ร unโattivitร intensa quella che in queste settimane coinvolge il Mipaaf, al lavoro per definire misure straordinarie a tutela dellโagroalimentare italiano. Fronteggiare lโemergenza pone due ordini di problemi: sostenere il comparto degli addetti ai lavori (sotto il profilo economico e umano) e garantire il regolare approvvigionamento di cibo per tutti. Dunque sono diverse le misure giร approvate o al vaglio del Ministero. Per quel che riguarda la salvaguardia di filiere strategiche particolarmente colpite dalla contingenza, il ministro Bellanova si รจ giร mosso, negli ultimi giorni, con azioni di sostegno per il settore lattiero-caseario (dai 6 milioni stanziati per lโacquisto di latte UHT ai 2 milioni destinati al comparto dal latte di bufala), e, piรน di recente, stanziando 7,5 milioni di euro per il supporto dei pastori, duramente colpiti dal brusco calo della domanda proprio nel periodo normalmente piรน proficuo per la filiera delle carni ovine. Ma รจ soprattutto la difficoltร di reperire manodopera agricola stagionale per affrontare gli impegni imminenti del calendario agricolo in tutta Italia a catalizzare gli sforzi delle ultime ore.
Sono diverse le proposte avanzate per sopperire al mancato arrivo di migliaia di braccianti stranieri, dal โreclutamentoโ di chi percepisce il reddito di cittadinanza allโimpiego di disoccupati e cassaintegrati per conseguenza dellโemergenza, alla possibilitร di sanare la situazione dei migranti stranieri, giร impiegati nelle campagne, ma in totale regime di sfruttamento e illegalitร . Soluzioni queste, tutte prese seriamente in considerazione dal Mipaaf, che perรฒ attualmente รจ impegnato a concretizzare unโintesa con i Paesi dellโEst Europa per favorire lโarrivo di lavoratori stagionali attraverso un canale privilegiato (quello che la commissione europea ha definito corridoio verde). Il 6 aprile sarร la volta dellโincontro con lโambasciatore rumeno in Italia, per definire la possibilitร di riportare nelle campagne italiane gli oltre 100mila stagionali in arrivo ogni anno dalla Romania.
Ma รจ anche sulla necessitร di fronteggiare lโemergenza alimentare che coinvolge un numero crescente di famiglie, che la titolare del Mipaaf ha impostato lโultimo appello lanciato attraverso una lettera pubblicata dal quotidiano Avvenire: โAllโemergenza sanitaria che ha investito il nostro Paese, si aggiunge in queste settimane lโemergenza alimentare. Il blocco delle attivitร adottato come misura necessaria per arginare i contagi sta di fatto incidendo pesantemente sulla vita di tante famiglie italiane, con pesanti effetti economici e sociali. Alla platea delle persone in difficoltร censite sui registri dei servizi sociali oggi se ne aggiungono altre, nuove e mai censiteโ, scrive il Ministro, ricordando gli impegni presi sin qui dal suo Governo per aiutare economicamente chi ha bisogno. La proposta per guardare al futuro, โcon uno sguardo lungo che fa tesoro dellโesperienzaโ, perรฒ, porta il discorso sul piano costituzionale, con la richiesta di prevedere โil diritto al cibo in Costituzione, diritto inalienabileโ. E prosegue, perorando la causa: โIl diritto al cibo per tutti, sano e di qualitร deve essere punto prioritario nellโagenda di governo. Talmente importante che appena usciti da questa situazione, a mio parere, non potremo piรน rinviare una riflessione seria e collettiva per metterlo a valore anche nella nostra Costituzione. Sรฌ, proprio lร , accanto al lavoro e alla salute, vicino di banco del sacrosanto diritto allโesser trattati con senso di umanitร , non puรฒ mancare il diritto al cibo per tuttiโ.
Giร previsto come generico โdovere di nutrireโ nei Trattati internazionali, sono piรน di 20 i Paesi nel mondo che hanno tradotto queste indicazioni in obblighi giuridici specifici. Mentre la Costituzione italiana non lโha mai previsto esplicitamente, facendolo discendere dal diritto al lavoro (che รจ lo strumento per guadagnarsi da mangiare), sebbene riferimenti alla solidarietร alimentare non manchino in numerosi passaggi del Testo. Come specifica la Fao, valorizzare il diritto al cibo โnon obbliga lo Stato a nutrire la propria genteโ; piuttosto โlo Stato deve rispettare e proteggere i diritti degli individui affinchรฉ si nutrano da soliโ, perchรฉ โla fame รจ una violazione della dignitร umana e un ostacolo al progresso sociale, politico ed economicoโ. Vedremo se la proposta potrร concretizzarsi in futuro.
a cura di Livia Montagnoli
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