In Italia la conosciamo come Smirne, dal greco antico mirra, per la facilitร con cui la pianta biblica cresce sulle coste turche del mar Egeo, dove la cittร รจ stata fondata diversi secoli prima di Cristo. In turco รจ Izmir, terzo insediamento piรน popoloso della Turchia contemporanea, dopo Istanbul e Ankara, cittร moderna, ma debitrice alle sue radici antichissime, che ne fanno un visitatissimo centro archeologico. Sul turismo, del resto, โla bella Izmirโ ha costruito il suo presente, grazie anche alla posizione invidiabile su una delle coste piรน affascinanti del Mediterraneo, con le acque termali che abbondano nell’entroterra e le spiagge sul Mar Egeo (oltre 100 chilometri di spiagge naturali, tra lidi attrezzati e insenature nascoste). Dunque non stupisce che la cittร sia tra i luoghi di villeggiatura privilegiati dagli istanbulioti benestanti e porto abituale per gli yacht che navigano nel Mediterraneo. Ma al turismo turco e internazionale in cerca di oasi di relax immerse nella natura รจ destinata anche l’offerta dei resort allineati lungo tutta la costa. Il Club Marvy, affacciato sul mare della Kesre Bay, circa un’ora d’auto a sud di Smirne, risponde perfettamente allo scopo, con il merito di aver impostato sin dall’inizio il progetto di โcolonizzazioneโ dell’area sui principi dell’ecosostenibilitร e della biodiversitร , all’insegna di un ridotto impatto ambientale e climatico e della valorizzazione della cultura locale.
Dietro alla realizzazione del resort, nato nel 2017, c’รจ il gruppo Paloma Hotels, che in Turchia gestisce oltre dieci strutture, pur conservando la sua dimensione familiare: Ece Tonbul ha una lunga formazione internazionale alle spalle, e oggi รจ la Ceo del gruppo, seconda generazione di una famiglia che possiede anche l’azienda agricola da cui provengono molti dei prodotti utilizzati nei ristoranti del Club Marvy. Il resort – che conta 338 camere di cui la metร affacciate sul mare, 5 tra ristoranti e bar circondati dal verde, una scenografica piscina e una spiaggia privata โ rivendica la sua identitร turca in ogni dettaglio: turco รจ l’architetto che ha realizzato il progetto (Faheretitn Aykut), come pure le maestranze che hanno contribuito a concretizzarlo, e i prodotti che rendono piacevole il soggiorno degli ospiti, dal kit per la cura del corpo agli asciugami, agli oggetti d’arredo.
Ma anche frutta e verdura, conserve, mostarde, olio, burgul arrivano dalla fattoria biologica gestita dalla madre di Ece, a mezz’ora di macchina dal resort. Sono queste le premesse su cui รจ maturato il coinvolgimento di Cristina Bowerman nel progetto. La chef pugliese, di stanza a Roma, si appresta a inaugurare il suo primo ristorante all’interno di una struttura alberghiera proprio al Club Marvy (non la prima italiana a intraprendere questa strada: tra gli ultimi scesi in campo anche Massimo Bottura, con Torno Subito a Dubai). E la decisione non รจ stata affrettata: โQuando mi hanno proposto l’idea, un anno fa, ero scettica. Portare un progetto all’estero, in un resort, senza snaturare la propria idea di cucina, รจ sempre difficile. Richiede molto impegno, e fiducia nella controparte. Poi, l’estate scorsa, ho visitato per qualche giorno la struttura, sono stata alla fattoria, sono tornata bambina raccogliendo i gelsi fino a tingermi completamente le mani di viola. Ho conosciuto una realtร che non mi aspettavo, molto genuina, legata alle tradizioni della terra (fanno persino la melassa in azienda!), e insieme modernissima nel rispettare l’ambiente e nel gestire ogni dettaglio, dall’organizzazione della squadra all’attivitร di comunicazione del brandโ.
Garanzie indispensabili per intraprendere con entusiasmo la sfida, che il prossimo 3 maggio โ data prevista per l’inaugurazione del ristorante โ giungerร al primo traguardo, con la presentazione al pubblico di Buono by Cristina Bowerman. Un nuovo ristorante in forze alla struttura, perรฒ con autonomia piena, perchรฉ Buono diventi la punta di diamante di un’offerta di ristorazione che vuole strizzare l’occhio ai viaggiatori gourmet, e ancor prima ai turchi in cerca di una cucina moderna e originale: โPer la prima volta, il gruppo ha scelto di aprire uno dei suoi ristoranti anche ai clienti esterni; mentre per gli ospiti del resort rappresenteremo comunque una proposta extra, non inclusa nei pacchetti venduti in fase di prenotazione del soggiorno. E il ristorante, nella sua versione gourmet, sarร aperto solo a cenaโ. A confermare le peculiaritร del progetto รจ anche il numero ridotto di coperti, solo 60, per un’esperienza decisamente diversa da quella a cui ci hanno abituato i grandi ristoranti da resort.
Un render di Buono by Cristina Bowerman
Ma Buono sarร un progetto ben piรน articolato: โAbbiamo una proposta di charcuterie con cocktail bar che funziona tutto il giorno, per la vendita di prodotti al dettaglio, un aperitivo a base di salumi italiani, un drink o la preparazione di un panino da portare in spiaggia. Poi il laboratorio per la produzione di formaggio in loco, affidato agli insegnamenti di un casaro italiano: produrremo mozzarella, burrata, ricotta, partendo dal latte crudo della fattoria della famiglia Tonbulโ. La commistione tra le due culture, italiana e turca, del resto รจ il fil rouge su cui si innesta l’intero progetto: โBuono รจ un ristorante di cucina italiana moderna, che per questo non segue in modo pedissequo la tradizione, si affida alla creativitร e alla possibilitร di ripensare ricette consolidate, anche utilizzando prodotti turchi. Per esempio la cacio e pepe, che proporrรฒ con un formaggio stagionato locale, scoperto durante le mie visite in zona, al posto del pecorinoโ. E ci sarร pure il laboratorio (a vista) per la produzione di pasta fresca, anche ripiena.
A vista sarร la cucina, affacciata sulla sala, affidata alle cure di Nicola Mirielli: โLui รจ la persona giusta per questo progetto. Ha giร lavorato con me, รจ molto preparato, in grado di guidare una brigata, sua mamma รจ turca. Cercava un’opportunitร per trasferirsi, รจ arrivataโ. Con lui ci saranno Daniele Termini e una giovane chef turca, โNuhr, una ragazza bravissima, mi ha affiancato per un paio di mesi da Glass, sarร il braccio destro degli chefโ. Piรน un altro paio di ragazzi, a completare la squadra. La direzione del ristorante, invece, รจ affidata a Tamer Bey, anche lui turco, ma cresciuto in Italia: โIronia della sorte, ha frequentato l’istituto alberghiero a Bari, poi รจ stato a Pollenzo. Ci siamo conosciuti per il progetto, e anche il suo mi รจ subito sembrato il profilo perfettoโ. Dai ristoranti piรน blasonati di Istanbul proviene il maitre, turchi sono i ragazzi in sala. Per la fornitura dei prodotti italiani (specie i salumi, in un Paese a maggioranza islamica che pone regole stringenti su carne e derivati del maiale), in un primo momento, ci si appoggerร ai canali di Eataly Istanbul: โAbbiamo carta bianca sulla scelta dei prodotti, la proprietร mi ha lasciato grande autonomia dall’inizio. ร un progetto che ho pianificato con cura, dalla scelta dei piatti prodotti da artigiani turchi al progetto della cucina e della salaโ.
Ma il menu? Oltre alla carta di tapas per il cocktail bar, il ristorante proporrร a cena un menu alla carta, e due percorsi degustazione che entreranno a regime nelle prossime settimane: โPartiamo con la carta, 5 proposte per ogni sezione, con piatti di ispirazione italiana piรน evidente rispetto a quella che รจ la mia cucina da Glass, ma comunque originaliโ. Per esempio l’agnello proposto con il gorgonzola, โun formaggio che ho scoperto piacere moltissimo ai turchiโ. E poi la valorizzazione della bottarga locale, comune alle due tradizioni. Ma anche un paio di signature della chef: il Raviolo liquido di parmigianoย e la sfera di tiramisรน. Carta dei vini articolata, tra proposte italiane, francesi e turche. Prezzo medio sui 50 euro. Dopo il fine settimana inaugurale, il ristorante sarร regolarmente aperto dal 5 maggio, in attivitร per tutta la stagione di apertura del resort (fino al 31 ottobre, e di nuovo dall’inizio di aprile, il prossimo anno). Da un paio di settimane si lavora agli stress test, Cristina sarร presente per i primi giorni, e poi farร la spola con l’Italia in modo costante per i primi mesi. Si punta a conquistare il pubblico turco, ma anche i viaggiatori internazionali, con grande attenzione al mercato inglese, russo, tedesco, libanese. Si parte con il piede giusto: โHo seguito molti progetti, ma sono rimasta impressionata dalla professionalitร e dall’accuratezza di questo gruppo. Sono felice del risultato, e fiduciosaโ. Tra qualche giorno s’inizia.
Buono by Cristina Bowerman – Smirne (Turchia) –ย Club Marvy, Kesre Koyu, Ozdere – www.clubmarvy.com
a cura di Livia Montagnoli
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