โTutta la traversata รจ stata un susseguirsi di luoghi splendidi e, dove l’uomo non ha fatto ‘disastri’, piena di persone belle, disponibili a farsi invadere da una troupe chiassosa e curiosa, sempre alla ricerca di bontร e bellezzaโ. A parlare รจ Giorgio Barchiesi, ma forse รจ piรน facile se lo chiamiamo Giorgione. Con questo nome si รจ fatto conoscere e amare sul piccolo schermo. Ben 8 anni di trasmissioni targate Gambero Rosso Channel nelle quali ha fatto conoscere la sua personalitร istrionica e la sua cucina golosa, sorda alle mode temporanee e tutta concentrata al gusto e alla genuinitร .
Stavolta Giorgione porta la sua filosofia gastronomica, tutta orto e cucina (per citare un suo programma famoso e il titolo di questo volume) in nord Italia, alla scoperta della grande varietร di sapori e di ricette che offre quest’angolo della penisola. Da est a ovest, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, alla ricerca di tradizioni, di prodotti e produttori โbuoniโ, espressione di specifici territori e culture. Da rispettare, sรฌ, ma anche da interpretare senza soffocare sotto inutili diktat. Giorgione si spinge, ancora una volta, lontano da quella casa nel bosco in Umbria, e ancora una volta lo fa con spirito colmo di allegria e di curiositร , di voglia di scoprire sapori, storie, persone; pronto ogni volta a lasciarsi incantare e meravigliare.
Cosรฌ il passaggio in Piemonte รจ occasione per scoprire i fagiolini pongo, quelli di Bombonina, piccoli piccoli e senza filo che Giorgione trasforma nel ripieno dei fiori di zucca insieme al formaggio di capra. Gli allevamenti sono un’attrazione irresistibile: quelli di capre (di razza Saasen), quelli di bufale (dell’azienda Moris di Caraglio) o di polli (Pollo Felice di Margarita dove Alberto Streri alleva pulcini a terra, liberi di correre e giocare) senza scordare un passaggio a Carrรน, per conoscere il re dei bovini: il bue grasso. Di ogni materia prima un piccolo racconto mescola suggestioni, emozioni e note tecniche che me illustrano bontร e caratteristiche, cosรฌ da dare, a ognuno, informazioni utili per orientarsi nella spesa. Prima di mettersi ai fornelli. Perchรฉ ogni prodotto viene poi elaborato in ricette โ 50 in totale – che rinnovano i sapori classici senza perรฒ stravolgerli. ร la volta del plin di capra e del bollito alla piemontese, o ancora del pollo peperoni e nocciole.
La Liguria รจ terra di verdure e di piatti che le esaltano, come i corzetti con zucchine trombette ed erbe, o le biete e coste ripiene, o ancora le trofie alle erbe o i pansoti alle erbe con salsa di noci. Persino il polpettone รจ ravvivato dai fagiolini. Mentre il mare regala sapori e profumi. Il mercato del pesce di Santa Margherita รจ tappa imprescindibile, soprattutto seguendo i consigli di Giorgione sui banchi migliori: scampi, gamberi rossi (che lui usa per farcire i pansoti) e tanti altri prodotti. Barchiesi perรฒ non si รจ fermato al mercato: รจ salito fin sulle barche alla ricerca delle migliori seppie, dei pagri (guardate la ricetta del cappon magro) e via cosรฌ. La Lombardia significa pesce di lago formaggi del Garda e grappa, mentre in Veneto si va in cima al Monte Baldo, alla scoperta dei suoi terreni meravigliosi, rigogliosi di erbe aromatiche, verdure e animali. Tutt’intorno ci sono uliveti, funghi, tartufi, marroni (da cui c’รจ anche chi produce una birra che Giorgione impiega per uno stracotto) e tanto meraviglioso miele, quello dell’Apicoltura Liviero. Le malghe offrono formaggi straordinari mentre il lago assicura pesce d’acqua dolce e piatti saporiti e veraci (come le sarde di lago in saor o il risotto al lavarello fresco e affumicato). Non si puรฒ lasciare il Veneto senza affacciarsi alla marca trevigiana e al suo radicchio. Ultime tappe: il Trentino Alto Adige che โ ammonisce Giorgione โ non รจ solo mele: ci sono broccoli di Torbole, il cavolo cappuccio, le carote e poi ancora mais e formaggi. Cosa sarebbe la cucina di questa zona senza la polenta e senza i formaggi! Il viaggio si conclude in Friuli Venezia Giulia, nel Carso, vero scrigno di cose buone. Dai formaggi (come lo Jamar di Zidarich stagionato nelle grotte carsiche, opulento condimento di maltagliati insieme a erbe selvatiche) ai vini.
ยฝ cespo di verza, 1 spicchio dโaglio, paprika, 1 mazzetto di crespigno ed erba noce, 1 rametto di nepitella, vino bianco, olio extravergine d’oliva, sale.
Sminuzziamo la verza sottilmente (facciamo una zuppa veloce, non a lenta cottura) e la mettiamo a rosolare in un tegame con dellโolio, una becca dโaglio schiacciata e, al posto del peperoncino, una spolverata di paprika.
Mentre la verza cuoce, puliamo le erbe (crespigno, erba noce e nepitella), quindi le aggiungiamo in tegame. Sfumiamo con vino bianco, condiamo con un poโ di sale e lasciamo stufare. Per creare la zuppa bagniamo le verdure con un mestolo di acqua calda salata e facciamo cuocere. Questo piatto puรฒ essere arricchito in svariati modi: ci si puรฒ cuocere della pasta, si possono aggiungere dei crostoni di pane, ma io voglio sentire tutta lโessenza di queste erbe, quindi la mangio cosรฌ in semplicitร , coronando il tutto con un filo dโolio a crudo. Del Garda, ovviamente.
Giorgione Orto e Cucina 4. Viaggio al Nord – Giorgio Barchiesi, foto Francesco Vignali – Gambero Rosso – 160 pp. – 18 โฌ
a cura di Antonella De Santis
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