Itinerari

Nella Val di Comino c’è un ristorante che combina tradizione ischitana e ottimi piatti di pesce

Vito Mattera e Marcella Marrocco hanno creduto nella zona sfidando i preconcetti locali. Siamo a Villa Ischia, un’insegna guidata da tecnica, passione e coraggio

  • 11 Settembre, 2025

Natura incontaminata, greggi al pascolo, filari di Cabernet franc e Cabernet sauvignon, qui considerate uve autoctone in virtù della loro coltivazione sin dalla metà dell’Ottocento (nonché protagoniste della denominazione vinicola Atina Doc), sono alcune delle peculiarità della Valle di Comino. Siamo in provincia di Frosinone, in piena Ciociaria, dove trattorie e osterie non sono né moderne né contemporanee (eccetto qualche raro caso), ma cucinano nel segno degli usi e costumi locali. Nel cuore di questa valle, ad Atina, c’è un ristorante che “sfida” la zona con menu degustazione e piatti di pesce: Villa Ischia. Il nome tradisce le origini dello chef, Vito Mattera, mentre la moglie, Marcella Marrocco, è nata e cresciuta da queste parti. È lei il motivo che ha spinto il cuoco a trasferirsi nel Lazio e aprire successivamente il suo primo locale negli anni antecedenti al Covid.

Passione e spunti ischitani

Una villa di nome e di fatto, con un curato giardino esterno e un patio che nella stagione estiva è l’ideale per mangiare all’aria aperta. L’interno conta poco più di 15 coperti, con tavoli rotondi e un angolo riservato alle primizie fatte in casa da Vito Mattera tra biscotti con farina di fagioli cannellini, conserve al gusto di pomodoro del Piennolo e melanzane sott’olio. «Da due anni produco anche il mio panettone artigianale con lievito madre (35€ ndr) – racconta lo chef. L’ultimo Natale ne ho fatti 100 in quattro tipologie diverse: classico, arancia e cioccolato, albicocca e cioccolato e pere e cioccolato».

Il cuoco ischitano (e mamma napoletana) bazzica il mondo della cucina dalla tenera età di 12 anni, ecco spiegate le sue doti e abilità tecniche che dimostra nei piatti, dal cestino del pane dove troviamo un buonissimo casatiello al fusillone al ragù di coniglio ingentilito da pomodoro e basilico fresco. «A Villa Ischia ho cominciato con una ristorazione semplice, poi nel tempo ho evoluto il mio stile, anche perché Marcella era una neofita di questo mondo». Adesso invece la moglie è a suo agio in sala, complice il completamento del diploma da sommelier che le ha dato fiducia e le ha permesso di costruire una piccola ma accurata carta dei vini, dove non mancano annate interessanti e diversi produttori dell’isola Ischia, fil rouge dell’insegna.

Mare e monti

Se a Ischia è dedicato il menu degustazione Giro dell’Isola (7 portate, 100€), in cui assaggiare un eccezionale Coniglio di fossa all’ischitana che risulta vincente per la sua morbidezza e golosità, il mare è l’altro protagonista dell’insegna. Anche in questo caso è previsto un percorso degustazione ad hoc (7 portate 90€) dove figurano piatti interessanti come l’Ostrica Gillardeau e riccio e la Tagliatella di calamari con battuto di scampi. «Per la zona so di essere caro, ma sono uno dei pochi a fare questo tipo di ristorazione» afferma Mattera e, aggiungiamo noi, un percorso di soli piatti di mare a Roma costerebbe almeno un 20% in più. Tecnica e buona materia prima veicolati da una passione ammirevole della coppia: le (quasi) due ore di macchina che ci vogliono da Roma per raggiungere Villa Ischia valgono sicuramente la destinazione.

Villa Ischia – Via Case di Melfa II, 257/275, Atina FR – Tel. 392 124 2777 – sito

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