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Cosa berremo durante le feste? Brindisi con 66 milioni di bottiglie. Ma non solo bollicine

Cresce la percentuale di vendite per le feste del comparto di spumanti e vini fermi, in aumento rispetto alle stime dellโ€™anno passato. Bollicine in testa, con 66 milioni di bottiglie di spumanti italiani da stappare. Dato che triplica allโ€™estero. Bene anche i vini fermi.

  • 25 Dicembre, 2018

Un brindisi con lo spumante italiano

Sarร  un anno positivo per le vendite di spumanti italiani. Il comparto chiuderร  con vendite totali superiori a 700 milioni di bottiglie con un incremento del 5% sullo scorso anno. Di queste, 190 milioni saranno vendute in Italia (+5%) e oltre 500 mila oltrepasseranno i nostri confini (+4%). Nel solo periodo natalizio, secondo le elaborazioni su base Istat di Ismea (partner dell’Osservatorio del vino), durante le festivitร  nel solo mercato italiano si stapperanno 66 milioni di bottiglie e all’estero 181 milioni.

Le esportazioni, in particolare, rappresentano ancora una volta l’elemento trainante per le vendite complessive del comparto delle bollicine. Il valore delle esportazioni italiane รจ stimato a 1,5 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2017 del 13%. La grande famiglia del Prosecco (Docg e Doc) da sola rappresenta circa il 15% a valore dell’intero comparto vinicolo italiano e il 61% di tutto il settore spumantistico.

Il successo delle bollicine italiane allโ€™estero

Se si guarda i mercati, il Regno Unito perde il 4% a volume ma resta saldamente in testa alla classifica dei clienti dello spumante italiano: tra gennaio e settembre sono oltre 100 milioni le bottiglie vendute in questo Paese. Gli Stati Uniti, con un incremento del 9%, si piazzano al secondo posto con 80 milioni di bottiglie. Piรน lontano la Germania, con 32 milioni di bottiglie di spumante acquistate. โ€œSi sta per chiudere un anno positivo per il vino italiano, pur sapendo di dover lavorare sodo per continuare a crescere ed aumentare la penetrazione nei mercati extra europeiโ€, afferma il presidente dell’Osservatorio del vino, Ernesto Abbona. La buona notizia della ratifica da parte del Parlamento europeo dell’accordo di libero scambio col Giappone (al via dal 1 febbraio) darร  โ€œnuovo slancio al vino italianoโ€ e consente di โ€œguardare al 2019 con ottimismoโ€, conclude il presidente Abbona. Il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti, si dice soddisfatto per il generale aumento delle vendite di tutte le principali denominazioni โ€œnon solo allโ€™estero, ma anche in Italia, con buone performance anche da parte delle bollicine dolciโ€.

Il vino per le feste. Parola alle enoteche

Ma cosa berremo, in Italia, durante le feste? Non solo bollicine. 6 enotecari su 10 prevedono un incremento delle vendite di vino in queste festivitร  2018. Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane, ha intervistato gli operatori registrando previsioni ottimistiche per il 60% del campione, con aumenti attesi anche del 15% entro l’anno. Il presidente Andrea Terraneo spiega che nel solo periodo natalizio negli ultimi cinque anni si registrano numeri in crescita per tutte le tipologie โ€œfino ad aumenti anche del 20% e questo fa ben sperare per la stagione appena iniziataโ€.

Certo, il trend di vendite del quinquennio incorona Franciacorta, Champagne e TrentoDoc come i classici vini delle feste. Sono i piรน richiesti e per l’80% degli intervistati sono cresciuti fino al 20%. 2 operatori su 10 rilevano vendite invariate, mentre nessuno dichiara perdite. Ma la categoria dei vini bianchi segue gli spumanti, con numeri in crescita, comโ€™รจ vero anche per i rossi. Tra i bianchi piรน richiesti quelli di Alto Adige e Collio. Per il 65% delle enoteche del sondaggio la crescita di bianchi รจ tra 10% e 20%. Per quanto riguarda i rossi, in questi anni il Brunello, l’Amarone e il Barolo, assieme ai vini da vitigni autoctoni, restano in cima alle preferenze. Per il 55% delle enoteche la crescita รจ tra 10 e 20 punti percentuali.

Il boom dei vini dolci

I vini da dessert e i vini dolci meritano una trattazione a parte. Le vendite natalizie negli ultimi cinque anni sono cresciute tra 5% e 10% per il 35% degli esercizi interpellati da Vinarius, soprattutto per quelli ottenuti dal vitigno Moscato, che precedono la Doc Pantelleria e i passiti autoctoni a bacca rossa. Scendendo nel dettaglio di quelli a base Moscato, per quattro enotecari su dieci l’aumento รจ del 5/10 per cento in una classifica che vede il Moscato d’Asti primo, seguito dal Moscato di Pantelleria e dai Moscati dei territori delle singole enoteche interpellate.

โ€œDopo gli ottimi risultati del periodo estivo, che hanno riportato, per oltre la metร  delle enoteche, un aumento delle vendite rispetto allโ€™estate 2017 compreso tra 10 e 15%โ€ conclude Terraneo โ€œanche il periodo invernale alle porte sembra promettere numeri in crescitaโ€.

 

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