Un imprenditore, una modella, il piatto italiano piรน celebre. Basterร questo cocktail per rendere i newyorkesi pazzi, anzi โCrazyโ della pizza italiana alla Briatore? Crazy Pizza, il brand del Gruppo Majestas guidato dallo spavaldo imprenditore cuneese e da Francesco Costa, ha aperto il suo primo locale americano a New York, proprio nellโanno in cui una pizzeria della Grande Mela, โUna Pizza Napoletanaโ di Anthony Mangieri, รจ stata nominata la migliore del mondo dallโitalianissima classifica mondiale stilata da 50 Top Pizza.
Heidi Klum (a sinistra) con una pizza
Due modelli agli antipodi, quelli di Mangieri e di Briatore, di proporre la pizza italiana: il primo ha in menu solo le versioni classiche (marinara, margherita, cosacca, filetti di acciuga, bianca piรน una speciale che ruota settimanalmente), lโuomo del Billionnaire punta invece su ingredienti di lusso e spettacolarizza il rito con piccolo show estemporanei di finti pizzaioli (โspinning pizza showโ, a essere precisi) che fanno volteggiare con lโaccompagnamento di una base musicale un disco che simula quello della pizza, mandando in visibilio i presenti (lโho visto con i miei occhi un poโ sbalorditi). Insomma, dopo che gli americani hanno contribuito a ridefinire il concetto di pizzeria nel dopoguerra, reimportandola nellโItalia del boom economico, ecco che noi per gratitudine portiamo in America la versione americanizzata dellโesperienza italiana. Tutto chiaro?
Il locale newyorkese di Crazy Pizza
Il menu di Crazy Pizza New York รจ in linea con gli altri ristoranti del gruppo, che hanno un palinsesto piuttosto rigido. Offre una ventina di pizze dalle piรน tradizionali Margherita (25 dollari) e Calzone (35) alle piรน ambiziose Pata Negra (65), San Daniele (40), Salmone (38) e Tartufo (65). Ci sono poi alcuni antipasti (il Carpaccio di manzo a 30 dollari, la Burrata a 28), qualche insalata (la Caesar costa 20 dollari) e un pungo di piatti classici italiani, dagli Spaghetti al pomodoro (23 dollari) alla Cacio e pepe (27) e al Pollo alla milanese, che poi รจ una classica cotoletta in versione povera, vale a dire senza vitello (30).
Simone Cavalagli
Del resto non si puรฒ negare che Briatore e soci abbiano coraggio, dote che per gli imprenditori รจ necessaria: di recente hanno sfidato gli dei della pizza aprendo perfino a Napoli, dopo Milano, Roma, Porto Cervo, Varazze, Forte dei Marmi, Catania, Monte-Carlo, Londra, Doha, Kuwait City, Bahrein, Riad e Saint-Tropez e in attesa di sbarcare a Belgrado (a novembre) e a St Moritz (a dicembre). La sede della Crazy Pizza newyorkese si trova a SoHo, nella parte piรน creativa e trasgressiva di Manhattan. Il locale avrร un ambiente descritto come โmoderno e accoglienteโ, con una spaziosa zona bar e una terrazza in grado di accogliere un centinaio di clienti. โLโapertura di New York โ dice Briatore – rappresenta per noi una tappa fondamentale. Questo รจ il 16ยฐ ristorante Crazy Pizza e segna lโinizio di una nuova fase nel nostro percorso di crescita internazionale. New York รจ la location ideale per portare la nostra visione di Italian fine dining, incentrata su eccellenza, esclusivitร e intrattenimento, i pilastri del nostro successo. SoHo, con la sua energia vibrante, riflette perfettamente lโanima innovativa del nostro brand, e siamo pronti a offrire un’esperienza che va oltre la cucina, facendo vivere ai nostri ospiti uno stile di vita autenticamente italiano. Non si tratta solo di innovare nell’arte della pizza, ma di creare un luogo in cui cibo, cultura e creativitร si fondono in modo unicoโ.
Ok, ma la modella? Si tratta di Heidi Klum, che per lโinaugurazioneย ha selezionato una lista di invitati โupper classโ, il primo passo di una joint venture pluriennale che dovrebbe aprire la strada a una serie di aperture in diverse cittร degli States che dovrebbe consolidare la leadership di Crazy Pizza nel segmento del luxury-fun dining. Al netto del chiaro fastidio con cui la pizza di Briatore รจ considerata dai gourmet, i numeri parlano a favore di Briatore: nel 2023 il brand ha registrato un fatturato di oltre 25 milioni di euro, con una crescita dei ricavi del 24 per cento rispetto allโanno precedente, mentre per il 2024 lโobiettivo รจ superare i 45 milioni di euro. Il gruppo Majestas, controllato per metร dallโimprenditore Flavio Briatore e per lโaltra metร da Primavera Investments, societร che fa capo allโimprenditore Francesco Costa, รจ attivo nei settori della ristorazione, dellโhospitality e dellโintrattenimento di lusso e controlla i marchi proprietari Billionaire, Twiga e Crazy Pizza ed รจ licenziatario con Cipriani Monte-Carlo, Cova Monte-Carlo e Cova Doha, dei due iconici brand Cipriani e Cova. Oggi รจ presente in sei Paesi con 22 locali (di cui 14 controllati e 8 in licenza) tra Europa, Regno Unito, Medio Oriente e ha 1.100 dipendenti.
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