Chi sono i gourmand puri? Quelli che โ tassativamente non per lavoro o per interesse economico โ amano sedere (e mangiare) alle migliori tavole del mondo e collezionare menu e ricordi di pranzi o cene superbe? Nel mensile di gennaio del gambero Rosso trovate i loro profili. Qui un assaggio.
Viso rotondo, capelli bruni, occhi vivaci divisi dal naso incurvato verso squisite libagioni; oppure lineamenti squadrati, setto dritto e mascella volitiva, forse per lโesercizio indefesso a tavola. Alexandre Balthazar Laurente Grimod de la Reyniรจre era avvocato; Jean Anthelme Brillat-Savarin un fine giurista, consigliere della Corte di Cassazione, nonchรฉ uomo politico. Entrambi gourmet, anzi โgourmand par prรฉdispositionโ oltre che โpar รฉtatโ, secondo la catalogazione dello stesso autore della Fisiologia del Gusto, basata sulla fisiognomica e soprattutto sulla vocazione professionale.
โI predestinati del buongusto sono perlopiรน di statura media, hanno il viso tondo o quadrato, occhi brillanti, fronte piccola, naso corto, labbra carnose e mento tondeggiante. Le donne sono grassocceโ, scriveva Savarin. Perchรฉ โle passioni agiscono sui muscoli, e molto spesso, anche se un uomo tace, gli si possono leggere in viso i diversi sentimenti da cui รจ agitato. Questa tensione, per poco che sia abituale, finisce per lasciare tracce sensibili e dร cosรฌ alla fisionomia un carattere permanente e riconoscibileโ. Per quanto riguarda invece lโโรฉtatโ (ovvero professione e condizione sociale), risucchiati nel gorgo della storia cavalieri e abati, sopravvivono oggi quattro macrocategorie: i finanzieri, le cui disponibilitร economiche non si disperdono in quantitร , ma si concentrano in qualitร e in raritร ; i medici, grazie allโabitudine alla blandizie e allโomaggio derivante dal potere sul bene piรน prezioso, la salute; i letterati, immancabili nei salotti per il loro รฉsprit, ivi viziati e vezzeggiati; i bigotti, che riversano sulla tavola lโintero principio di piacere, trovando sbarrate altre strade.
Nellโepoca dei foodies e della paraprofessionalizzazione, con lโaccesso di massa a guide e citizen journalism, รจ ancora questo lโidentikit del gourmet? Spesso presente sui social, amato e temuto dagli chef come e piรน d’un critico professionista, s’aggira per i ristoranti ma non รจ certo un fantasma, somiglia anzi sempre piรน a un influencer, la cui credibilitร riposa sullโassenza di interessi professionali e sulle pile di conti profumatamente e puntualmente pagati. Cโรจ il gourmet vecchio stile, professionista affermato, intrappolato dalla gastronomia nei pranzi di lavoro, ma anche lโimpiegato monomaniacale e perfino il giovanissimo instancabile: un foodie che ce lโha fatta! Chi in un modo chi in un altro, sempre sul pezzo piรน succoso da addentare, riescono perfino a guidare le guide, orientando ispezioni, suscitando dibattiti, spifferando suggerimenti strategici, forti di una capacitร di spesa che facilita la deontologia e la cooptazione. Chi meglio di loro, dietro la maschera dellโamateur disinteressato?
La distribuzione non รจ omogenea e lo conferma la nostra selezione nelle pagine del mensile di gennaio del Gambero rosso: si concentrano al nord (anche se ce ne sono di livello anche a Mezzogiorno!) forse per il vantaggio storico nella ristorazione gastronomica, senza sovrapposizioni con attivitร retribuite. Ognuno autodidatta di se stesso nella formazione di un palato unico e libero, che lo rende protagonista della dining scene contemporanea. Anche se dopo la tavola รจ forse a tavolino che si ri-digerisce meglio il piatto, aggredito dagli enzimi dellโanalisi e innaffiato dal succo nero dellโinchiostro. Dopotutto cโรจ ancora bisogno, forse, di una critica professionale.
a cura di Alessandra Meldolesi
disegni di Gianluca Biscalchin
QUESTO ร NULLA…
Nel numero di gennaio del Gambero Rosso, un’edizione rinnovata in questi giorni in edicola, trovate il racconto completo con identikit e testimonianze dei gourmand selezionati: Piero Benvenuti, Felice Marchioni, Enzo Ranieri, Giorgio Grigliatti, Carlo Carlini, Ferdinando e Gaetanina Parigi, Chiara Agostinelli, Gianni Revello, Andrea Vincenzi, Gianandrea Corrado, Franco e Silvana Barbarossa, Cristina Faragli, Alin Fouladvand e Marco Guerra. In piรน il ritratto in 5 punti del gourmand contemporaneo.
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