The Sanpellegrino Table

Nasti - Bergamo - 9 ottobre

“The Sanpellegrino Table” è una rassegna gastronomica itinerante  - ideata da Acqua Panna e S.Pellegrino in collaborazione con Gambero Rosso - che prevede 10 appuntamenti con lo scopo di mettere in dialogo pizze d’autore e creazioni di fine dining

  • 05 Settembre, 2025

The Sanpellegrino Table. Nasti

La terza cena degustazione di “The Sanpellegrino Table”, in programma fino a tutto novembre, è prevista il 9 ottobre 2025 ore 20 presso la pizzeria Nasti di Bergamo. Protagonisti il maestro pizzaiolo Riccardo Nasti (della pizzeria sede dell’evento, Due Spicchi del Gambero Rosso) e lo chef Ivan Maniago (del ristorante Impronta d’Acqua di Cavi, Lavagna – GE, stella Michelin e Due Forchette del Gambero Rosso) che proporranno un menu degustazione a quattro mani a base di pizze d’autore.

“The Sanpellegrino Table” è una rassegna gastronomica itinerante  – ideata da Acqua Panna e S.Pellegrino in collaborazione con Gambero Rosso – che prevede 10 appuntamenti con lo scopo di mettere in dialogo pizze d’autore e creazioni di fine dining. Dopo Ascoli Piceno, toccherà alcune delle città simbolo del gusto italiano come Napoli, Avellino, Firenze, Viareggio, Bergamo e Milano. In occasione di ogni serata, un maestro pizzaiolo e uno chef firmeranno insieme un menu degustazione che supera le categorie e restituisce al gesto gastronomico il suo significato più autentico: quello del confronto, della collaborazione e dello scambio.

N.B. In fondo a questa pagina il maestro pizzaiolo e lo chef ci parlano di sé e del menu degustazione.

MENU DEGUSTAZIONE
In abbinamento con le delicate bollicine di S.Pellegrino e il gusto morbido di Acqua Panna


Entrée
Pane biscottato integrale Petra 9 al finocchietto selvatico abbinato a un calice di benvenuto
(Paprika affumicata piccante, the nero, noce di manzo, olio alla brace, erba cipollina, uova, senape)
***
Pizza Contemporanea con farina di riso e orzo
(Crema di zucca, guancia brasata, salsa verde)
***
Pizza al piatto con farina evolutiva e integrale
“Prosciutto e Funghi”
(Pancia di vitello come un prosciutto, funghi porcini)
***
Pizza in pala croccante
(Robiola di capra, salsiccia cruda, miele di castagno)
***
Pizza Nuvola-Padellino con farina di Mais Spinato di Gandino
“Bergamo-Lavagna andata e ritorno”
***
Dessert lievitato autunnale

In abbinamento con le delicate bollicine di S.Pellegrino e il gusto morbido di Acqua Panna

Prezzo del menu degustazione a persona: Euro 45,00
(sono compresi nel prezzo un calice di benvenuto, acqua e caffè. Vini/birre esclusi)

I posti sono limitati

Per partecipare è necessario contattare direttamente il locale ai recapiti indicati di seguito

Nasti | 9 ottobre 2025 | ore 20.00
Via Zambonate, 25 | Bergamo
Info e prenotazioni
Mob: 035247911

Scopri il programma del Tour

The Sanpellegrino Table fa tappa a Bergamo

Sono giovani, pieni di entusiasmo e pronti a spingersi oltre i confini della tradizione, i protagonisti del terzo appuntamento di The Sanpellegrino Table, la rassegna gastronomica itinerante ideata da Acqua Panna e S.Pellegrino in collaborazione con Gambero Rosso. Palcoscenico della cena degustazione del 9 ottobre è la pizzeria Nasti di Bergamo, dove il padrone di casa, Riccardo Nasti, accoglierà lo chef Ivan Maniago, di Impronta d’Acqua di Cavi, Lavagna (GE), per un incontro all’insegna della sperimentazione: le eccellenze del territorio si trasformeranno in pizze dal carattere giovane e dall’impronta riconoscibile.

Riccardo Nasti, il nuovo volto della pizza bergamasca

“Tutto ciò che lievita ci appartiene”. È questo il motto di Riccardo Nasti, classe 1994 e terza generazione al timone della storica pizzeria di famiglia. Cresciuto tra i forni del locale fondato dal nonno Giovanni, Riccardo ha affinato la sua formazione all’alberghiero, ha poi frequentato diversi corsi di specializzazione presso il Molino Quaglia e all’attivo ha anche un’importante esperienza internazionale, a New York, dove ha partecipato all’apertura di una pizzeria nell’East Village. Oggi Riccardo si occupa degli impasti e dei lievitati proposti in pizzeria, lavorando su blend di farine e tecniche innovative che dialogano con la tradizione di Tramonti, terra d’origine della famiglia. Con lui, la pizzeria – gestita insieme ai cugini Carmine e Francesca – si conferma un punto di riferimento per una nuova idea di pizza bergamasca. «L’idea di partecipare a un contest che mette in relazione pizzaioli premiati dal Gambero e rinomati chef provenienti da tutta Italia era troppo allettante per lasciarcela sfuggire – racconta Nasti –. È un’opportunità di crescita e confronto per noi, ma anche l’occasione per offrire ai nostri clienti qualcosa di nuovo. E poi con lo chef Maniago ci siamo subito trovati: entrambi condividiamo la voglia di sperimentare e la curiosità verso le novità».

Ivan Maniago: la Liguria come parco giochi gastronomico

«Per quanto alta cucina e pizzeria siano mondi distanti, con Riccardo ci siamo capiti subito» conferma Ivan Maniago, chef di Impronta d’Acqua a Cavi, Lavagna (GE). «L’idea era proporre qualcosa di diverso, ma concreto: topping che arricchissero, senza rovinare la lievitazione delle pizze». La pizza, del resto, è stato il primo amore di Maniago che, giovanissimo, ha iniziato a lavorare proprio dietro al banco di una pizzeria del suo paese. Sarà l’incontro con alcuni grandi maestri — da Gualtiero Marchesi a Massimo Bottura, da Massimiliano Alajmo a Philippe Léveillé — ad incoraggiare Ivan e a spingerlo a fare esperienze presso cucine blasonate del calibro del Miramonti l’Altro di Concesio, Le Calandre di Sarmeola di Rubano, il Lord Nelson di Chiavari e l’Antica Corona Reale di Cervere. La nascita della figlia segnerà il ritorno di Maniago in Liguria, dove lo chef ha fondato Impronta d’Acqua: un ristorante gastronomico con una proposta originale, identitaria e mirata al racconto dell’ecosistema e della storia ligure. Quest’insegna, grazie anche a una cantina composta da oltre 1200 etichette, in appena due anni ha conquistato la stella Michelin e le Due Forchette del Gambero Rosso. «Per me la Liguria è un parco giochi gastronomico, una fonte inesauribile di ingredienti wild che andiamo a raccogliere in loco» spiega Maniago. «Ed è proprio da questo ricchissimo patrimonio che ho tratto ispirazione per lo studio dei topping da abbinare alle pizze di Nasti».

Un menu tra radici e sperimentazione

Ad aprire la cena del 9 ottobre sarà un pane biscotto ispirato a un’antica ricetta di Tramonti. «Si tratta di una panzanella preparata con pane secco speziato al finocchietto, che ho arricchito con un mio signature dish» spiega lo chef Maniago. «In Liguria è molto diffusa la carne cotta sulle cioppe d’ardesia. Noi abbiamo rivisitato questa ricetta che serviamo cruda, ma con un sentore d’affumicato dato dall’olio lavorato in modo da sprigionare profumi di brace». Il percorso proseguirà con una pizza dall’impasto contemporaneo a base di farina di orzo, riso e tipo 1 biologica, condito con zucca — ingrediente povero ma simbolico del Nord Italia — e guancia di vitello stracotta nel vino. A seguire, la rivisitazione della classica prosciutto e funghi porcini. «Questa è un’annata straordinaria per i porcini» prosegue Maniago. «Per l’occasione useremo quelli sott’olio che prepariamo al ristorante, sempre croccanti, abbinati a un prosciutto che richiama la cima ligure: pancia di vitello farcita, dal profilo aromatico intenso e tagliata proprio come un prosciutto».

Sorprese d’autunno e un gran finale

Per la pala croccante — preparata con avena, grano saraceno e semi misti — i due protagonisti della kermesse hanno pensato a un condimento che non ne comprometta la fragranza. «Mi sono ispirato ai testaroli dell’entroterra ligure, serviti con robiola di capra, salsiccia e miele di castagno» racconta Maniago. «Tre ingredienti semplici, che insieme danno un’esplosione di gusto e un perfetto sapore d’autunno». Spazio poi al padellino, che resterà una sorpresa fino all’ultimo, ma che sicuramente sarà a base di eccellenze del territorio bergamasco e di prodotti simbolo della tradizione ligure. A chiudere il percorso, e a suggellare il dialogo tra pizza e alta cucina, un dessert lievitato: il panettone firmato da Nasti e il panfrutto ligure proposto da Maniago.

Un brindisi tra Champagne e Borgogna

«Pochi ingredienti che esaltino gli impasti senza sovrastarli, tanta stagionalità e territorio, ligure ma anche bergamasco: sono questi i temi portanti di una serata che la gente ricorderà proprio perché avrà l’occasione di assaggiare qualcosa di diverso» spiegano i protagonisti della tappa lombarda del The Sanpellegrino Table. E accanto alle pizze, non mancherà un percorso di pairing. «Dopo il brindisi di benvenuto, gli ospiti potranno scegliere tra oltre 500 etichette» conclude Nasti. «La nostra cantina è, infatti, molto ricercata e attualmente conta 300 bottiglie tra Champagne e Metodo Classico, un centinaio di etichette di Borgogna e una selezione di vini provenienti dalle migliori realtà italiane».

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