Pizzerie d'Italia

La pizzeria sotto al Vesuvio che è pure un grande cockail bar

Prisco Pizza & Spirits si aggiudica il premio speciale Miglior Proposta di Bere Miscelato nella guida Pizzerie d'Italia, grazie a un lavoro profondo su pairing e prodotti locali

  • 28 Settembre, 2025

È una bellissima realtà a conduzione familiare di Boscotrecase, Prisco Pizza & Spirits, nel Parco Nazionale del Vesuvio ad aver vinto il premio speciale Miglior Proposta di Bere Miscelato – Bibite Sanpellegrino nella nuova guida Pizzerie d’Italia 2026 del Gambero Rosso.

Per avere un’idea del meticoloso, quanto ispirato, lavoro compiuto da Jack Prisco, con sua sorella Giusy e con la squadra al forno e in sala, basta cominciare dalla prima delle creazioni che compongono il menu “Pizza & Cocktails”: l’Americano in torba suggerito in abbinamento alla pizza napoletana.

Jack Prisco

Un menu incentrato sugli abbinamenti

Si tratta di un cocktail molto ben bilanciato, amaro e dolce al tempo stesso, in cui a spiccare, però, è la nota speziata e fumé data dal whisky torbato con 16 anni d’invecchiamento, che riesce a prolungare in bocca – ed è questa la bravura del mixologist – l’esperienza del boccone di pizza, dando profondità alle alici di Cetara con quella loro esuberante sapidità e persistenza. Non è da meno, neppure, il piacevolissimo Basil-Ten & Tonic, un Gin Tonic assai beverino a base di London dry gin e riduzione dolce di basilico (con aggiunta di limone e ginepro) che ben s’accorda con le sue note fresche e balsamiche alla pizza Margherita. La passione di Giacomo Prisco – per tutti Jack – 37 anni, viene da lontano, è un affare di famiglia, per quanto l’appassionato bartender l’abbia coltivata, studiata e perfezionata nel tempo, giungendo oggi a una proposta di un bere intelligente e consapevole capace di ispirare le nuove generazioni (con le quali ha un feeling speciale tanto sui social che nei numerosi corsi che regolarmente tiene).

Le origini nel bar di famiglia a Pompei

È nella vicina Pompei che Jack scopre, assai giovane, quel mondo che cambierà la sua vita: nel bar di papà Nino Vittorio e mamma Patrizia, sedicenne, si reca nel fine settimana per aiutare i barman e insieme carpir loro qualche segreto. L’avventura nel campo della ristorazione parte nel 2011 quando la famiglia Prisco rileva l’attuale ristorante pizzeria nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio dalla cui terrazza panoramica la vista si perde abbracciando il golfo verso Castellammare e una parte della penisola sorrentina.

Studiando e innovando la tradizione

Jack Prisco comincia dai corsi dell’Associazione italiana Barman (AIBES), si sposta poi a Milano per frequentare la scuola Planet One dove apprende l’arte dell‘infusione, della fermentazione ma anche tutte quelle tecniche necessarie alla preparazione di ingredienti homemade con cui miscelare i cocktail. Dopo un concorso nazionale vinto nel 2014, partecipa l’anno successivo al Campionato mondiale IBA a Sofia in Bulgaria dove arriverà terzo. «Ed è allora – dichiara il bartender – che mi sono sentito pronto a spingere la proposta del nostro locale: ai tempi le contaminazioni erano rare. Si cominciava a parlare di pizza in abbinamento agli spumanti. A me però affascinavano le storie, che leggevo avidamente, di quegli accostamenti che già si sperimentavano nel periodo del Dopoguerra tra una pizza fritta e il Marsala e così mi sono detto: perché non provarci anch’io? Perché non andare oltre? Voglio abbinare un buon cocktail a una pizza di qualità».

L’arte del pairing

Fondamentale nell’esperienza di Prisco diventano i corsi AIS che gli consentono di capire meglio gli abbinamenti “cibo e vino”, di bilanciare le durezze e morbidezze degli ingredienti con i diversi cocktail. «Chi si accosta a questo lavoro – sostiene – deve conoscere attentamente la merceologia insieme alle varie tecniche. Poi è fondamentale, e in questo mi ha aiutato molto il lavoro nel bar, ascoltare le esigenze del cliente, capire se questi preferisce una bevuta dolce piuttosto che speziata, così da incontrare la tipologia del suo palato».

Jack e Giusy Prisco

Nel futuro? Cocktail speziati e poco alcolici

Accanto a Jack, presenza importante oggi di Prisco Pizza & Spirits è la sorella Giusy, 27 anni (in famiglia c’è anche il fratello Giovanni), barlady gentile e appassionata. Forti di un’esperienza che si è arricchita di anno in anno sul campo, i due fratelli Prisco tracciano un’istantanea del loro lavoro: «Quando escono a cena i giovani oggi fanno attenzione alla gradazione alcolica, ma sono curiosi e vogliono scoprire qualcosa di nuovo. Per noi è importante offrire cocktail bilanciati che stimolino il palato prima di cena e diano sollievo, magari impiegando erbe officinali e prodotti meno dolci, nell’after dinner. Crediamo che in futuro i cocktail più venduti e apprezzati saranno quelli a bassa gradazione alcolica, ma insieme arricchiti da una nota speziata capace di dare maggior risalto e soddisfazione quando abbinati alle pizze».

Eccellenze all’ombra del Vesuvio

La maturità espressa oggi da questa pizzeria è a 360 gradi: a partire dalla selezione degli ingredienti che compongono le ottime pizze preparate dal pizzaiolo Nicola Di Donna e in cui troveremo alcune eccellenze come quell’antica varietà di cavolo coltivata nel territorio che è la torzella del Vesuvio, ma anche il carciofo violetto di Castellammare e che sono ben sintetizzate da quella Marinara del Ca’, vera e propria pizza signature, con trilogia di pomodori (con un sugo cioè ristretto di antico pomodoro di Napoli, del pomodorino del piennolo del Vesuvio confit e con i filetti di Pomodoro San Marzano). La carta dei vini, poi, rende di nuovo omaggio al territorio, aprendosi al contempo all’intero panorama italiano con un focus importante sui vini vulcanici.

Prisco Pizza & Spirits – via Argano 1 – Boscotrecase (NA) – instagram.com/prisco_pizza_spirits

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