Il segnalibro รจ fermo da giorni alla pagina 211 perchรฉ รจ li che viene raccontata , con dovizia di particolari, la perfezione che prende il nome di โuovo in raviolo San Domenicoโ. ร questo il piatto simbolo, con tanto di marchio registrato, di uno dei ristoranti piรน prestigiosi della cucina italiana, il San Domenico di Imola, due Forchette per il Gambero Rosso e due Stelle Michelin. ร una ricetta iconica, che rappresenta la massima espressione del ristorante, la classicitร , la tecnica e lโinnovazione e che viene svelata insieme a molte altre, dallo chef Massimiliano Mascia nel libro pubblicato da Minerva: Il San Domenico di Imola, piatti e sogni di un cuoco fra le stelle.
Massimiliano, detto Max (classe 1983), รจ cresciuto nelle cucine del San Domenico a fianco degli zii Natale e Valentino Marcattillii; fin da bambino assaggiava cose buonissime (una vera e propria educazione al gusto), respirava odori unici (quello del pane appena sfornato rimane nella mente per sempre) e vedeva allโopera veri e propri maestri, che lโhanno plasmato nel gusto e nellโanima. Si รจ formato alla scuola alberghiera di Castel San Pietro, ha lasciato il ristorante per formarsi e vedere il mondo della ristorazione (New York, Parigi con Ducasse, lโoriente) ed รจ tornato per non andarsene piรน. โSono rientrato in famigliaโ dice ridendo โi miei zii mi hanno insegnato tutto: il rigore, il dettaglio, la precisione; ed ora li metto a fruttoโ.
Il ristorante ha macinato coperti anche durante la sua assenza ma รจ con il ritorno nel 2010 che Max ha voluto dare una nuova spinta al locale, soprattutto sul piano comunicativo. โLa cucina era giร buonissima, io ho portato la mia etร , le mie esperienze, la mia passione (e precisione), per far rivivere anche ai piรน giovani un luogo storico come questoโ. Massimiliano Mascia รจ un esempio di chef imprenditore che ha saputo adattare in modo eccellente il locale al tempo attuale. Stesso servizio in sala, stessa materia prima in cucina, stessa tecnica impeccabile nei piatti: โil fulcro non sono ioโ dice โma deve essere il ristoranteโ. Ciรฒ che un po’ รจ cambiato รจ la fruizione del locale da parte dellโospite, che oggi puรฒ contare anche su nuovi modi per conoscere la cucina del San Domenico. Un esempio รจ il โMercoledรฌ 70โ per far conoscere ai piรน giovani la storia del ristorante attraverso i suoi piatti e la sua cantina.
Ed anche il libro di ricette appena pubblicato vuole essere per Max un omaggio a un ristorante, punto di riferimento culinario, che ha saputo coniugare qualitร , estro ed eleganza sotto un unico tetto. Lui รจ la nuova generazione, ma senza passato non cโรจ futuro: โi miei zii sono i maestri del mio percorso e, in assoluto, i migliori maestri che avrei potuto incontrareโ.
Il libro, che รจ un vero e proprio racconto di cucina, รจ suddiviso in stagioni e le circa sessanta ricette – dallโantipasto al dolce – ripercorrono la storia del locale, raccontano di materie prime scelte con cura maniacale, di ricette nate dal confronto fra zio e nipote, di piatti presentati con unโeleganza mai ostentata. Cโรจ la ricetta dei ravioli di cotechino in brodo di verza, quella del carrรจ e del cosciotto di agnello con carote gialle, cavolo riccio e salsa di funghi; quella dei tortellini in crema di piselli al basilico e prosciutto di Parma (in primavera) e quella della ricciola e gin tonic in estate.
E poi โluiโ, lโuovo in raviolo con burro di malga, parmigiano e tartufo bianco, una preparazione innovativa al momento in cui venne creata da Valentino Marcattilli e che tuttโoggi rappresenta il locale nella sua tradizione, che non รจ immobilitร . โSarei un pazzo a togliere questo piatto dal menรนโ dice Max โperchรฉ al suo interno cโรจ tutta lโessenza del San Domenico e la gente continua a chiederlo ogni giornoโ.
Se Max rappresenta la continuazione in cucina, suo cugino, classe 1994, porterร nuova energia in sala: โรจ figlio di mio zio Natale che da cinquantโanni accoglie gli ospiti e adesso รจ a New York in un grande ristorante a far la gavetta, e quando tornerร saremo finalmente al completoโ dice sorridendo. Cosรฌ come sorridono gli zii che, sempre presenti, guardano con orgoglio figli e nipoti prendere dimestichezza con un lavoro tanto duro quanto appagante e pensano che adesso lโenergia รจ nelle loro mani. Anche sul futuro del San Domenico Massimiliano Mascia non ha dubbi: โquello che vorrei รจ che ci fosse sempre la mente lucida per seguire e fiutare il cambiamentoโ perchรฉ per il resto: โqui si mangia beneโ. E ci scappa un altro sorriso.
Per i ravioli:
200 g. diย farina 00
40 g. di spinaci
200 g. di ricotta di pecora
100 g. di parmigiano reggiano 24 mesi
7 uova
olio evo
Sale
Pepe
Noce moscata
Per il condimento:
Burro di malga
Pparmigiano reggiano 24 mesi
Tartufo bianco
Procedimento:
Impastare la farina con le due uova fino ad ottenere un impasto omogeneo. Coprirlo e tenerlo da parte.
Nel frattempo lavare e pulire gli spinaci, saltarli in padella con un filo dโolio ed un pizzico di sale. Raffreddarli. In un frullatore unire gli spinaci con 50 grammi di ricotta, poi il resto con 100 grammi di parmigiano, un tuorlo, noce moscata, sale e pepe.
Frullare tutto.
Tirare lโimpasto in una sfoglia molto sottile e ricavare otto dischi da 12 centimetri. Versare il ripieno in un san ร poche con bocchetta da 8 millimetri e formare sulla metร dei dischi un pozzetto; disporre al centro un tuorlo dโuovo ed un pizzico di sale; chiudere i ravioli con i
dischi rimasti vuoti inumidendo i bordi con lโalbume.
Lessare i ravioli uno alla volta in acqua bollente salata per 2 minuti; prelevati con una ramina facendo molta attenzione a non romperli ed adagiarli su una fondina.
A parte in una casseruola sciogliere il burro fino a quando non assumerร un colore nocciola. Cospargere lโuovo in raviolo di parmigiano, tartufo a lamelle e completare versando a filo il burro nocciola che scioglierร il parmigiano.
Al taglio il tuorlo dovrร risultare morbido
Il San Domenico di Imola, piatti e sogni di un cuoco fra le stelle – Massimiliano Mascia – Edizioni Minerva โ 224 pp. – 20 โฌ
a cura di Tommaso Costa
foto Nicoboi Photographer
ยฉ Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati