Molte delle misure sono state giร annunciate nei giorni passati. Il decreto doveva uscire sabato, poi domenica, poi lunedรฌ mattina, alla fine รจ uscito lunedรฌ pomeriggio. Ma tutto รจ una corsa contro il tempo, con la consapevolezza che di tempo ne servirร moltissimo per uscire da questa crisi multiforme – sanitaria, economica, sociale – e tornare alla normalitร o ad una nuova normalitร . Viviamo su un doppio binario: il qui e ora dell’emergenza, e il futuro prossimo e remoto della resistenza e della ripresa.
Per questo sono urgenti immediate contromisure per contrastare un virus che pare voler divorare le nostre vite. Provvedimenti che consentano di reggere l’impatto e ripartire il prima possibile, molti dei quali sono trapelati, nella speranza – chissร – di un segnale che potesse tranquillizzare popolazione e mercati. Lo chiamano decreto antivirus o Cura Italia, a sottolineare quanto i vari aspetti di questa emergenza e i conseguenti provvedimenti, siano collegati. Piรน di 120 articoli, di fatto una vera e propria manovra economica costruita in poche ore per tamponare una situazione di emergenza senza precedenti. Il decretรฒ avrร โun impatto doppio rispetto all’ultima legge di bilancioโ dice il viceministro dell’economia Antonio Misiani. ร il primo passo, rassicurano, ne seguiranno degli altri (giร ad aprile) dopo questo testo licenziato dal Consiglio dei Ministri, che potrร essere migliorato dall’esame parlamentare per la sua conversione, fanno sapere dal Ministero dellโEconomia e delle Finanze per confortare coloro che โ inevitabilmente – saranno delusi. Vedremo.
25 miliardi di euro, 7 in piรน dei 18 previsti in un primo momento. Soldi recuperati anche alla concessione di un extradeficit da parte dell’Europa. Un’operazione che mobilita finanziamenti per 350 miliardi e include aiuti per medici, lavoratori, famiglie e imprese e sospensione delle scadenze fiscali, a partire da quelle in scadenza oggi, 16 marzo. Nessuna riduzione delle bollette, ipotesi abbandonata perchรฉ fuori copertura: รจ giร impiegato il limite di indebitamento netto consentito dal Parlamento. Ma molti provvedimenti possono correre in soccorso delle attivitร obbligate a rimanere chiuse per ilย decretoย #iorestoacasa.
Ma di certo non basterร un provvedimento a breve termine: dopo il Covid-19 nulla sarร piรน come prima. โCol decreto non esauriamo questo compitoโ dice Giuseppe Conte. โSiamo consapevoli che non basterร . Domani dovremo predisporre nuove misure perchรฉ dovremo ricostruire un tessuto economico sociale fortemente intaccato da questa emergenza. Come? Con un piano di ingenti investimenti che dovremo promuovere con una rapiditร che questo paese non ha mai conosciuto prima. Dunqueโ conclude โsemplificazione, innovazione, alleggerimento delle tasseโ.
Non bisogna scordare, inoltre, che strutture alberghiere e mezzi potrebbro essere requisiti e impiegati per rispondere all’emergenza.
โRisorse e interventi importantiโย li definisce la Cia (Confederazione Agricoltori Italiani) che auspica che si lavori subito per โprevenire crisi post emergenza quasi certeโ. Nel settore dell’agricoltura la criticitร potrebbe essere nella difficoltร a reperire manodopera, se la situazione attuale dovesse protrarsi, arrivando al paradosso di mancanza di prodotti sugli scaffali perchรฉ non c’รจ chi raccoglie i prodotti. Per questo l’associazione di categoria chiede che vengano introdotti โstrumenti e meccanismi agili per recuperare lavoratori nelle prossime campagneโ.
Plauso anche da Confagricoltura con il presidente Massimiliano Giansanti che lo definisce “un primo, importante sostegno alle imprese” anche quelle agricole che “pur tra tante difficoltร , continuano a lavorare per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini. In attesa” conclude “di ulteriori provvedimenti per limitare i contraccolpi di una crisi pesantissima, tenendo anche conto delle necessitร dei singoli settori produttiviโ.
โSiamo consapevoli che si tratta di ‘un’ decreto e che altri verranno a supporto del tessuto economico produttivoโ commenta Cesare Battisti, Segretario Generale di Ambasciatori del Gusto โL’emanazione del provvedimento tuttavia รจ stata tardiva, nonostante le varie comunicazioni, il 16 marzo la maggior parte di noi รจ stata costretta a pagare i contributi in assenza di una norma certa pubblicata per tempo, per evitare la sanzione prevista. Comprendiamo lo sforzo del Governo ma ribadiamo che la ‘sospensione’ di tributi e contributi non รจ una misura sufficiente, estende l’agonia ma non salva veramente dalla crisi. Bisogna insistereโ continua โaffinchรฉ lo Stato ‘abolisca’ questi tributi, questo รจ un punto importante da far capire, solo cosรฌ si puรฒ tentare una ripresa ‘sana’. Non recupereremo mai completamente il gap dei mancati introiti se non negli anni futuri. I nostri fatturati sono a zero, come faremo a pagare tra due mesi? Occorre avere piรน coraggio, proprio come stiamo facendo noi nel lottare per non chiudereโ. E conclude: โSperiamo soltanto che sia soltanto l’inizio di una serie di aiuti, una goccia nel mare, ma comunque un segnale.โ
Sostegno alla Sanitร . Finanziamento aggiuntivo di circa 3,5 miliardi al sistema sanitario e alla Protezione Civile e agli altri soggetti impegnati sul fronte dell’emergenza
Sostegno all’occupazione e ai lavoratori di oltre 10 miliardi per la difesa del lavoro e del reddito. Sostegno aggiuntivo al reddito con riduzione del cuneo fiscale per questo mese.
Iniezione di liquiditร nel sistema del credito per mobilitare circa 340 miliardi di finanziamenti all’economia reale, con una sospensione delle rate di prestiti e mutui, tramite fondi e garanzia pubbliche al credito, col potenziamento fondo di garanzia, con il meccanismo del fondo Gasparini con la sospensione delle rate dei mutui dei lavoratori autonomi o di chi ha perso il lavoro, o con una garanzia pubblica che consente al sistema degli istituti bancari di sospendere le rate dei prestiti o estendere i finanziamenti.
Sospensione di obblighi di versamenti per tributi e contributi a partire da quelli in scadenza oggi, lunedรฌ 16 marzo.
Sostegno agli investimenti
Quarantena: il periodo di isolamento viene considerato come malattia non computabile ai periodi del comporto. Quel periodo di tempo oltre il quale un datore di lavoro ha diritto di recedere dal contratto. Dunque i giorni di inattivitร prolungata e obbligata dalla quarantena non rappresentano una valida giustificazione per il licenziamento. In tal senso, vengono anche fermate le procedure di licenziamento effettuate a partire dal 23 febbraio, da quando โ cioรจ โ รจ cominciata la crisi. L’obiettivo รจ chiaro: mantenere i posti di lavoro.
E quei ristoranti che stanno affrontando una crisi a causa sia della brusca riduzione della clientela che della chiusura? A questo intervengono gli ammortizzatori sociali, prima tra tutte la cassa integrazione che viene estesa a tutti i settori, fino a 9 settimane, e riguarda anche aziende piccole e piccolissime. Persino quelle con un solo dipendente. ร un sostegno al reddito e alle aziende, tutte quelle attivitร che possono cosรฌ superare i primi momenti di difficoltร . Nel decreto anche l’aumento del fondo di integrazione salariare e, probabilmente, l’ampliamento del Fondo di Garanzia. Cosรฌ dagarantire anche alle imprese piรน piccole, inclusi bar, pasticcerie e ristoranti, maggiore liquiditร .
Un altro provvedimento che aiuterร le imprese, anche le piรน piccole (soprattutto le piรน piccole), รจ la possibilitร di rimandare gli adempimenti fiscali: sospensione dei versamenti Iva (a partire da quella di marzo, in scadenza oggi, lunedรฌ 16 marzo), dei contributi previdenziali, delle ritenute fiscali fino al 31 maggio 2020 senza limiti di fatturato per le imprese dei settori piรน colpiti e dei contribuenti fino a 2 milioni di fatturato. โTutti possono sospendere il versamento dell’Iva, ma chi puรฒ paghiโ: รจuna nota espressa a piรน voci dagli esponenti del Mef e dal governo: โper il bene del paese e per finanziare un sistema pubblico che ha delle esigenze straordinarieโ.
Nelle prossime ore vedremo se sono confermati anche gli altri provvedimenti annunciati che di certo avranno un peso decisivo per ristoranti e pubblici esercizi, quelli relativi ad affitti e mutui. Se ne era parlato nei giorni scorsi e tra qualche ora, a decreto pubblicato, vedremo se effettivamente ci sarร un credito di imposta sull’affitto fino al 60% per chi ha un negozio (ma varrร anche per i ristoranti?) e le sospensioni di mutui e prestiti (si parlava di un blocco fino a 18 mesi)
Da confermare anche lo stand by delle attivitร dell’agenzia delle entrate, per la riscossione per cartelle, saldo e stralcio, rottamazione e stralcio.
E i lavoratori autonomi? Quella schiera di operatori (e il mondo del turismo e della ristorazione ne รจ pieno) con contratti stagionali, di consulenza o a chiamata, il popolo delle partite Iva e di chi non รจ inquadrato da un contratto stabile ha, per ora, un primo bonus di 600 euro per il mese di marzo โ da replicare nl prossimo decreto di aprile. Un intervento, per molti non sufficiente, per superare il periodo di forzata inattivitร , legata alle chiusure di bar, alberghi e ristoranti e al decreto #iorestoacasa.
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