Ha forse beneficiato della riscoperta del quinto quarto a opera della giovane ristorazione italiana, almeno per quel che riguarda la sua presenza sui menu di insegne non necessariamente devote alla cucina tradizionale. Ma in realtร il lampredotto, goloso ripieno del panino di tradizione toscana, ha sempre continuato a raccontare la storia di una tra le specialitร piรน celebri della cucina popolare italiana dal suo avamposto piรน tipico: la strada. E infatti, soprattutto nel capoluogo toscano, chioschi e baracchini dei lampredottai sono venerati dai fiorentini come istituzioni, custodi di pratiche antiche per la lavorazione ottimale di un taglio specifico dello stomaco bovino, l’abomaso. Affiliato alla grande famiglia della trippa, il lampredotto si caratterizza per il colore violaceo della gala, la parte piรน magra dell’abomaso, solcata da creste ravvicinate, che bollita a lungo insieme alla spannocchia (la parte piรน grassa, piรน morbida e delicata) permette di ottenere un gusto equilibrato e molto piacevole. Nel classico panino toscano detto semelle o semellino (ma รจ sempre piรน raro trovarlo), il lampredotto viene servito tagliato al coltello sul momento, dopo aver imbevuto il pane nel brodo di cottura. E poi condito a piacere di chi lo acquista: semplice, con salsa verde, in zimino (cioรจ in umido, sporcato con un po’ di pomodoro e l’aggiunta di bietole).
Lungi dall’essere relegato tra le specialitร del folclore popolare, a uso e consumo dei numerosi turisti che visitano la Toscana il suo capoluogo, il panino col lampredotto รจ amatissimo dai toscani: l’ultima analisi di Confartigianato Firenze riferisce che il fiorentino medio lo consumi almeno cinque volte al mese, con punte che toccano tre panini a settimana per chi lavora in centro cittร , e abitualmente incrocia sul percorso il baracchino di un lampredottaio (ognuno ha il suo preferito, e guai a contestarlo!). Dunque il settore attraverso un periodo fiorente. Il rapporto di Confartigianato evidenzia, nella sola Firenze, un giro d’affari pari a 7,5 milioni di euro all’anno; ogni venditore al dettaglio ordina dai 5 ai 50 chili di lampredotto al giorno. E il prodotto continua a rappresentare un simbolo gastronomico della cittร , mantenendo intatto il proprio valore identitario e culturale. Se a questo si aggiunge il valore commerciale del settore โ con ricadute importanti per il tessuto economico e produttivo fiorentino โ รจ piuttosto comprensibile la richiesta avanzata da Alessandro Sorani, Presidente di Confartigianato Imprese Firenze, che mira alla stesura di un disciplinare per tutelare il lampredotto.
Regole per chi opera nel settore, quindi, per dare valore ai baracchini che da generazioni lavorano con qualitร . Ma anche per difendere l’identitร del prodotto, come richiesto da produttori e venditori al dettaglio che animano il settore. Insomma, la stesura di un regolamento, di comune accordo con l’amministrazione cittadina, dovrebbe stabilire criteri di qualitร condivisi, a tutela di chi opera nel rispetto della tradizione (molti altri, in una cittร presa d’assalto da visitatori in arrivo da tutto il mondo, preferiscono cedere a richieste pittoresche, o vendere cibo di dubbia qualitร ). Da parte di chi avanza la proposta, invece, ci sarebbe piena disponibilitร a esporre il disciplinare, utilizzato principalmente come manifesto per rivendicare il rispetto rigoroso della tradizione. In poche parole, se un turista avanza una richiesta troppo eccentrica per personalizzare il suo panino, il lampredottaio vuole essere libero di rigettarla. La pratica รจ giร comune tra i piรน intransigenti difensori della tradizione locale โ solitamente, i lampredottai non le mandano a dire, e anche questo fa parte del gioco โ ma potersi appellare a un โdocumentoโ, secondo Confartigianato, sarebbe la piรน convincente dimostrazione del valore del settore. Al momento, sul tavolo c’รจ la richiesta di un incontro con le istituzioni, nella figura di Federico Gianassi, assessore alle attivitร economiche del Comune di Firenze.
Al di lร delle impellenze dellโattualitร , non potevamo esimerci di rinnovarvi lโinvito a provare questa specialitร fiorentina unica nel suo genere, per preparazione e modalitร di consumo. Una delle quintessenze italiane dello street food. Non resta dunque che seguire il link qui sotto.
a cura di Livia Montagnoli
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd