Idee

Gli Uffizi da mangiare nei piatti degli chef toscani, ispirati dalla collezione fiorentina

Il polo museale fiorentino coinvolge gli chef nellโ€™iniziativa Uffizi da mangiare. A partire da nature morte conservate nella collezione del museo, i cuochi proporranno ricette ispirate dagli ingredienti rappresentati. Condividendole a mezzo social con il pubblico.

  • 14 Gennaio, 2021

Uffizi da mangiare. Il progetto

Anche i musei italiani, ormai da quasi un anno, scontano la difficoltร  di accogliere visitatori. Da settimane nuovamente chiusi al pubblico (anche se il prossimo Dpcm sembrerebbe consentirne la riapertura, nelle regioni in zona gialla), anche i piรน celebri poli museali della Penisola, destinazioni che normalmente attirano persone in visita da tutto il mondo, cercano nuove strategie di comunicazione, per continuare a fare cultura. E fa appello alla gastronomia lโ€™ultima iniziativa delle Gallerie degli Uffizi, ribattezzata senza troppa fantasia Uffizi da mangiare. Un format incentrato sulla condivisione di video su Facebook, con cadenza settimanale a partire dal 17 gennaio, che coinvolgono alcuni noti chef del panorama gastronomico italiano, alle prese con unโ€™opera della collezione del polo fiorentino. A partire dallโ€™opera, prendendo spunto dai prodotti raffigurati, che in mano a un cuoco si trasformano in ingredienti utili per realizzare un piatto, gli chef coinvolti inventeranno una ricetta da presentare al pubblico.

Ragazzo con pesce, Pitocchetto

La cucina dร  vita allโ€™arte

Lโ€™obiettivo, spiegano le Gallerie degli Uffizi, รจ quello di โ€œillustrare e approfondire lโ€™intimo legame che โ€“ soprattutto attraverso il genere della natura morta โ€“ unisce da sempre lโ€™arte della pittura a quella della gastronomiaโ€. โ€œNegli ultimi decenni, il vincolo tra arte e gastronomia รจ diventato una vera e propria scienza e materia di una seria indagine storica – spiega a proposito il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – il nostro intento, in questi video, รจ quello di creare un legame ancora piรน stretto con le opere del Museo, inserendole in un contesto attuale e vitale. Il cibo dipinto e quello cucinato si incontrano cosรฌ su un piano di veritร  che stimola lโ€™attenzione dellโ€™osservatore e porta alla ribalta i significati profondi e inaspettati nascosti nelle scene e nelle nature morte create dai pittoriโ€.

Fabio Picchi

I protagonisti

Al progetto partecipano alcune delle figure di riferimento della gastronomia toscana: Fabio Picchi, patron del Cibreo e istituzione della ristorazione fiorentina, che si confronta con il Ragazzo con pesce di Giacomo Ceruti (meglio noto come il Pitocchetto, proprio per il realismo con cui illustra la quotidianitร  degli umili); Dario Cecchini, macellaio e oste di Panzano in Chianti, che trova nella Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellame raffigurata dellโ€™Empoli nel XVI secolo un invito a nozze per raccontare il mondo della carne; Valeria Piccini, patronne chef del ristorante Da Caino, a Montemerano, sempre a partire da una Natura morta dellโ€™Empoli (al secolo Jacopo Chimenti); Marco Stabile, che in prossimitร  degli Uffizi guida la cucina de Lโ€™Ora dโ€™aria, e si confronterร  con Peperoni e Uva rappresentati da Giorgio de Chirico nel suo periodo romantico (alla definizione natura morta, il pittore metafisico preferiva lโ€™espressione โ€œvita silenziosaโ€, tradotta dallโ€™inglese e dal tedesco).

Dario Cecchini

Seguiranno altre puntate, a partire da opere di Caravaggio (e il suo Bacco), Felice Casorati, Giovanna Garzoni, Willem Van Aelst e tanti altri, per dimostrare la profonditร  di una collezione che abbraccia molti secoli di storia dellโ€™arte: negli ultimi anni, gli Uffizi sono impegnati in un serio lavoro di divulgazione del patrimonio conservato nelle Gallerie, che va ben oltre le opere piรน celebri (da Leonardo a Michelangelo e Raffaello, a Caravaggio) motivo di richiamo per il turismo internazionale. Interagire a mezzo social attraverso il cibo, e la sua capacitร  di coinvolgere un pubblico eterogeneo, รจ certamente unโ€™iniziativa che si muove in questa direzione. Altri cuochi, dunque, presteranno in futuro il proprio estro al progetto.

Dal 17 gennaio su www.facebook.com/uffizigalleries

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