Storie

Perché PizzAut, amata da Mattarella e Papa Francesco, è diventata una storia "virale"

Chi sono i ragazzi e ragazze di PizzAut e il suo fondatore Nico Acampora: la storia "global" della onlus entrata nei cuori di Mattarella e Papa Francesco

  • 15 Settembre, 2025

È una storia recente quella di PizzAut, la pizzeria gestita interamente da ragazzi autistici, ma sembra una storia che ascoltiamo da sempre: l’associazione onlus fondata da Nico Acampora nel 2017 è diventata talmente popolare da essere entrata nell’immaginario di ciascuno di noi. Anche perché l’architetto di Cernusco sul Naviglio è riuscito ad amplificare il suo messaggio di inclusione ben oltre la città metropolitana milanese coinvolgendo il Presidente della Repubblica – che lo ha nominato Cavaliere – e Papa Francesco che lo ha abbracciato indossando il grembiule inclusivo della pizzeria in mondovisione, tre anni fa.

E non solo: PizzAut è riuscita anche a coinvolgere il presidente Mattarella su un “buco nero” che funesta tutto il mondo della ristorazione: i “bidoni” rifilati ai ristoratori da chi prenota e non si presenta. Giorni fa, infatti, una tavolata di 50 insegnanti  aveva prenotato nel ristorante di Monza, ma poi non si è presentato nessuno, senza disdire. Il Presidente ha chiamato Acampora per dimostrare ancora una volta la sua vicinanza e il dispiacere per la disavventura subita. «Sono davvero rammaricato, volevo darle la mia solidarietà e le chiedo di abbracciare uno a uno tutti i ragazzi di PizzAut», ha voluto dire Mattarella ad Acampora. Un messaggio di stima e di vicinanza, ma anche la sottolineatura del pessimo costume di prenotare al ristorante senza poi preoccuparsi di disdire in caso di impossibilità ad andare. Ma chi sono i ragazzi di PizzAut? Chi è il fondatore Nico Acampora e cosa fa questa onlus lombarda? Ripercorriamo i passi di un percorso che è entrato nel cuore di tutti noi.

Da difficoltà a opportunità

Nico Acampora è una figura di straordinaria forza, capace di trasformare le difficoltà in opportunità e di fare della resilienza un punto di forza. Nato a Napoli nel 1971, architetto di formazione, vive a Cernusco sul Naviglio (MI) dove all’inizio degli anni Novanta ha intrapreso la sua carriera come educatore. In quegli anni ha dato avvio alle attività dei Centri di Aggregazione Giovanile e delle politiche sociali di Cernusco e della Martesana. Con una solida esperienza nella progettazione sociale, ha coordinato numerosi progetti in collaborazione con enti e istituzioni di rilievo, tra cui l’ASL, la Città Metropolitana, la Regione Lombardia, amministrazioni comunali, istituti scolastici e diversi soggetti del Terzo Settore.

Dal 2017 al 2022 ha ricoperto anche la carica di assessore nella prima giunta Zacchetti (il sindaco di Cernusco scomparso un anno fa), con deleghe che spaziavano dall’educazione alla formazione e cittadinanza attiva, dai servizi scolastici agli asili nido, dal trasporto pubblico alla genitorialità, fino alle politiche giovanili, al Servizio Civile Universale e al Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze.

I riconoscimenti al fondatore

Il suo impegno ha ricevuto importanti riconoscimenti: nel 2021 gli è stato conferito l’Ambrogino d’Oro per il lavoro svolto in ambito sociale, in particolare a favore delle persone autistiche. Nello stesso solco si inseriscono altre iniziative di grande risonanza, come le cene organizzate al ristorante del Senato e in piazza Montecitorio per i parlamentari, fino all’aprile 2022, quando, in occasione della Giornata per la consapevolezza sull’autismo, ha incontrato Papa Francesco in un’udienza privata insieme ai suoi ragazzi e alle loro famiglie.

Nel dicembre dello stesso anno il Presidente Sergio Mattarella lo ha nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, una delle più alte onorificenze italiane. La notizia ha fatto rapidamente il giro dei media e sui social ha generato migliaia di messaggi di stima e affetto. Sui canali digitali Acampora e PizzAut contano oltre 175.000 follower che seguono e sostengono quella che è diventata una vera e propria favola concreta: l’unico ristorante in Europa interamente gestito da ragazzi autistici.

Come nasce e cosa è PizzAut

Dal sito della onlus, i protagonisti si presentano così: «Siamo un gruppo di sognatori che pensa si possa costruire un mondo migliore… tutti insieme anche grazie a te». Ed è proprio questa la forza del progetto: una inclusività che non riguarda solo i ragazzi disabili, ma tutti coloro con cui entrano in contatto e che diventano attori delle rispettive vite. Messaggio che probabilmente non è arrivato troppo diretto ai cuori dei 50 prof che non si sono presentati ai tavoli della pizzeria di Monza.


Il progetto PizzAut prende piano piano vita nel 2016. La pizza è un cibo semplice e inclusivo per la sua stessa essenza: piatto pop, diretto, mondiale, alla portata di tutti e al tempo stesso possibilità di espressione creativa per chi la realizza. La pizzeria, poi, è un centro di relazioni importanti e le relazioni sono la medicina migliore per l’integrazione e per la crescita. Da queste considerazioni, Acampora insieme a un gruppo di genitori di ragazzi autistici registrano l’associazione onlus PizzAut. Cominciano le raccolte di fondi e l’opera di sensibilizzazione con lo scopo di aprire un locale gestito interamente da persone autistiche.

Nel 2020, intanto, a ridosso del Covid prende vita PizzAutobus, il primo foodtruck che dà corpo al progetto di PizzAut. La pandemia impone una pausa, ma subito dopo il progetto riparte con più vigore ancora: apre il primo ristorante di PizzAut a Cassina de’ Pecchi, comune confinante con Cernusco sul Naviglio nell’area metropolitana milanese. È il 2021, PizzAut è già un modello a livello europeo. Due anni dopo apre la pizzeria di Monza alla cui inaugurazione presenzia anche Sergio Mattarella che regala un abbraccio collettivo a tutti i ragazzi.  E l’associazione si trasforma anche in centro di formazione e di professionalizzazione: AutAcademy è una realtà formativa nata in maniera sperimentale nel 2020 e divenuta oggi un vero e proprio corso di formazione che permette ai ragazzi di entrare nel nostro mondo e in quello della ristorazione. E poi ci sono le Palestre di Autonomia Abitativa avviate da PizzAut onlus sono appartamenti e spazi dove i ragazzi e le ragazze autistiche inserite nel progetto possono sperimentare percorsi di avvicinamento alla vita indipendente: attraverso il sostegno di educatori avranno la possibilità di sperimentarsi in attività di cura del sé e degli spazi. Potranno imparare a rifarsi il letto o a far funzionare una lavatrice, a cucinare. «L’obiettivo – sottolineano Acampora & co – è sempre quello dell’autonomia, anche in un ottica del dopo di noi».

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