Agroalimentare

La Dop economy resiste nonostante la pandemia. Ecco la fotografia Ismea-Qualivita con il rapporto annuale

Il XIX Rapporto Ismea-Qualivita mostra un sistema in buona salute che ha saputo contenere le perdite a -2% e a non perdere quote export.

  • 15 Febbraio, 2022

La Dop Economy tiene duro, superando lโ€™annus horribilis – il 2020 – quando รจ riuscita a registrare 16,6 miliardi di euro alla produzione, pari al 19% del fatturato totale dellโ€™agroalimentare italiano, ed รจ riuscita a contenere le perdite al -2%. รˆ quanto รจ emerso dal XIXย Rapporto Ismea-Qualivita sul settore italiano dei prodotti Dop e Igp, che ha anche evidenziato come lโ€™export continui a tenere, nonostante tutto: 9,5 miliardi di euro (-0,1%), pari al 20% delle esportazioni nazionali di settore, con lโ€™Ue che compensa le battute dโ€™arresto dellโ€™extra Ue.

rapporto ismea qualivita presentazione

Dop Igp e la resistenza alla pandemia

โ€œLa coesione delle filiere, la garanzia di sicurezza per i consumatori e la capacitร  di dialogo con le istituzioni hanno rappresentato punti di forza per la tenuta del settore in risposta alle difficoltร  emerse durante la prima fase del Covidโ€ ha evidenziato Cesare Mazzetti, presidente della Fondazione Qualivita.โ€œTra le azioni di risposta alla pandemia che hanno sortito gli effetti speratiโ€ mette in evidenza il direttore generale Qualivita Mauro Rosati โ€œci sono stati il pegno rotativo esteso a tutti i prodotti Dop e Igp; il fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti e il fondo per la ristorazione da 600 milioni di euroโ€.

La sfida per il futuro di Dop e Igp

Il futuro? Si giocherร  su alcuni fattori chiave: โ€œLa riscoperta delle filiera cortaโ€ spiega Rosati โ€œdal momento che la pandemia ha messo in crisi il sistema globalizzato, e il passaggio dalla fase di sviluppo a quella di progresso, dove dovrร  esserci una maggiore attenzione ai consumatori e alla sostenibilitร โ€. โ€œNon vโ€™รจ dubbioโ€ sottolinea il direttore generale Ismea Maria Chiara Zaganelli โ€œche la partita del post pandemia si giocherร  anche per le Ig sulla capacitร  di rendere resilienti filiere e aziende, con strategie produttive, distributive e commerciali integrate sul territorio e di incorporare una diffusa cultura della sostenibilitร  di prodotti e territoriโ€.

Lo sprint dellโ€™ortofrutticolo

Ma vediamo come รจ andato il 2020 per i singoli comparti. Tra i prodotti che hanno pesato maggiormente allโ€™interno del paniere food ci sono i formaggi, con una quota del 57% e un valore alla produzione di 4,2 miliardi di euro (-7,8%). A seguire i prodotti a base di carne (1,9 miliardi di euro e un peso del 26%) e gli ortofrutticoli (404 milioni), che per il 2020 presentano valori in forte crescita grazie alla maggiore richiesta di mele, frutta a guscio e agrumi. Interessante, il rinnovato interesse verso lโ€™arancia di Sicilia, legata soprattutto alla spinta che la pandemia ha dato in direzione del benessere e dellโ€™assunzione della vitamina C.

Capitolo a parte merita il vino che nel 2020 registra un valore alla produzione pressochรฉ stabile: 3,2 miliardi di euro per le Ig e 9,3 miliardi per le Dop. In frenata lโ€™export a 5,6 miliardi di euro (-1,3%): risentono degli effetti della pandemia soprattutto i mercati extra Ue (-4,3%), mentre cresce lโ€™export in Ue (+4,1%) con incrementi a doppia cifra per i Paesi scandinavi e del Nord Europa. Da segnalare la forte crescita delle vendite in Gdo che hanno segnato un ammirevole +8,5%,

Rapporto-Ismea-Qualivita-2021-Patuanelli

La classifica territoriale: cresce il Sud, ma domina il Nord

A livello di impatto economico sul territorio, se la crescita principale riguarda il Sud e le isole (+7,5%), รจ ancora il Nord Italia a trainare. Nella top 5 delle regioni figurano, infatti, Veneto (3,7 miliardi di euro), Emilia-Romagna (3,3 miliardi), Lombardia (2,1 miliardi), Piemonte (1,4 miliardi) e Toscana (1,15 miliardi). Parlano nordico anche le prime tre province della classifica: Treviso, Parma e Verona, che presentano valori superiori al miliardo di euro. Ma bisogna tener conto che tutte le regioni e le province hanno ormai una ricaduta economica dovuta alle filiere dei prodotti Dop e Igp. Ed รจ questa varietร  il punto di forza del sistema italiano.ย Rapporto-Ismea-Qualivita-2021-Patuanelli

Rischio commodity. Patuanelli: โ€œTuteliamo la diversitร โ€

โ€œLa differenziazione, insieme a innovazione e organizzazione, รจ la leva del successo dellโ€™agroalimentare italianoโ€ รจ il commento del presidente Ismea Angelo Frascarelli, che insiste sullโ€™importanza della differenziazione: โ€œรจ necessario che la filiera agroalimentare affronti la questione con ancora piรน impegno rispetto al passato, orientando i propri sforzi per uscire dalla logica delle commodity e fare della distintivitร  lโ€™elemento cardine delle strategie produttive e commercialiโ€. Dello stesso avviso il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli che, intervenendo alla presentazione del Rapporto, ha messo in evidenza lโ€™originalitร  italiana allโ€™interno del sistema comunitario: โ€œCi aspetta un anno impegnativo a livello europeoโ€ ha detto โ€œรˆ necessario salvaguardare e tutelare lโ€™intero sistema produttivo dai rischi che possono generare lโ€™omologazione alimentare, i sistemi di etichettatura fuorvianti come il Nutriscore, le fake news, i tentativi di imitazione sia su mercati comunitari che su quelli terziโ€. Sono principalmente tre le problematiche da affrontare nei prossimi mesi: la riforma del regolamento Dop-Igp, con la proposta di trasferire l’intero capitolo della qualitร  alimentare all’ufficio per la proprietร  intellettuale; il Cancer Plan (di cui si aspettano i risultati della seduta plenaria) e piรน in generale le politiche proibizionistiche; lโ€™etichettatura con lโ€™utilizzo del Nutriscore per il food e per il vino. Su questโ€™ultimo punto Patuanelli ha spiegato come il consumatore oggi voglia sapere cosa (mangi), ma anche il dove e il come. โ€œBen vengano, quindi, piรน informazioniโ€ ha detto โ€œma non camuffate da un mero condizionamento del consumatore attraverso sistemi come il Nutriscore. Da parte del Mipaafโ€ ha concluso โ€œcโ€™รจ impegno assoluto sulla difesa della qualitร โ€.

a cura di Loredana Sottile

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