Da qualche giorno sul Disegno di Legge 988 sul biologico, che punta a dare Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitivitร della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, รจ scoppiato un finimondo. La legge รจ attesa da anni e mira a mettere ordine nel settore agricolo, in un comparto che interessa quasi il 16% della superficie complessiva e in cui, nel tempo, รจ emersa l’esigenza di maggiore chiarezza. Ma adesso si accende la polemica.
Tutto รจ partito da quando la senatrice a vita Elena Cattaneo ha commentato il disegno di legge in esame al Senato lamentando l’equiparazione tra metodo biologico e biodinamico, da lei definito โstregoneriaโ ed โesoterismoโ, paragonando questa pratica agricola a Stamina, ovvero: โuna truffa scientificaโ. Non prima, perรฒ, di aver chiesto una legge sull’agricoltura in toto โ 500.000 aziende – non solo su quella biologica. Ma andiamo con ordine.
La biodinamica nasce a seguito di una serie di conferenze dal titolo โImpulsi scientifico-spirituali per il progresso dellโagricolturaโ tenute nel 1924 da Rudolf Steiner (1861-1925), il fondatore dellโantroposofia. Sono quasi 100 anni, insomma che si sono poste le basi per questo approccio filosofico all’agricoltura, che ha, come punto di partenza, l’idea dell’universo come un unicuum, un essere vivente complesso ci cui partecipano animali, uomini, piante, minerali. E in cui ogni cosa รจ connessa. Nell’agricoltura biodinamica, dunque, ogni elemento influenza l’altro, all’interno di un ecosistema da tutelare nel suo complesso.
E se l’idea di un’agricoltura sviluppata in armonia con l’ambiente che passa inderogabilmente per la sua conservazione, risulta di facile comprensione e condivisione, non altrettanto si puรฒ dire delle pratiche cui ricorrere per ottenere questi risultati. Tra questi, insieme a metodi tradizionali come la rotazione delle colture e altri piรน ancestrali, i famigerati preparati: cornoletame e cornosilice in testa, che mirano, in soldoni, a trasferire le energie presenti nell’universo alla terra che viene coltivata, e da lรฌ ai suoi frutti. Il tutto secondo regole dettagliate che portano con sรฉ un lieve alone di mistero iniziatico, che se da una parte piรน essere un importante veicolo di visibilitร (legato anche al fatto di proclamare una alteritร rispetto alla pratica corrente), dall’altra non giova certo alla loro credibilitร in ambito scientifico. Difficile, infatti, far valere le ragioni dell’astrologia, della dinamizzazione dell’acqua, della fertilizzazione attraverso compost e parti di animali (oltre alle corna anche teschi, vesciche, eccetera) in proporzioni minime rispetto alle dimensioni dei terreni da arricchire, cosรฌ i frequenti riferimenti alle forze cosmiche. Tra le pratiche non ufficiali, insomma, la biodinamica รจ una delle piรน accreditate e, al contempo, contestate. Ma ciรฒ non toglie che sia sempre meno cosa di pochi adepti, e sempre piรน una disciplina se non riconosciuta, quanto meno diffusa e discussa in ambienti non marginali, conquistando spazio e credibilitร anche tra aziende di alto lignaggio. Ne siano esempio, tra le aziende vitivinicole, nomi come Avignonesi, Foradori o Ceretto (che perรฒ non si certifica). Vero รจ che si sta diffondendo un atteggiamento piรน laico rispetto alle tecniche biodinamiche, per cui non si osservano pedissequamente le indicazioni steineriane ma si adotta l’approccio in modo piรน generico.
Di seguito il testo in esame al Senato.
La polemica sul Ddl รจ nata dall’intervento di Elena Cattaneo, che ha presentato degli emendamenti per eliminare il riferimento all’agricoltura biodinamica, che la Cattaneo difinisce โpratiche non solo antiscientifiche, ma schiettamente esoteriche e stregonescheโ, facendo riferimento, soprattutto, ai preparati (tra cui il cornoletame, ovvero il preparato 500, e la vescica di cervo cioรจ il preparato 502 piรน volte nominati dalla senatrice nel suo intervento al Senato), previsti dal rigido disciplinare internazionale quello di Demeter, โuna multinazionale con sede allโestero alla quale si pagano royaltyโ.
Gli emendamenti chiesti dalla senatrice Cattaneo riguardano proprio la rimozione della parola biodinamica dal testo, cosa che โnon impedisce ai produttori di perseguire queste pratiche e ottenere la certificazione di prodotto biologicoโ, anche perchรฉ per quello basta rispettare i protocolli, ma evitare di creare una equivalenza tra le due pratiche, โal punto che il disegno di legge in discussione prevede che una quota di fondi pubblici venga dedicata specificamente alla ricerca scientifica, alla formazione nel settore biologico e, quindi, allโequiparato biodinamicoโ. Cosa che potrebbe avere, come conseguenza, che โenti e portatori di interesse potrebbero organizzare corsi e progetti incentrati sullโesoterismo biodinamico con i soldi dei cittadini italianiโ e โgrazie ai fondi previsti dalla legge si potrebbero creare attivitร e istituire insegnamenti, con tanto di crediti formativiโ su questa pratica.
La questione apre un altro fronte, non secondario: quello del rispetto delle regole e delle sue deroghe: โi prodotti biodinamici, come i prodotti da agricoltura biologica che si trovano nella grande distribuzione, non hanno migliori caratteristiche nutrizionale, nรฉ hanno miglior cura dellโambiente, prevedendo entrambi i disciplinari biologico e biodinamico ampie deroghe che consente loro di utilizzare pesticidi di sintesi, che salvano le nostre colture dagli attacchi dei parassiti, consentendo a tutti di avere buoni e salutari prodottiโ. Conclude sottolineando l’esigenza di โprodotti sani per tuttiโ e, aggiunge โdi fatto li abbiamo. Lo certificano la European food safety authority (ESFA). I nostri prodotti integrati bioconvenzionali sono tra i piรน sicuri al mondo ed รจ questo il messaggio di interesse nazionale che vorrei tutelato da una politica basata sulle evidenzeโ.
All’intervento della senatrice Cattaneo ha fatto seguito una lettera aperta, firmata da oltre 20 scienziati. Di seguito il testo.
Primi firmatari, firme in ordine alfabetico
Ugo Amaldi, Presidente Emerito della Fondazione TERA Vittorino Andreoli; psichiatra Paola Bonfante, Universitร degli Studi di Torino;ย Guido Bosticco, Universitร degli Studi di Pavia;ย Angela Bracco, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN); Cinzia Caporale, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Luisa Cifarelli, Universitร degli Studi di Bologna Alma Mater; Gennaro Ciliberto, Presidente Federazione italiana Scienze della Vita; Giulio Cossu, Accademia Nazionale dei Lincei;ย Paolo Costantino, Accademia Nazionale dei Lincei; Paolo De Bernardis, Sapienza Universitร di Roma; Roberto Defez, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Michele De Luca, Universitร degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Massimo Livi Bacci, Accademia Nazionale dei Lincei;ย Fiorella Lo Schiavo, Universitร degli Studi di Padova; Giorgio Macellari, Istituto Italiano di Bioetica; Luciano Maiani, Accademia Nazionale dei Lincei; Gennaro Marino, Accademia Nazionale dei Lincei; Giorgio Morelli, Research Centre for Genomics and Bioinformatics โ CREA e Accademia Nazionale dei Lincei,ย Michele Morgante, Universitร degli Studi di Udine,ย Pierdomenico Perata, Scuola Superiore SantโAnna e Presidente della Societร italiana di Biologia vegetale;ย Alfonso Rossi Brigante, Comitato Etico Fondazione Umberto Veronesi; Chiara Tonelli, Universitร degli Studi di Milano;ย Lucia Votano, Laboratori di Frascati dellโINFN 19 maggio 2021
Nei fatti, tutto questo polverone sembra essere basato sul niente, un grosso equivoco: la biodinamica รจ equiparata al biologico e finanziata solo se segue anche i protocolli dellโagricoltura biologica. Dunque una azienda prende fondi europei solo se, oltre a essere biodinamica, รจ anche biologica. E biologica certificata.
a cura di Antonella De Santis
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