Spesa

Apre a New York il primo dark store di Whole Foods, ideato da Amazon

In California ha appena esordito il supermercato Amazon Fresh, mentre a Brooklyn si lavora all'inverso. E Whole Foods apre il suo primo dark store, per favorire la spesa online.

  • 07 Settembre, 2020

Come cambia il modo di fare la spesa

รˆ uno scambio di ruoli che nasce dalla fusione concretizzata ormai tre anni fa quello tra Amazon e Whole Foods, col gruppo di Jeff Bezos โ€“ che la catena di supermercati bio piรน famosa dโ€™America lโ€™ha acquistata nel 2017 per quasi 14 milioni di euro โ€“ sempre piรน intenzionato a sfruttare lโ€™interazione tra spesa online e canali di distribuzione convenzionali. Il periodo, del resto, รจ proficuo: gli ultimi mesi hanno convinto anche i piรน scettici a esplorare la dimensione dellโ€™e-commerce, per comprenderne i meccanismi e valutarne gli evidenti vantaggi in una situazione di difficoltร . Ciรฒ non significa che non torneremo alle nostre abitudini (quanto potrร  sopravvivere, per esempio, lโ€™innamoramento per i negozi di quartiere e la spesa di prossimitร ? Speriamo a lungo). Dunque รจ fondamentale, per un gruppo che vuole continuare a cavalcare lโ€™onda, elaborare nuova strategie di vendita. E le ultime mosse di Amazon sembrano indirizzarsi verso un modello ibrido.

Industry City a Brooklyn

Foto di Katherine Marks

Il dark store di Whole Foods

Cosรฌ, mentre in California, da qualche settimana, รจ operativo il primo supermercato Amazon Fresh (ipertecnologico, ma convenzionale per quel che riguarda lโ€™offerta di gastronomia e prodotti da forno di giornata, i banchi di frutta e verdura fresche, i reparti di macelleria e pescheria, oltre alla classica infilata di scaffali con prodotti multibrand), a Brooklyn, nel distretto di Industry City, parte in questi giorni un progetto di segno opposto, che trasforma il piรน classico degli store Whole Foods in un โ€œdark marketโ€. Quindi ancora una prima volta, che a New York prende le mosse da un luogo fisico solitamente adibito alla fruizione di un normale supermercato (pur interamente dedicato allโ€™organic food) per farne unโ€™appendice dello shopping online. Resta lโ€™insegna Whole Foods, ma solo i dipendenti della catena possono accedere tra gli scaffali per selezionare i prodotti acquistati online dal cliente, riempire il carrello e consegnare la spesa al driver Amazon, che a propria volta recapiterร  tutto al domicilio di chi ha inviato lโ€™ordine (ma solo nellโ€™area di Brooklyn).

Banchi refrigerati da Whole Foods

Ottimizzare la spesa online

Si tratta, dunque, di un magazzino pronto allโ€™uso (idea giร  approcciata da Walmart, negli ultimi mesi), allestito in una posizione strategica per raggiungere velocemente il bacino dโ€™utenza di riferimento, e dunque adatto per stoccare anche prodotti deperibili, che necessitano di essere consegnati in tempi brevi. Il vantaggio di una struttura nata allo scopo, spiegano in casa Amazon, รจ quello di assorbire il ricorso sempre piรน frequente, e diffuso, alla spesa online, finora gestita dalla catena Whole Foods solo attraverso gli store convenzionali, con lโ€™allestimento di punti dedicati al ritiro. Lโ€™idea sfrutta unโ€™intuizione che si รจ resa necessaria durante il lockdown (ma giร  al vaglio da tempo), quando diversi negozi del gruppo avevano chiuso battenti, per funzionare solo da punto di stoccaggio e ritiro della spesa online. Al momento, tutto รจ tornato alla normalitร , fatta eccezione per il polo di Brooklyn, che probabilmente aprirร  la strada a un modello replicabile altrove, nelle grandi cittร . ย Intanto Whole Foods fa sapere di aver giร  assunto molte nuove persone per gestire il punto vendita.

 

foto di apertura di Katherine Marks

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