Padre siriano, madre libanese. Femminista, minimalista, artista, instancabile viaggiatrice e grande appassionata di cucina: Anissa Helou, chef specializzata in cucina mediorientale e autrice di libri di cucina di successo, sarร la protagonista della decima edizione di Middle East Now, festival in scena a Firenze dal 2 al 7 aprile 2019, pensato per portare in tavola il Medio Oriente contemporaneo e ideato dall’associazione culturale Map of Creation.
Feast: Food of the Islamic World รจ il suo ultimo lavoro, un volume di oltre 500 pagine in cui offre uno spaccato della cucina mediorientale, con 300 ricette provenienti dalle varie parti del mondo in cui l’Islam si รจ diffuso, dallo Xinjiang a Zanzibar, dal Senegal al Nord Africa, passando per Libano, Turchia, Siria, Afghanistan. Un trattato gastronomico, ancora prima che un ricettario.
Anissa Helou
Ma riavvolgiamo il nastro e torniamo alle origini, a quell’infanzia trascorsa nel Libano degli anni ’60. Anissa รจ una bambina โin carneโ, come lei stessa si autodefinisce con quel pizzico di ironia che la contraddistingue, una piccola buongustaia che ama i sapori netti e decisi e che segue affascinata i movimenti della mamma in cucina. Crescendo, l’amore per la buona tavola resta, ma sceglie di non cimentarsi ai fornelli: โVolevo essere una donna libera, indipendente e cucinare, a quel tempo, equivaleva a essere in qualche modo sottomessa, addomesticataโ.
E continua: โDurante la mia prima convivenza, misi subito le cose in chiaro: non avrebbe dovuto aspettarsi la cena pronta ogni seraโ. Il suo motto, infatti, riservato al partner, gli amici e i parenti, era sempre lo stesso: โApri il frigo e mangia quello che troviโ. Finchรฉ un giorno, un’amica si ferma per cena e si prepara da sola il piatto. โAveva uno sguardo speciale: cucinare l’aveva resa felice. I miei ideali femministi ebbero un tracollo, e decisi che avrei potuto iniziare a cucinare anche io. Magari non quotidianamente, ma per qualche occasione specialeโ.
Anissa Helou nella sua cucina loft
Anissa non aveva esperienza, eppure quel suo modo di osservare costantemente la mamma al lavoro le aveva fornito le basi di cui aveva bisogno: โNon so come sia possibile, ma ero brava e cosรฌ cominciai a prendere spunto da qualche libro di ricetteโ. E a specializzarsi, cosรฌ, in cucina mediorientale.
Oggi, รจ una delle esperte di cucina mediorientale piรน famose al mondo, ma l’animo femminista resta ben saldo: โLa ristorazione รจ ancora un ambito prettamente maschile, che puรฒ risultare scomodo per una donna. Per fortuna, perรฒ, la professione si sta allargando sempre piรน anche al mondo femminile. E poi, finalmente sta cambiando mentalitร : i ragazzi giovani non si aspettano piรน che sia la loro compagna a cucinareโ.
Quella di Anissa รจ una cucina semplice, essenziale, minimalista. Proprio come la filosofia di vita che ha scelto di adottare: โUn giorno, improvvisamente, ho realizzato quanto fossero inutilmente ingombranti tutti gli oggetti che possedevo. Da allora, ho cercato di minimizzare quanto piรน possibile condizioni che generano confusione, anche in cucinaโ. Ricette semplici, โche alle volte modifico leggermente ma in maniera decisiva, tanto da trasformarle in piatti nuoviโ.
Pane Harem
C’รจ poi un grande senso estetico, lascito del suo passato nel mondo dell’arte: โVoglio poter godere della bellezza di ciรฒ che mi circonda, in cucina cosรฌ come in sala da pranzo. Che si tratti del piatto, i complementi d’arredo o gli ingredienti stessi, poco importa: ciรฒ che conta รจ che siano belliโ.
Il percorso di Anissa Helou รจ iniziato anni fa, ma oggi la cucina libanese โ e piรน in generale quella mediorientale โ ha completamente invaso la Gran Bretagna, uno dei Paesi in cui la cuoca ha vissuto piรน a lungo. Il punto di forza? โIl modo in cui si mangia: piccole porzioni, tanta condivisione tra i commensali, e focus sulle materie primeโ.
Attualmente la chef vive in Sicilia, una terra dove ritrova quel clima, gusto e โstile dolce vitaโ tipico del suo Libano, che la fa sentire a casa. Prima, perรฒ, ci sono stati Parigi, il Kuwait, Londra: โMi sento a mio agio ovunque, anche se oggi probabilmente definirei Londra la mia casaโ. Fra i suoi luoghi del cuore, perรฒ, c’รจ sempre Aleppo, โcapitale gastronomica del Medio Oriente, con una cucina sofisticata e complessa. E tutti i suq (mercati, ndr) suggestivi che c’erano prima della guerra… una cittร da scoprireโ.
Raccontata, cosรฌ come tanti altri luoghi, nell’ultimo libro. โGli stereotipi e il modo in cui l’Islam e i musulmani vengono dipinti nel mondo occidentale offre un’immagine distorta della nostra cultura, solitamente vista sotto una cattiva luce. Quello che voglio fare con questo libro รจ scardinare i luoghi comuniโ. Partendo dal cibo.
Tradizionale pane arabo
Oltre al libro, il festival di Firenze sarร un’occasione unica per scoprirne di piรน sul pane tipico dei Paesi mediorientali, oggetto di dibattito durante l’evento: โInsieme al riso, il pane gioca un ruolo da protagonista. In tanti Paesi viene usato per accompagnare qualsiasi tipo di cibo a ogni pastoโ. Il preferito di Anissa? Quello marocchino, โfacile da preparare e gustosissimoโ.
a cura di Michela Becchi
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