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La colazione non si ferma, tra brunch, brinner e nuove formule (e arriva una guida a raccontarla)

Da rito veloce a momento di socialità, la colazione conquista hotel e appassionati. Una nuova guida digitale e multilingue porta alla scoperta delle migliori tavole mattutine d’Italia

  • 06 Ottobre, 2025

La quotidianità ci costringe al mordi e fuggi, a raffazzonare una colazione al volo mentre si esce di casa prima di affrontare la routine. Non c’è spazio per una prospettiva diversa. I tempi sono stretti, come dimostra il proliferare di lunch box e cibi pronti nei supermercati. Alla dimensione frenetica ordinaria sopraggiunge però una più recente tendenza antitetica: per qualcuno, almeno nel fine settimana, il pasto mattutino coincide con un momento “lento”, quasi di evasione rispetto ai problemi della vita e ai ritmi veloci che scandiscono la contemporaneità; uno spazio consacrato alla socialità e a grandi abbuffate. E non parliamo soltanto di bocconi dolci, come possono essere i vari sfogliati che si trovano in giro, fra bar, pasticcerie, bakery e caffetterie. Il salato infatti è entrato di diritto nell’assortimento della colazione di molti italiani, complice l’aura internazionale prodotta dalla globalizzazione gastronomica. A tal punto che nelle grandi città italiane, in rottura con il passato, si assiste sempre di più alla seguente equazione: breakfast uguale brunch (che può includere appunto uova, carne e pesce).

Si fa colazione praticamente a tutte le ore. In questi termini, il brinner è l’ultima trovata delle nuove generazioni. Insomma, è diventata davvero – non solo per proverbio – il pasto più importante della giornata, meritevole quanto meno di una diversa considerazione. Quella che gli stanno riservando parecchi hotel di lusso, pure per accogliere una clientela esterna, ma anche alcune testate giornalistiche (noi ne abbiamo scritto sul numero cartaceo di maggio). Del mondo dell’editoria si è aggiunta adesso perfino una guida dedicata, Colazioni da Collezione.

La nuova guida a misura di colazione

È una fase in cui accanto alle guide “generaliste” compaiono sempre più numerose quelle specialiste. Le raccolte gastronomiche che mettono insieme schede di fine dining, trattorie, bistrot ed enoteche con cucina non sono più le uniche a suscitare interesse. Il successo della guida Pizzerie d’Italia e di altre settoriali come Cucinamare la dice lunga. Cerca simile fortuna quella presentata il 30 settembre all’Elizabeth Unique Hotel di Roma, che racchiude i «Memorabili Risvegli d’Italia», ossia le migliori colazioni del mondo hôtellerie. Esperienze che meritano la menzione nella Colazioni da Collezione, guida ideata dalla giornalista gastronomica Sara De Bellis.

L’ex allieva dell’Academy del Gambero Rosso in questo progetto editoriale ha messo del suo credendo fortemente nelle colazioni quale veicolo per raccontare un luogo, talvolta più efficace di molte parole: «Da viaggiatrice instancabile e amante delle tavole autentiche, la colazione è sempre stata per me una chiave di lettura; il gesto che rivela la cura, la visione, l’identità di una struttura. Mi è apparso evidente quanto mancasse nel panorama editoriale italiano uno strumento capace di valorizzare davvero questa tavola, troppo spesso trascurata, eppure così strategica. Da lì è nata l’idea di una guida per mappare, raccontare e rendere protagonisti i risvegli memorabili d’Italia, quelli che fanno la differenza, quelli che segnano il confine tra servizio ed esperienza […]». L’esperta ci tiene peraltro a precisare che gli indirizzi inseriti non sono «scelte classiste», espressione di una visione elitaria; piuttosto, identificano realtà in cui le petit-déjeuner sia effettivamente una manifestazione culturale, identitaria e, chiaramente, estetica: «Un rito che orienta la percezione di qualità di una struttura, racconta la cura dell’ospitalità e diventa narrazione del territorio attraverso i suoi sapori».

Colazione presso l’Hotel Villa Cimbrone (Colazioni da Collezione)

Cosa definisce una colazione “da collezione”?

A livello gastronomico, deve essere senza dubbio originale, basata sulla materia prima reperita da produttori preferibilmente locali. E proporre così ricette e tradizioni autoctone, frutto di una storia ‘artigianale’, radicata magari nel passato, che sappia però conciliarsi con le esigenze alimentari e nutrizionali del singolo. Una proposta culinaria che non sia pertanto omologata, e che non si misuri tanto sulla quantità. Perché rimanga impressa nella memoria necessita altresì di un servizio curato nei minimi particolari (anche un sorriso del personale di sala può fare la differenza). Un valore aggiunto è senz’altro costituito dal fatto che la struttura sia accessibile agli esterni, a chi cioè non pernotta. In più, una colazione da collezione dovrebbe garantire agli ospiti un ambiente in cui si respiri l’arte quale forma di ospitalità: la sussistenza di un dialogo delle strutture di accoglienza con «collezioni, mostre e installazioni capaci di nutrire lo spirito oltre al corpo».

Sara De Bellis con la pigna blu, simbolo della sua nuova guida Colazioni da Collezione @saradebellis

La guida Colazioni da Collezione

La logica editoriale dietro la raccolta di De Bellis è quella di contribuire allo sviluppo del segmento della colazione, uno degli aspetti per cui scegliere una determinata struttura invece che un’altra. In quest’ottica, la mission risponde all’obiettivo di fare leva sul pasto “più importante” della giornata come leva strategica dell’ospitalità e strumento per fidelizzare la clientela e generare reputazione.

La guida dalla pigna blu è digitale e presto sarà coadiuvata da un’applicazione che permette di mappare e geolocalizzare in tempo reale le insegne, facilitando così il viaggio alla scoperta delle migliori, ovunque ci si trovi nel paese. I contenuti sono disponibili on line su colazionidacollezione.it in altre lingue e non solo in italiano (inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese). Ogni indirizzo meritevole di spazio all’interno della selezione viene illustrato con una scheda, delle immagini in alta definizione e una «legenda grafica» che metta in evidenza i punti di forza e le caratteristiche dell’offerta: varietà del buffet, presenza di prodotti locali, preparazioni artigianali o pastry chef, tipologia di mise en place e atmosfera. Una Scheda Preludio invece viene predisposta per tutte quelle strutture già segnalate come promettenti, ma in attesa di un resoconto integrale. In aggiunta, un piccolo “inserto” speciale della guida, intitolato “colazioni aperte”, sarà consultabile ogni primo giovedì del mese sulla piattaforma The Over Magazine. Così come il magazine Colazioni d’Italia che include rubriche sul prêt-à-porter, che affiancherà la guida. Siamo comunque curiosi della versione cartacea in fase di progettazione.

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