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Il Parco Archeologico del Colosseo รจ nato ufficialmente nel 2017, per valorizzare lโarea archeologica piรน importante del mondo โ quella che comprende il Colosseo, il Foro Romano e il Palatino, la Domus Aurea โ anche sotto il profilo paesaggistico. A raccontarcelo รจ la direttrice del Parco, Alfonsina Russo, che sottolinea il valore etico e culturale di unโistituzione innovativa nel suo concepire lโarea su cui insistono vestigia tanto preziose del passato classico di Roma non solo come importante polo archeologico, ma anche come polmone verde nel cuore della cittร , e isola di biodiversitร .
Per questo, da qualche anno, nel Parco รจ iniziata unโintensa attivitร di tutela e valorizzazione del verde – a partire dal censimento di tutte le essenze arboree presenti, molte centenarie – che non puรฒ prescindere dal contesto storico che caratterizza lโarea. Sulla base di queste premesse bisogna interpretare lโattivazione di produzioni agricole avviate con la supervisione di Gabriella Strano, architetto paesaggista del Parco, e il coinvolgimento di partner/sponsor privati di alto profilo.
Dunque, allโinsaputa dei piรน, da qualche tempo il Parco del Colosseo รจ anche un centro di produzione agricola, sebbene i prodotti non siano destinati alla vendita, โperchรฉ si tratta di unโoperazione etica, che mira a sviluppare senso civico nei confronti della cultura, e al contempo didattica, perchรฉ darร il lร a laboratori, visite, degustazioni rivolti al pubblico che visita il parcoโ, spiega la Direttrice. Ma come si sta sviluppando questa attivitร agraria? Partendo dalla storia del luogo: โLโagricoltura era il fulcro dellโeconomia romana. Oggi, nella piazza del Foro convivono le tre piante centrali della cultura mediterranea, il ficus ruminalis legato al mito delle origini di Roma, la vite e lโulivoโ spiega Gabriella Strano. โSiamo partiti da lรฌ per valorizzare un ecosistema giร presente nel Parco, con operazioni che fossero anche economicamente vantaggiose: penso ai problemi causati dalle olive non raccolte che prima cadevano in terra complicando la fruizione dei percorsi di visita. Oggi quelle olive vengono raccolte grazie alla collaborazione avviata con Coldiretti Lazio, che si preoccupa anche della potatura degli alberi sottostando a vincoli paesaggistici, e poi della spremitura per produrre lโolio del parcoโ. In totale sono 190 gli ulivi presenti nel Parco, tra cui alcune piante centenarie nellโarea dellโarco di Tito; lโattivitร di raccolta e produzione sarร utile ad avviare laboratori legati al ciclo dellโoliva.
Poi cโรจ il miele: nel 2019, nella zona del Palatino meridionale (quella che affaccia sul Circo Massimo), sono state collocate quattro arnie in collaborazione con il comitato Mura Latine, che cinque anni fa ha avviato il progetto Grabees: โLโobiettivo รจ quello di installare arnie lungo le Mura Aureliane e nelle aree archeologiche di Roma per tutelare le api urbaneโ racconta Annabella dโElia, referente del progetto โOggi siamo presenti nel Parco dellโAppia Antica, allโacquedotto Antoniniano e nel Parco del Colosseo, in tutto parliamo di una quarantina di arnie. ร unโoccasione per fare monitoraggio ambientale e produrre un miele di qualitร ribattezzato Miele di Romaโ. Questa operazione ha messo in risalto lโincredibile biodiversitร vegetale di Roma, โsiamo riusciti a censire molte specie vegetali che non rientrano nellโalbo del Comune di Romaโ. Quello prodotto sul Palatino รจ un miele millefiori con essenze di mirto e trifoglio, e le arnie sono state collocate in un contesto particolarmente suggestivo, โproprio sotto le capanne romulee, tra la cave di tufo e un paesaggio rigoglioso di piante e fioriโ, spiega lโarchitetto Strano.
La Vigna Barberini
Lโultimo tassello di questa operazione รจ il vino, con il vigneto che a breve sorgerร nellโarea della Vigna Barberini, in collaborazione con lโazienda vitivinicola Cincinnato di Cori. โSiamo nel contesto ideale per lavorare sul terreno senza rischi per le strutture archeologiche, perchรฉ nella Vigna Barberini si lavora su terra di riporto degli scavi del tempio di Eliogabaloโ spiega la dottoressa Strano โAl contempo ci troviamo in un punto storico, ricordato per gli orti seicenteschi, la cosiddetta vigna maritata. Tutto il colle Palatino, dal Medioevo divenne vigna, ospitando orti e alberi da frutto. Per trovare tracce di impianti di vite settecenteschi, invece, dobbiamo spostarci nellโarea della Domus Aurea. Ma abbiamo planimetrie dellโepoca che ci mostrano anche la sistemazione dei vigneti nella zona dove ora pianteremo le nostra barbatelleโ. Il vitigno scelto รจ il bellone, storicamente legato alla tradizione laziale: โGiร Plinio il Vecchio lo cita come vino apprezzato dai romani, noi abbiamo creduto nel Bellone, come pure nel Nero Buono, giร negli anni Ottanta, quando molti cercavano chardonnay e cabernetโ, racconta Giovanna Trisorio, responsabile commerciale di Cincinnato, che con Nazzareno Milita, presidente della cantina, ha aderito con entusiasmo allโiniziativa. A Cori, lโazienda รจ in attivitร del 1947. Ora presterร il suo know how per impiantare una piccola vigna, secondo la logica di inizio secolo, con pali di castagno, e in produzione biologica, senza neppure avvalersi di un impianto di irrigazione: โLโobiettivo รจ impattare meno possibile sullโarea, lavoreremo manualmente. Ci รจ sempre piaciuta lโidea di ricollegarci allโantichitร , non a caso in azienda produciamo vini come Castore e Polluce, la storia di Roma fa parte del nostro Dna, e questa collaborazione รจ una grande opportunitร โ.
Le prime bottiglie di una piccolissima produzione saranno pronte tra tre anni. Nel frattempo la Vigna Barberini – che ora accoglie anche diversi alberi da frutto storici, tra cui il fico ruminale, il pero e gli agrumi in arrivo dagli Horti Farnesiani โ si candida a diventare unโarea di divulgazione importante per indagare sulla storia della viticoltura.
Per promuovere le sue attivitร , in concomitanza con la Giornata Nazionale del Paesaggio dello scorso 14 marzo, il Parco ha avviato il progetto PArCo Green, che comprende una serie di iniziative volte a ridurre lโimpatto ambientale, diminuire lโinquinamento, conservare lโecosistema e la biodiversitร . Un sito online raccoglie tutte le attivitร sul tema.
video a cura di Massimiliano Tonelli
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