Che sia il momento delle proteine ce nโeravamo accorti. Non si parla dโaltro che di dieta chetogenica: drastica riduzione di carboidrati per produrre energia bruciando i grassi. Anche grazie alla diffusione di questo nuovo regime alimentare negli ultimi anni cโรจย stato un grande exploit di alimenti, semilavorati, piatti pronti, snack, perfino acqua e bevande additivate con proteine. Anzi, con le cosiddette proteine, perchรฉ in tanti casi si tratta di aminoacidi e non di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali, i โmattonciniโ fondamentali che compongono la proteina rendendola biodisponibile. Animali, certo, ma anche proteine vegetali, protagoniste della fiera Cibus.
La 22a edizione del Salone internazionale dellโalimentazione, in questi giorni alle Fiere di Parma fino al 10 maggio, ha colto trend e suggestioni che arrivano dal mondo per riversarle nei suoi 8 padiglioni, praticamente una cittร nella cittร . Se alcuni prodotti puntano sulle proteine animali, naturalmente โnobiliโ, come il brodo proteico di carne mista pronto in brick dellโazienda mantovana Cleca, la bevanda Le Naturelle di Eurovo a base di albume e il plum cake arricchito con yogurt e polvere di grillo di Trevisan, da questโanno presente sul mercato con una linea di prodotti a base di quello che รจ considerato il cibo del futuro, tantissimi altri scommettono sul mondo vegetale.
Lโazienda ciociara Daily Life produce preparati per colazione, pasti, salse, spuntini e creme spalmabili con proteine plant based. Patate e legumi diventano gli snack dellโindustria materana Da.Mo. e le chips proteiche dellโazienda torinese New Snacks, realizzate con la nuova tecnologia โair popped systemโ, espandendo gli amidi dei vegetali attraverso pressione e temperature elevate, come i popcorn. Cโรจ chi con i legumi produce la pasta (Felicia di Gravina di Puglia e Cerreto di Gattatico, Reggio Emilia), chi ci fa i taralli (Sipa International della famiglia Martino, in Molise, che usa il cous cous di lenticchie rosse) e chi una linea di farine, come Del Colle di Bientina (PI) e lโavellinese Gruppo Lo Conte, specialista nel settore con oltre 350 referenze spalmate in 4 brand, tra i quali Ricarica Proteica, che comprende farine 100% di frutta secca in guscio e un mix per dolci e salati a base di frumento e pisello.
Bistecca vegetale Planted Food
Con i vegetali alcune aziende entrano a gamba tesa in settori dellโalimentazione storicamente dominati dalle proteine animali. Il padovano Molino Rossetto propone il macinato plant based della linea BIGOOD (ottenuto dalla trasformazione della farina di pisello tramite testurizzazione). Lo storico marchio Tonno Insuperabile questโanno ha lanciato, prima azienda del settore in Italia, i trancetti al gusto mare, alternativa vegana a base di soia. E in occasione di Cibus 2024 lโazienda svizzera Planted presenta in assaggio, per la prima volta in Italia in anteprima esclusiva, la sua bistecca vegetale, planted steak, che verrร lanciata sul nostro mercato nellโautunno prossimo: un filetto a base di soia, olio di canola e farine di fagioli e di riso, ispirato alla bistecca di manzo per succositร , morbidezza e gusto umami, ยซcaratteristiche ottenute grazie a un processo di fermentazione allโavanguardia che consente di potenziare e personalizzare il sapore e la tenerezza degli alimentiยป entra nel dettaglio Sofia Sarpieri, Marketing Specialist Italy di Planted Foods.
Legรน, brand di specialitร alimentare a base di legumi 100% italiani e senza glutine, mette dโaccordo lโaspetto funzionale, salutistico e gastronomico. La sua storia nasce nel 2015 parallelamente allโazienda che la produce, Itineri di Albizzate (VA), fondata da Monica Neri, una laurea in Scienze e tecnologie della ristorazione. Lโattivitร รจ nata in punta di piedi con le miscele di farine di ceci, fagioli bianchi e piselli gialli decorticati, gli snack vegan (triangoli croccanti in vari gusti) e la pasta โnon pastaโ (trafilata al bronzo ed essiccata a bassa temperatura). E nel corso di 9 anni si รจ evoluta in zuppe, biscotti, pasticcini, infine in polpette, burger e ragรน vegetale, realizzato con i 6 legumi decorticati e cereali cotti al vapore uniti a verdure, tutti disidratati: ยซbasta aggiungere acqua e passata di pomodoro per avere un ragรน in 5 minutiยป.
Ancora piรน gourmet le 3 zuppe (per ora: in progetto ci sono altri gusti e altre preparazioni che usciranno entro lโanno) dello chef stellato Lorenzo Cogo, uno dei piรน giovani della ristorazione italiana. I gusti: Spinaci tartufo e nocciole, Pomodoro basilico limone e olive, Zucca carota arachidi e arancia. Le zuppe sono confezionate in buste da 100 grammi, si preparano in 3 minuti al microonde o in pentola aggiungendo semplicemente dellโacqua bollente, si acquistano online a 3,90 โฌ, con spedizione gratuita per ordini superiori a 45 โฌ. Sono uscite sul mercato nel novembre scorso ma lโidea nasce 5 anni fa, ยซil prodotto รจ stato perfezionato nel tempo โ spiega Lorenzo โ in un primo momento รจ stata pensata come una bibita da shakerare e bere, poi si รจ evoluta in una zuppa gourmet da mangiare con il cucchiaioยป.
Sono preparazioni tutte molto piacevoli e ben costruite, con ingredienti selezionati e accostamenti che funzionano, prodotti di nicchia che apparentemente poco ci azzeccano con il canale di distribuzione, la gdo del centro nord Italia presso i supermercati Pam Local, Mega e Famila. Ma รจ una scelta voluta, ragionata. ยซQuesti prodotti veicolano tanti valori: vogliono essere buoni, gustosi, di qualitร , salubri, ricercati e mai banali, piatti unici nutrizionalmente equilibrati e completi, con 30 grammi di proteine vegetali e 400 grammi di calorieยป continua lo chef.
Non vogliono sostenere la cultura del fast e mandare in pensione la cucina cucinata, ยซpiuttosto mirano a proporre soluzioni per una fast life, a far risparmiare tempo in momenti di necessitร . Sono cibi sostenibili: hanno una scadenza lunga, si conservano fuori dal frigo, sono a disposizione quando ne hai bisogno, combattono lo spreco, sono fatti con vegetali giunti al giusto grado di maturazione nella loro stagione e poi disidrati, valorizzano la biodiversitร italiana, la filiera, il territorio. Soddisfano quella che dovrebbe essere la volontร di ogni cuoco: cucinare per il maggior numero di persone al mondo. Sono la dimostrazione che un cibo disidratato non รจ una cosa necessariamente cheap, economica o di scarsa qualitร . Sono uno strumento di un progetto ambizioso e importante: portare il mondo vegetale in tutto il pianetaยป.
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