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Cosa vedere e dove mangiare a Ustica, l'isola dei tramonti unici amata da Antonio Gramsci

Selvaggia e discreta, a misura di un turismo rispettoso e slow, Ustica è una perla tutta da scoprire. Anche nel cibo

  • 22 Settembre, 2025

Il romanzo di formazione del baby boomer palermitano (con qualche lira in tasca) contemplava, sovente prima dell’Università, un’escursione di un paio di giorni in un’isola di scabra bellezza situata a un circa due ore di aliscafo dal porto della città di Palermo: Ustica.

Ustica colpiva immediatamente per il sovrumano fascino del suo mare profondo, le coste scoscese e frastagliate, i sentieri impervi, le distese a grano, fichi d’India, viti, legumi, scompigliate da rari ulivi e arbusti della macchia mediterranea. L’Area Marina Protetta arriverà nel 1986, ma il rispetto della comunità locale, dei subacquei e dei pescatori per il territorio in senso lato era assoluto anche a quel tempo, e ha permesso alla nuova realtà (parliamo di quasi 16.000 ettari!) di dare vita a una sorta di paradiso dei subacquei e degli amanti del mare fra i più belli e ricchi d’Italia, dove ammirare cernie, dentici, ricciole, polpi, aragoste, barracuda, polpi e millanta specie marine come la Posidonia oceanica.

Un turismo sobrio e discreto

L’isola, inversamente ad altre in Sicilia, non ha conosciuto il turismo dei ricchi chiassosi, della mondanità sguaiata e molesta: è rimasta essenziale, autentica, senza tempo, fiera e orgogliosa della sua sobria e quasi castigata bellezza, caratteristiche che attraggono persone abituate a relazionarsi con animo pacato con uomini e ambiente. Fra le motivazioni di una visita, la “ragion gastronomica” ha molte frecce al suo arco: il pesce, di innumerevoli specie (murena inclusa!) abbonda, portato a terra ogni mattina dalla piccola flotta peschereccia locale, e lo si può trovare con facilità in qualche angolino improvvisato, oppure ci si può recare di buon’ora alla pescheria Aurora, da Danilo e Simona: superfluo chiedere, è tutto a vista, scegliete fra il pescato esposto quel giorno sul bancone…ed è fatta!

Pescheria Aurora

Tutto il buono di Ustica

Altro suggerimento: lungo la strada di Tramontana i contadini si accoccolano con le loro ceste per vendere quanto prodotto negli orti usticesi, melanzane, pomodori, uva, pesche, meloni, i noti Presidi Slow Food dell’isola, le lenticchie e le fave di Ustica, dal gusto squisito. Andando più canonicamente sul classico ristorante, Il Faraglione di Giorgio e Gabriele Tranchina (che gestiscono pure il residence Sogni nel Blu) ha belle e ventilate terrazze sul porto: qui il pescato è di rigore, dai crostini con gamberetti di nassa (straordinaria prelibatezza locale) alla goduriosa zuppa di crostacei e agli spaghetti con “patelle”, quest’ultima rarità di mare indimenticabile. Della medesima tipologia la storica tavola Sogni nel Blu – Da Umberto&co., una sicurezza da tre generazioni.

Sogni nel Blu – Da Umberto&co.

Le sorelle Natale hanno inopinatamente chiuso un locale che piaceva a molti, Carruba; peccato davvero, ma Martina e Maria Clara lo hanno in qualche modo sostituito – e vale la pena di andarci – con Carruba in una scatola, un grazioso terrazzino sulla piazza in cui preparano sfiziose colazioni a base di torte fatte in case, pane con ricotta e miele, e poi, a pranzo, panini con ortaggi, prodotti caseari, caponata e via dicendo. Tavernacolo, aperto tutto l’anno, a pranzo e cena, è una moderna osteria di paese; taglieri di salumi e formaggi, oppure zuppe di lenticchie, paste al nero di seppia e al tonno o il fritto del giorno. Si beve bene, con vini locali di marca (uno in verità, necessariamente), altre etichette e quello della casa. I golosi non manchino Il Terrazzino di Manlio e Serena, sempre aperto: da non perdere, quando disponibile (è una rarità) la pasta al delizioso sugo di murena.

Pizze appetitose, aperitivi e dopocena

Merita una visita Pizza la Piazza di Luca Lo Piccolo: saporite proposte di pescato e pizze ben eseguite (prenotate sempre). Novità di quest’anno, Basilicò, nel centro storico, che sta facendo parlare di sé per un’offerta varia e di qualità: cocktail, vini, menu corto (notevole la calamarata con scorfano e pomodorino), dolci, prelibatezze salate in quantità. Mentre sotto la torre dello Spalmatore, nella graziosa caletta a due passi dal mare, L’Acquario è un lido con “i piedi nell’acqua” che regala suggestivi panorami e buone proposte di carne (il titolare gestisce l’unica macelleria isolana), anche se è opportuno assaggiare pure quelle di pesce. E a proposito di viste mare,  l‘Ailanto Park, discoteca e mixology sulla scogliera nord, ne offre una “pazzesca”, da terrazze magnifiche (dove pare che siano nate e abbiano convolato a nozze numerose coppie).

Ailanto Park

Dove alloggiare a Ustica

Tra le strutture ricettive più rinomate, lo storico Hotel Clelia e il Residence Timeo, dotati di stanze spaziose e confortevoli; ma pure Hibiscus, che è molto più di un agriturismo con camere, è un’azienda agricola di alta qualità che coltiva e vende le famose lenticchie di Ustica (e altro) e che resta a oggi l’unica cantina di Ustica, punto di riferimento assoluto per l’offerta enologica, con un orto di proprietà che merita una visita. Molto interessante Il Giardino di Giancarlo – Oasi didattica di Giancarlo Lo Sicco, quattromila metri coltivati a orto, frutteto e uliveto, sorto per ricordare l’attività pionieristica nel campo del cibo e del vino del noto giornalista prematuramente scomparso.

Una considerazione finale riguardo a quest’isola che alterna bellezza sfacciata a bellezza sussurrata, sentieri ben tenuti per lunghe corroboranti passeggiate, aree di reperti archeologici di grande interesse, calette segrete, infiniti silenzi, ricordi del tempo in cui Ustica, nel Ventennio, fu anche isola dove vennero tradotti importanti prigionieri politici, il più celebre dei quali fu Antonio Gramsci, qui confinato per 44 giorni a far tempo dal 7 dicembre del 1926. (c’è ancora la casa). Pur in quella angosciante situazione, scrisse alla famiglia di impressioni valide ancora oggi: “paesaggi amenissimi e visioni di marine, di albe e di tramonti meravigliosi”, “popolazione cortesissima”, “passeggiate saluberrime” e pure di “arcobaleni unici nel loro genere”.

Dove mangiare a Ustica

Pescheria Aurora – via Tre Mulini – 339 7670564 – Facebook

Il Faraglione – via Pio la Torre – 366 3751213 – Facebook

Sogni nel Blu – Da Umberto&co. – p.zza della Vittoria, 7 – 338 7414970 – Facebook

Carruba in una Scatola – p.zza Capitano Vito Longo, 4 – Facebook

Tavernacolo – p.zza Capitano Vito Longo, 17 – 339 2749073 – ustica.tavernacolo.it

Il Terrazzino – p.zza Umberto I – 388 8990301 – Facebook

Pizza la Piazza – via Spezieria, 3/10 – 338 5604865 – Facebook

Basilicò – via Tre Mulini – 334 8043248 – Instagram

L’Acquario – c.da Spalmatore – Facebook

L’Ailanto Park – c.da Falconiera – 333 5059783 – Facebook

Hotel Clelia – via Sindaco, I – 091 8449039 – hotelclelia.it

Residence Timeo – v.lo Terzo della Chiesa Vecchia – 091 8449040 – residencetimeo.com

Hibiscus – c.da Tramontana – 091 8449543 – agriturismohibiscus.com

Il Giardino di Giancarlo – Oasi didattica di Giancarlo Lo Sicco – c.da Tramontana – 339 2530638 – ilgiardinodigiancarlo.it

foto di copertina Il Faraglione

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