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Un libro racconta i 240 piatti che hanno fatto la storia della cucina

Storia, genesi e ricette di 240 piatti che hanno fatto la storia della cucina. Tutti in un libro. Da Gualtiero Marchesi a Massimo Bottura passando per tutti gli altri grandi chef del mondo

  • 11 Ottobre, 2020

Cosa rende un piatto, un pezzo di storia della gastronomia? รˆ la capacitร  di incarnare lo spirito dei tempi o di rompere gli schemi? รˆ l’estro? Il genio? La creativitร ? O รจ quando innesca una trasformazione anche al di fuori dell’ambito ristorativo, entrando nella vita comune? Oppure c’รจ qualcosa di imponderabile che ha a che fare con dei cortocircuiti che parlano alla testa al cuore e ai sensi delle persone? Sono queste riflessioni che hanno dato il lร  al corposo volume firmato da un team di critici gastronomici internazionali. Che raccontano aneddoti storie, genesi, padri e madri, antenati dei piatti che hanno segnato la gastronomia mondiale: 240 creazioni narrate attraverso parole, illustrazioni e ricette. La base per definire un moderno canone culinario.

Quando un piatto fa storia

Quando un piatto fa storia

Un viaggio che attraversa i confini del tempo e dello spazio, per intercettare quei cibi diventati capisaldi della gastronomia mondiale: si tratti di ricette casalinghe o pietanze d’autore, di creazioni originali o interpretazioni famose, sono tutti entrati nell’immaginario comune.

Panini ripieni di carne di maial pork buns dal libro Quando un piatto fa storia

Panini ripieni di carne di maiale

Si pensi al Risotto oro e zafferano di Gualtiero Marchesi, che negli anni ’80 prese il classico meneghino e lo riempรฌ di nuovi significati, perfetta espressione di un’epoca, dei suoi rimandi culturali e di una certa vocazione all’edonismo. Ma ci sono anche i Panini ripieni di carne di maiale di David Chang, che ha portato lo spuntino tipico di Taiwan in giro per il mondo dalle tavole di Momofuku. E che dire del Pommes purรฉes di Robuchon? L’umile purรจ di patate nobilitato da uno dei piรน grandi cuochi di tutti i tempi. Sono piatti che esprimono piรน del loro valore organolettico, diventando simboli eduli di un mondo, insieme significati e significanti. Ma guardando piรน vicino a noi, ci sono nomi che hanno indicato una svolta nella ristorazione moderna. Ferran Adriร ? Sรฌ, lui c’รจ, ovviamente, con la Spuma di fumo e la Minestra di verdure in diverse consistenze, e poi Massimo Bottura, con il suo elogio della memoria gastronomica (La parte croccante delle lasagne; Oops! Mi รจ caduta la crostata al limone) e poi Thomas Keller (Cornetti), Niko Romito (Assoluto di cipolle, parmigiano e zafferano tostato), Andoni Luis Aduriz (Pietre commestibili), Alex Atala (Formiche e ananas, what’s else?) e molti altri. Grandi nomi che appartengono all’Olimpo della cucina.

Cronut. da Quando un piatto fa storia

Cronut

Dalla dedica al marchio registrato

Ma non รจ stato sempre cosรฌ: c’รจ stato un momento in cui le ricette e le loro ispirazioni contavano piรน del cuoco che le realizzava. Quando si titolavano i piatti con il nome delle persone cui erano dedicate โ€“ senza andare troppo lontano, basti pensare alla pizza Margherita โ€“ consegnate cosรฌ a imperitura memoria. Anche quelli sono piatti che hanno fatto la storia, ben prima che i cuochi fossero consapevoli del proprio ruolo autoriale, creatori di un’opera cui imprimere la loro identitร . รˆ da Bocuse in poi, che il culto della personalitร  dello chef รจ cresciuto, di pari passo con l’emancipazione della cucina e il suo ingresso a pieno titolo nell’รฉlite della societร .

Ma quelli che hanno fatto storia non sono solo piatti di haut cuisine, ci sono anche cibi pop alla portata di tutti. Il Cronutยฎ โ€“ uscito sul mercato con tanto di marchio registrato, a riprova dell’operazione mediatica e commerciale che aveva alle spalle โ€“ o il Taco di costine di Kogi Bbq e persino il Big Mac โ€“ non vi scandalizzate: โ€œBig Mac is a Big Macโ€ (cit. Pulp Fiction). A volte bastano pochi spiccioli per addentare la propria porzione di mito.

la parte croccante delle lasagne; da Quando un piatto fa storia

La parte croccante delle lasagne

Estetica e tecnologia

Come un ready made, talvolta รจ l’intenzione a trasformare una minestra in un’icona. Confermata, perรฒ, dal favore riscontrato nel tempo. E aiutata dalla capacitร  di gestire la comunicazione e promuovere la propria immagine. La cura dell’estetica, la ricerca di nuove forme, hanno un ruolo fondamentale, ma non sono necessarie. Cosรฌ come accade per l’innovazione tecnologica e l’effetto sorpresa (come in certi piatti di Heston Blumenthal, per esempio Meat Fruit). Talvolta il fulcro รจ l’apertura a culture gastronomiche nuove (รจ il caso della cucina nordica e di Renรฉ Redzepi, qui con Scampo e sapori dell’Oceano e Ravanello, terra ed erba), altre il recupero di preparazioni classiche (pensiamo ai Rigatoni cacio e pepe in vescica di Riccardo Camanini). Valori e intuizioni diverse, anche contrastanti: in questo racconto tutto รจ importante, niente indispensabile.

Torna allora la domanda: quando รจ che un piatto fa storia? Quando accende la fantasia, stimola la riflessione o un pensiero critico, provoca gioia, disorienta, conforta, piace. Quando รจ capace di parlare alla collettivitร  coeva o futura. Tanto piรน oggi, โ€œche consumiamo foto come consumiamo ciboโ€. Ecco allora che un gruppo di superesperti โ€“ Susan Jung, Howie Kahn, Pat Nourse, Andrea Petrini, Diego Salazar, Richard Vines โ€“ sono chiamati a selezionare e raccontare i piatti imperdibili della storia del mondo contemporaneo. Quelle pietanze che sono iconiche, simboliche, significative, vere coordinate gastronomiche capaci di raccontare la nostra storia e tracciare una direzione per il futuro. A corredo delle loro parole, le illustrazioni di Adriano Rampazzo.

Quando un piatto fa storia โ€“ Lโ€™arte culinaria in 240 piatti dโ€™autore – Pat Nourse, Susan Jung, Andrea Petrini, Diego Salazar, Howie Kahn, Christine Mulhke e Richard Vines – illustrazioni: Adriano Rampazzo – Phaidon Lโ€™ippocampo – 448 pp. – 39,90โ‚ฌ

a cura di Antonella De Santis

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