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La Signora delle Erbe apre il bistrot. Con Mariangela Susigan alla scoperta del Canavese

Da 40 anni Mariangela Susigan รจ la chef patronne della Gardenia di Caluso, tavola rinomata del Canavese. Ma il nuovo progetto Bistronomie vuole fare di piรน per raccontare i produttori del territorio. Ecco come.

  • 19 Marzo, 2019

La Signora delle Erbe

La Signora delle Erbe รจ Mariangela Susigan, da 40 anni chef della Gardenia di Caluso, che la passione per le erbe spontanee del Canavese ce lโ€™ha fin da bambina e ne ha fatto la cifra della sua cucina. Cucina che affonda le radici nel territorio, che lei percorre palmo a palmo, alla ricerca – insieme alle โ€œmagistreโ€, le donne custodi delle tradizioni – di quegli ingredienti selvatici, dall’aglio ursino alla silene, alla pimpinella, al crescione dโ€™acqua, da utilizzare a tavola in abbinamenti inediti.

Mariangela Susigan, ritratto dietro la porta del ristorante

Formula Bistronomie

รˆ da questo amore per il territorio che รจ nata, cosรฌ, naturalmente, lโ€™idea di proporre un bistrot allโ€™interno del ristorante gastronomico. Dove dal lunedรฌ al venerdรฌ, a pranzo e a cena, si puรฒ optare per la formula bistronomie di due piatti a scelta, tra antipasto, primo secondo, piรน un dolce a un prezzo democratico (42 โ‚ฌ).

Perchรฉ questo nome francese, intanto. Non รจ un vezzo, visto che Mariangela รจ nata in Francia, in un castello vicino a Tolosa dove sua madre faceva la cuoca per una nobile famiglia e il suo amore per la cucina รจ iniziato proprio sui testi dei grandi maestri francesi. โ€œBistronomie โ€“ spiega la Susigan – nasce dalla voglia di condividere, di raccontare a quante piรน persone possibile un territorio cui sono molto legata. La forma espressiva รจ sempre la stessa: una cucina comprensibile e sincera che affonda le sue radici nella storia dei luoghi e nelle tradizioni della gente, che si nutre di incontri, vita e prodotti locali, di silenzi e passeggiate nei boschi, che utilizza le erbe โ€œselvaggeโ€ della mia terra. La cucina che piรน mi somigliaโ€.

Punta di vitello di Mariangela Susigan con fiori ed erbe di campo

I produttori,storie di (stra)ordinaria passione

E qui sta la vera novitร  del progetto: non tanto nel proporre un menu piรน accessibile, ma soprattutto nella voglia di far scoprire e riscoprire le eccellenze enogastronomiche del Canavese e i suoi produttori, giovani coraggiosi che hanno fatto scelte di vita importanti. Lei รจ andata a scovarli in giro per le strade del Canavese, nei mercati, sugli alpeggiโ€ฆE spesso li invita alla Gardenia per raccontare i prodotti direttamente, durante cene conviviali.

Cosรฌ si scoprono storie incredibili. Come quella di Rocco Primavera, geometra, e di sua moglie Veronica, accademia di Belle Arti, che nel 2000 lasciano tutto, Torino e lavori sicuri, per finire a Chiesanuova, borgo semisconosciuto โ€“ 687 metri sul mare e meno di 200 abitanti – della Valle Sacra verso Cuorgnรจ, dove iniziano unโ€™attivitร  agricola e poi per una serie di vicissitudini si convertono alla panificazione. Oggi nella loro Agriforneria preparano pane come una volta, solo lievito madre, farine bio, acqua, forno a legna e aria di montagna, che Rocco porta a vendere a Torino, con sempre maggiore successo. O la storia dei Villa, famiglia di affinatori di tome della Valchiusella, ad Alice Superiore; ed รจ unโ€™emozione sentir raccontare da Matteo, poco piรน di trentโ€™anni, con quale amore โ€œcoccolaโ€ le sue tome nella cantina di affinamento: tome che hanno ognuna il nome del produttore (cโ€™รจ la toma Beppe, la toma Delfina… Per il marchio Le tome di Villa) e sono tutte diverse, anche se nascono il luoghi cosรฌ vicini.

Poi cโ€™รจ Aurelio Albano, laurea alla Bocconi, che a Verolengo produce, seguendo rigorosamente la stagionalitร , le verdure che vende al mercato di Chivasso e di Ivrea e che finiscono nellโ€™Orto, uno dei piatti di culto di Mariangela, ortaggi, tuberi e radici. E ancora, Giovanni Actis-Dato, macellaio a Caluso (macelleria Da Teresa) che produce il salampatata secondo la ricetta della nonna Teresa, solo con patate rosse di montagna e solo fino a Pasqua: la chef lo mette nel ripieno dei suoi ravioli di segale, per un gusto insolito.

Un progetto di comunicazione del cibo

Insomma non un bistrot come tanti, ma un progetto di comunicazione alimentare legato al territorio. โ€œIl Canavese sta cambiando non รจ piรน un mondo un poโ€™ chiuso tra le sue montagne: i giovani produttori lavorano bene e sanno farsi apprezzare. E io voglio farli conoscere, valorizzarli nella mia cucina. Il menu bistronomie cambia tutti i mesi, avrรฒ modo di presentarne tantiโ€ .

Vini, va da sรฉ, della zona, a cominciare dallโ€™Erbaluce, fermo, metodo classico e passito. Li produce il figlio Roberto Crosio, tutto in famiglia.

 

Ristorante La Gardenia โ€“ Caluso (TO) – corso Torino 9 – 011/9832249 –ย  www.gardeniacaluso.it

 

a cura di Rosalba Graglia

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