Ci voleva un colosso svedese per ricordarci che, in Italia, è la tavola la vera protagonista della casa? Forse sì. Fatto sta che IKEA ha deciso di dedicare tutto il prossimo anno a questo tema: il tavolo come centro della vita domestica, palcoscenico di pasti ma soprattutto di relazioni, idee, appartenenze. Non il letto, non il divano: la cucina e la tavola diventano il cuore della campagna, trasformando un gesto quotidiano in un racconto culturale.
Il contesto non è casuale. In un’Italia dove il 40% degli intervistati dichiara di preferire pranzi e cene tra le mura domestiche, la convivialità si è spostata dentro casa. I dati della ricerca IKEA Italia con Doxa parlano chiaro: l’84% considera la casa il luogo privilegiato per socializzare, e cucinare è visto da oltre la metà come un atto di relax, non come un obbligo. IKEA ha deciso di cavalcare questo desiderio di intimità e prossimità, trasformandolo in campagna nazionale. Un palcoscenico che racconta chi siamo: nord e sud, studenti fuorisede e famiglie numerose, cuochi improvvisati e appassionati di mise en place. Dopo un anno dedicato al sonno e al benessere notturno, ora la scena si sposta in cucina.
Come spiega Edoardo Posani, Country Manager di IKEA Italia: «La cucina è molto più di un luogo dove si preparano i pasti. È lo spazio in cui ogni giorno si condividono storie, idee, emozioni. Per i giovani è soprattutto un linguaggio di espressione. Crediamo che i giovani di oggi cucineranno domani, ma lo faranno a modo loro: con soluzioni più flessibili, sostenibili e accessibili, capaci di adattarsi alle diverse realtà territoriali e di valorizzare la socialità»
intorno alla tavola.»
Per dare un tono pop al rituale delle feste, IKEA ha chiamato Gustaf Westman: enfant prodige del design scandinavo, celebre per le sue curve esagerate e i colori da caramella. La sua collezione in edizione limitata – dodici pezzi – ribalta l’idea stessa di mise en place natalizia. Il piatto per le polpette diventa una sorta di scenografia in porcellana blu. C’è poi il set per il glögg con piattino extralarge, nato dal ricordo dei biscotti della nonna che non stavano mai dove dovevano. E ancora lanterne orbitanti, vasi elastici, portacandele chunky: oggetti che trasformano il superfluo in gioco.
Come osserva Posani, «l’edizione limitata firmata da Gustaf Westman parla direttamente ai più giovani, ma anche agli amanti di design e reinterpreta la mise en place delle feste in chiave pop e inclusiva. È un esempio perfetto di design democratico: bello, funzionale, di qualità, sostenibile e alla portata di tutti».
Westman porta la sua grammatica di forme continue e colori pop dentro il rituale della festa. Non più addobbi rigidi e codici da rispettare, ma un design che invita a celebrare senza regole.
Le Tavole in Giro – Napoli
Il 2025 è anche l’anno in cui IKEA ha lanciato 209 nuovi prodotti dedicati alla tavola: stoviglie, bicchieri, tessili, accessori e complementi pensati per trasformare ogni pasto. Non si tratta solo di ampliare l’assortimento, ma di offrire strumenti per creare atmosfere diverse e rispondere a esigenze diverse: illuminazione d’ambiente, piatti e bicchieri coordinati, tessuti che raccontano la stagionalità e piccoli oggetti decorativi capaci di fare scena. Molti di questi oggetti sono stati mostrati per la prima volta attraverso le installazioni urbane “Le tavole in giro”, che hanno portato mise en place spettacolari in otto città italiane, trasformando le novità di catalogo in vere scenografie di vita quotidiana.
Un’offerta che intercetta una tendenza precisa: il 70% degli italiani dichiara di scegliere accessori e luci per dare carattere alla tavola, il 61% la arricchisce con elementi tessili, e oltre tre quarti ammettono di preferire piatti e bicchieri coordinati. Posani sottolinea anche l’aspetto sostenibile: «Tra le novità per la tavola, abbiamo un set di piatti nato dal recupero di prodotti difettosi e dalla trasformazione del materiale in nuove soluzioni utili. È un esempio di come stiamo lavorando per ridurre e riutilizzare i rifiuti e aumentare l’impiego di materiali riciclati».
Falafel Ikea
Ma la centralità della tavola si lega anche al cibo. In Italia le polpette svedesi restano il best-seller assoluto nei ristoranti IKEA (75% delle vendite), mentre le versioni vegetariane e plant-based, oggi al 25%, stanno crescendo rapidamente soprattutto tra gli under 35, più sensibili ai temi di salute e sostenibilità. L’offerta food è in fermento: nel 2025 sono arrivati quaranta nuovi prodotti, altri cinquanta tra ricette e referenze arriveranno nel 2026, comprese le attese polpette di salmone previste per la prossima primavera.
Accanto ai classici, si affacciano piatti che si ispirano alla cucina italiana, giapponese e coreana, in linea con l’evoluzione dei gusti di un pubblico globale ma sempre più curioso.
Quest’anno, inoltre, mentre le polpette festeggiano i loro 40 anni, nel menu IKEA entra un nuovo protagonista: il falafel. Una scelta che segue la strada intrapresa dal marchio negli ultimi anni: più alternative vegetali, semplici e accessibili, capaci di parlare a un pubblico attento alla sostenibilità.
IKEA non si limita a vendere stoviglie, ma mette in scena una visione. E se è vero che gli italiani amano i ristoranti più di chiunque altro, è altrettanto vero che continueranno ancora a lungo a cucinare e sedersi a tavola per ritrovare nel cibo un pezzo della propria identità.
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