Nutricia, per ottenere una «schiuma perfetta». In ogni caso, che si usi o meno per queste bevande, si tratta di un prodotto di indubbio livello per la Gdo, tanto che qualcuno dei nostri panelisti lo ha accostato provocatoriamente a una variante light di quello vaccino. Certo, le note lattiche non sono in tal caso contemplabili, ma qui le declinazioni dell’universo vegetale non segnalano una minor incisività aromatica: se al naso incalzano sentori appena acerbi ed erbacei di baccello di piselli freschi, fagiolino crudo e foglia di insalata, al palato escono fuori alla lunga oltre alla persistenza della soia, anche note più morbide di acquafaba (quella di ceci).

Segue il tipico finale astringente, l’impressione cioè che si asciughi la bocca a fine degustazione. Se alla vista esibisce un bianco opaco con tonalità gialle che rasentano il verde e un corpo più o meno denso, al sorso si ritrova la stessa buona struttura, appena farinosa, con la sola differenza che manca un po’ di pienezza, rivelando una natura più liquida, non percepibile a occhio nudo.

Milano — via Carlo Farini, 41 — 800135999 — alpro.com — 1 L prezzo 2,99 €

Foto di Francesco Vignali

1) Soia Classico, Valsoia

La bevanda, ricordata ancora oggi per lo storico claim pubblicitario «No al colesterolo, sì a Valsoia», mette in mostra un colore chiaro da cui si dipanano tonalità beige e grigie. La gamma di aromi che stimolano l’olfatto con note vegetali tipiche dolci — perlopiù soia e ceci cotti — regalano un ventaglio neutro, così come un senso di pulizia piuttosto confortante. Al palato le stesse percezioni si intensificano e sono rimpinguate nelle retrovie dagli aromi di mandorla e fieno bagnato. Assaggio che risulta “grasso” e cremoso, oltre che di una dolcezza controllata.

Nel complesso, un quadro gusto-olfattivo centrato sul legume e armonioso, che non viene sporcato in alcun modo dal pizzico di astringenza che subentra in chiusura rievocando lontanamente il senso di allappamento da affinamento in legno. Peraltro, il sorso corposo riempie la bocca con grande soddisfazione, segnalando una struttura densa e degna di nota, frutto anche di una corretta estrazione della soia. Quello analizzato è un esemplare di ottima fattura, cui non si può rimproverare granché. Semmai di essere un articolo da manuale.

Bologna — via Ilio Barontini, 16/5 — 0516086800 — valsoia.it — 1 L prezzo 2,65 €

 

 

Hanno partecipato al panel d’assaggio: Matteo Beluffi (consulente esperto di prodotti vegan), Gabriella Ciofetta (assaggiatrice professionista di olio extravergine), Indra Galbo (redazione del Gambero Rosso), Eugenio Marini (redazione del Gambero Rosso), Mara Nocilla (redazione del Gambero Rosso), Gianni Olimpo (esperto di specialty coffee) ed Elvan Uysal (assaggiatrice professionista di olio extravergine).

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